Home Notizie Mark Tremonti: “Il rock americano non ha un volto riconoscibile, è grazie all’Europa se il rock è vivo”

Mark Tremonti: “Il rock americano non ha un volto riconoscibile, è grazie all’Europa se il rock è vivo”

Lodi al Vecchio Continente da parte del chitarrista degli Alter Bridge: “Se non fosse per l’Europa, forse noi ci saremmo ritirati”.

pubblicato 24 Ottobre 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 13:18

E’ quasi un luogo comune dirlo, ma son tempi difficili per il rock. I dischi vendono meno, i concerti costano… non è facile la vita per le rock band, e anche per gli Alter Bridge a quanto pare è una “continua lotta per tirare a campare e rimanere sotto i riflettori” (parola di Mark Tremonti).
Il chitarrista, infatti, ha esposto le sue idee a riguardo durante una recente intervista con in the now magazine, in cui spiega lo stato del rock in America ed in Europa.

“Band come Judas Priest e Iron Maiden forse non vendono in America come una volta, ma in Europa fanno il tutto esaurito ovunque suonano. Secondo me l’Europa ha tenuto il rocki vivo. Se non fosse per l’Europa, forse noi ci saremmo ritirati.
Abbiamo fatto una fatica enorme a farci conoscere qui in America. Finalmente le cose stanno un po’ migliorando, ma in Europa ci hanno apprezzato fin dall’inizio e da tempo suoniamo in posti molto grossi. In Europa abbiamo appena suonato con gli Iron Maiden, abbiamo suonato prima dei Metallica, prima dei Soundgarden, dei Black Sabbath… tutte queste grandi band.

L’Europa è un mercato ancora grosso per il rock, ma in America quelle che erano rock stars si sono trasformate in pop star, rap star…

Il rock in America al momento non ha un volto riconoscibile. Tutti sanno che faccia ha Lil Wayne, chi sono Jay-Z e Pink e tutte le pop star, mentre invece non si ha idea di chi sia una ‘nuova’ star del rock. Si spera che queste cosa seguano dei cicli, e che fra qualche anno il rock torni un fenomeno enorme com’era anni fa.”

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