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Fratelli Sberlicchio live a Colonia Sonora

Ascoltare musica è parte del dovere di chi se ne occupa su Internet o in qualsiasi altro medium. Quello è un mondo, esiste, ma non è abbastanza. C’è la musica ascoltata, quella dei concerti, quelli che ti ritrovi a seguire e che ti appassionano senza dover guardare l’orologio per far arrivare il pezzo in redazione.

di aleali
pubblicato 21 Luglio 2007 aggiornato 1 Settembre 2020 01:32

Ascoltare musica è parte del dovere di chi se ne occupa su Internet o in qualsiasi altro medium. Quello è un mondo, esiste, ma non è abbastanza. C’è la musica ascoltata, quella dei concerti, quelli che ti ritrovi a seguire e che ti appassionano senza dover guardare l’orologio per far arrivare il pezzo in redazione. Parlare di musica è anche raccontare con entusiasmo la bellezza di un mondo non solo da commercializzare, ma da vivere.

Non mi è capitato spesso di ridere tanto ad un concerto, di divertirmi cantando e ballando come un matto per un gruppo che conoscevo poco: l’eccezione ieri sera sono stati i Fratelli Sberlicchio, gruppo torinese nato nel ’98 che ha coltivato negli anni senza mosse di marketing un pubblico ampio e fedele, sempre crescente, proponendo un genere da loro stessi inventato, il Bastard Pop, che consiste molto semplicemente nel mescolare il testo e di una canzone conosciuta con un accompagnamento di un’altra canzone altrettanto famosa, spesso di un genere completamente diverso (non escludo he lo facciano anche altri in Italia, ma non mi era mai capitato di sentire nulla di simile). Laura Pausini cantata con la musica degli Evanescence, Pierò Pelu con la base della più tetra canzone di Marilyn Manson, Mango sulla base di Freestiler di Bomfunk Mc’s, ma anche cover modificate di canzoni celebri come “Perdere i mondiali” ispirata alla “quasi” ononima canzone di Massimo Ranieri più brani da delirio generale da Renato Zero a Raffaella Carrà fino ad una travolgente Eather Parisi, ovviamente accompagnati da relativi travestimenti e una efficace animazione di due simpatici ballerini.

Divertimento elettrizzante e un numero di spettatori incredibile in un evento settimanale che ieri alla Colonia Sonora di Collegno (To) ha raccolto moltissimi fan e molti più curiosi, che sicuramente sono rimasti conquistati. Un genere divertente accompagnato da ottime prestazioni vocali e musicali, cosa che rende i Fratelli Sberlicchio un gruppo vicino ma molto lontano dal concetto (a volte un po’ respingente) di semplice cover band.

A fine esibizione i ragazzi hanno sottolineato il fatto di non essere stati considerati dalla carta stampata per questo evento, cosa tra l’altro non avvenuta per qualsiasi altro artista che si è esibito sul palco di Colonia Sonora, e dentro di me ho pensato che le grandi testate locali hanno speso pagine e pagine per i peggiori artisti commerciali come se meritassero davvero attenzione. Purtroppo funziona così. Spero di aver ripagato con il mio contributo una piccola ma doverosa celebrazione a questo simpatico e preparato gruppo italiano.

Fratelli Sberlicchio – Sito internetYoutube ChannelMyspace

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