Home Dropkick Murphys al Carroponte: foto e commenti dal concerto, 11 Luglio 2017

Dropkick Murphys al Carroponte: foto e commenti dal concerto, 11 Luglio 2017

Il celtic punk continua ad attirare migliaia di persone in Italia, ed la serata con DKM, Flogging Molly e Uncle Bard è stata esplosiva.

pubblicato 12 Luglio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 04:12

In Italia il punk, nelle sue varie sfumature, ha vissuto un’epoca d’oro commerciale all’inizio del millennio. Poi, all’improvviso, è tutto finito. Lo ska-punk è sparito, il punk-pop che animava mille band locali è morto, il punk ’77 è tornato nei club. Solo un sottogenere continua a tirare tantissimo: il celtic punk. La prova sono le tante band italiane che lo propongono, e ovviamente la conferma viene da concerti come questo, con il quadruplo delle persone viste per i Dropkick Murphys l’ultima volta in provincia di Milano (al Live Club di Trezzo nel 2015).
La gente ha voglia di celtic punk, ha voglia di concerti all’aperto, ha voglia di divertirsi… e tutto fila alla perfezione in questa serata, che ha visto superare la soglia delle 7,000 presenze.

Fra le band italiane che propongono celtic punk, da qualche anno spiccano gli Uncle Bard & The Dirty Bastards, e vedendoli calcare il palco in apertura del concerto, si capisce perchè: perfettamente padroni della scena, sanno esaltare il pubblico e hanno parecchie canzoni immediatamente orecchiabili e ballabili.
Notevole il “wall of folk” finale, in cui anzichè scontrarsi come in un wall of death, si corre verso il centro e si inizia a ballare con sconosciuti.

I Flogging Molly arrivano sul palco già con una Guinness in mano, e parte subito la festa. Il gruppo spinge decisamente sul lato “folk” del loro folk-punk, e tutti seguono Dave King in ogni acrobazia, vocale e musicale. Hanno 75 minuti a disposizione, e li riempiono con 19 pezzi. Dave intrattiene alla grande la folla, predendendo tutti in giro dedicando una canzone a sè stesso (Selfish Man lo richiede, dopotutto), ma poi generosamente dedicandone una anche a chi li segue da anni. Va tutto già all grande, e porta verso l’apice con Rebels of the Sacred Heart, che parte cantata da tutto il pubblico: da quel momento, nessuno terrà mai più la bocca chiusa, visto che tutti conoscono l’ultima manciata di brani.
Un vero show co-headliner (e questa sera bisseranno, da headliner, a Sestri Levante), da veri padroni della scena.

Infine, gli attesissimi Dropkick Murphys, incitati ovviamente dal coro “Let’s Go Murphys” finchè non partono le note della intro di Sinéad O’Connor, seguita da The Lonesome Boatman, lo stesso brano che dà il via a 11 Short Stories Of Pain & Glory, l’ultimo disco.
Il nuovo lavoro ha il predominio sulla scaletta, seguito dal disco precedente e quello precedente ancora. Insomma, tempi duri per i fan della prima ora, affezionati ai vecchi brani, e francamente sembra incredibile non aver incluso neanche un pezzo da Sing Loud, Sing Proud, il loro disco più famoso. Non resta che aspettare qualche tour celebrativo di quell’album, visto che non aveva nemmeno una canzone brutta al suo interno, e non suonarne nessuna mette alla prova la pazienza dei fan più vecchi.

In ogni caso, il pubblico reagisce benissimo a tutti i pezzi: d’altronde ogni brano è costruito per essere cantato da migliaia di voci tutte insieme, e l’effetto è straordinario. Questa sera è Al Barr a tenere le redini del gruppo, cantando quasi tutti i brani e lasciando meno spazio a Ken Casey. Apprezzabile però il duetto di Ken con una ragazza (una fan? no, è troppo brava!) su The Dirty Glass, una canzone che non sta venendo proposta spesso in questo tour.

Ovviamente poi da pelle d’oca la cover degli Sham 69 in chiusura, seguita dall’invasione di palco di tutti i kids che, sì, sono uniti.
Ho avuto la fortuna di riuscire a salire anche io sul palco, e vedere migliaia e migliaia di facce sorridenti mentre si cantava l’ultimo brano è stato un colpo (positivo) al cuore. Until The Next Time, DKM…

Questo il mio video girato dal palco:

Dropkick Murphys e Flogging Molly al Carroponte, 11 Luglio 2017: le scalette suonate

Flogging Molly setlist:

The Hand of John L. Sullivan
Swagger
Selfish Man
Drunken Lullabies
The Worst Day Since Yesterday
Requiem for a Dying Song
Saints & Sinners
Life in a Tenement Square
Float
Tobacco Island
Laura
Reptiles (We Woke Up)
Rebels of the Sacred Heart
Devil’s Dance Floor
If I Ever Leave This World Alive
What’s Left of the Flag
The Seven Deadly Sins
—–
Crushed (Hostile Nations)
Salty Dog

Dropkick Murphys setlist:

The Lonesome Boatman
The Boys Are Back
Hang ‘Em High
Blood
Rebels with a Cause
Going Out in Style
Paying My Way
Out of Our Heads
Citizen C.I.A.
The Dirty Glass
First Class Loser
You’ll Never Walk Alone (Rodgers & Hammerstein cover)
Rose Tattoo
Johnny, I Hardly Knew Ya
The State of Massachusetts
—–
If the Kids Are United (Sham 69 cover)
I’m Shipping Up to Boston
Until the Next Time