Ligabue, Il sale della terra: le certezze del nuovo singolo dietro un’apparente svolta

In attesa dei concerti (sold out) all’Arena di Verona, sono molte le critiche al nuovo singolo del rocker di Correggio

 

E’ uscito da qualche giorno il nuovo singolo di Luciano Ligabue, “Il sale della terra”.

Singolo che non sembra aver ottenuto i riscontri sperati e, come spesso accade, di fronte ad un ritorno sulle scene tanto atteso – ‘il Liga’ sarà in concerto all’Arena di Verona il 16, 17, 19, 20, 22 e 23 settembre –, il fronte si spacca tra ammiratori inveterati, e detrattori virulenti.

Nel primo caso, abbiamo/avremmo di fronte un Ligabue addirittura di denuncia (forse per i riferimenti a Schettino o alla contabilità).

 

 

Ligabue ha davvero cercato di dare una svolta così radicale alla sua produzione artistica?

Guardiamo soltanto questo singolo: nonostante i dischi e i numerosi successi, e questo sound, così poco ligabuesco*, Luciano non riesce (o forse non vuole) scollarsi di dosso quel persistente richiamo alla coscienza di sè, diventato il suo marchio di fabbrica anni fa e mai passato di moda.

Il “siamo. Noi siamo quelli che”, nel bene e nel male, in positivo e in negativo. Per fare ‘denuncia’ basta invertire il soggetto. Prima vittime e poi carnefici, ma la trama è arcinota. Soprattutto a quelli che conoscono bene, e venerano (a volte) a prescindere, il linguaggio familiare e quasi consolatorio del rocker di Correggio. C’è brutta gente là fuori.

Come avessimo ancora bisogno di ulteriori conferme.

 

*Che poi, il sound: anche se più ‘rock’…non so…provate a fare play contemporaneamente, e confrontate queste ‘schitarrate’.