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Giusy Ferreri: Gaetana e il testo di Novembre

Giusy Ferreri sta per tornare, lo abbiamo già annunciato, ma dopo l’intervista di Sorrisi con Tiziano Ferro pubblicata lunedì, è venuta l’ora di dare alcuni dati più specifici. Il nuovo album della vincitrice morale di X Factor si chiamerà “Gaetana” e uscirà il 14 novembre e il prossimo 17 ottobre verrà lanciato il nuovo singolo

di aleali
pubblicato 8 Ottobre 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 19:36

Giusy Ferreri sta per tornare, lo abbiamo già annunciato, ma dopo l’intervista di Sorrisi con Tiziano Ferro pubblicata lunedì, è venuta l’ora di dare alcuni dati più specifici. Il nuovo album della vincitrice morale di X Factor si chiamerà “Gaetana” e uscirà il 14 novembre e il prossimo 17 ottobre verrà lanciato il nuovo singolo “Novembre”.

L’album è prodotto da Tiziano Ferro, ma come se non bastasse quattro brani sono stati scritti da lui, e uno “L’amore e basta” è persino in duetto.

Vi riporto a seguire il testo in anteprima di “Novembre”. L’attesa (per vedere se bisserà il successo di “Non ti scordar mai di me” è quasi finita.

Ho difeso le mie scelte io ho
creduto nelle attese io ho
saputo dire spesso di no
con te non ci riuscivo.
Ho indossato le catene io ho
i segni delle pene lo so
che non volendo ricorderò
quel pugno nello stomaco.
A novembre
la città si spense in un istante
tu dicevi basta e io rimanevo inerme
il tuo ego è stato sempre più forte
di ogni mia convinzione.
A novembre
la città si accende in un istante
il mio corpo non si veste più di voglie
e tu non sembri neanche più così forte
come ti credevo un anno fa
novembre.

Ho dato fiducia al buio ma ora sto
in piena luce e in bilico tra estranei
che mi contendono la voglia di rinascere
A novembre
la città si spense in un istante
tu dicevi basta e io rimasi inerme
il tuo ego è stato sempre più forte
di ogni mia convinzione.
A novembre
la città si accende in un istante
il mio corpo non si veste più di voglie
e tu non sembri neanche più così forte
come ti credevo un anno fa
novembre.
E tu parlavi senza dire niente
cercavo invano di addolcire quel retrogusto amaro
di una preannunciata fine.

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