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Steven Adler: arriva la biografia scritta da sua mamma

“Come ho perso un figlio a causa dei Guns N’Roses”: la mamma del batterista racconta la sua verità

pubblicato 17 Gennaio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 10:23

Nel 2010 è uscita l’autobiografia di Steven Adler, intitolata “My Appetite for Destruction: Sex, and Drugs, and Guns N’ Roses”. Il libro (tradotto in italiano da Chinaski Edizioni) documentava la sua discesa nell’inferno di cocaina e crack, la sua lotta per uscirne, e le sue vicissitudini con i Guns N’Roses.
Ora, è arrivato il momento di una prospettiva originale sulla vicenda: quella della mamma di Steven Adler, Deanna Adler. La sua biografia del figlio uscirà (in America) il 24 Gennaio con il titolo: “Sweet Child Of Mine: How I Lost My Son to Guns N’ Roses”.
Il libro promette una visione senza censure della lotta di una madre per salvare il figlio dalle spire della droga, una madre che vicina anche nel del degrado più profondo, per poi essere ricompensata da parole d’odio nel libro scritto dal figlio (e, in seguito, anche in varie trasmissioni televisive).

Deanna racconta di com’è stato crescere un ragazzo che dava problemi appena adolescente (fu cacciato di casa varie volte prima di compiere 18 anni), un ragazzo che raggiunse la vetta della fama e del successo, solo per poi essera additato come un tossico e cacciato dalla sua band praticamente in diretta televisiva, e che affrontò i problemi legati alla dipendenza da alcool e droghe, battaglie legali, la rovina finanziaria, due attacchi di vuore, svariati tentativi di suicidio e infine un ictus che l’ha lasciato colpito anche nel fisico.
Deanna afferma che la sua determinazione, il suo credo nella famiglia, il suo senso dell’umorismo e la fede in qualcosa di più grande di noi, l’hanno aiutata ad aiutare Steven Adler.

Il co-autore del libro, Lawrence Spagnola, è lo stesso della biografia di Adler, e quindi si può sperare che il suo stile sia quello di lasciare ruota libera ad una sorta di flusso di coscienza dell’intervistato. Vedremo se il tutto si tradurrà in un duro e crudo racconto della caduta di Steven, o se fra fede in Dio e valori della famiglia, si trasformerà in qualcosa di stucchevole e retorico.

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