Home Musica in TV Lollipop: nostalgia o non curanza? (sondaggio)

Lollipop: nostalgia o non curanza? (sondaggio)

Che fine avevano fatto le Lollipop? E’ una domanda che più volte molti di noi si sono posti: qualcuno era felice che fossero scomparse e qualcun’altro un pò meno (se vi va rispondete al sondaggio dopo il salto). A rispolverarle ci ha pensato il programma televisivo “Meteore e Matricole” ospitandole direttamente in studio.Le ragazze si

pubblicato 5 Febbraio 2010 aggiornato 31 Agosto 2020 04:40


Che fine avevano fatto le Lollipop? E’ una domanda che più volte molti di noi si sono posti: qualcuno era felice che fossero scomparse e qualcun’altro un pò meno (se vi va rispondete al sondaggio dopo il salto). A rispolverarle ci ha pensato il programma televisivo “Meteore e Matricole” ospitandole direttamente in studio.

Le ragazze si sono presentate (salvo Dominique Fidanza, la più interessante forse) in grandissima forma, belle, spensierate, gioiose e “donne”. Ebbene si, sono cresciute ed ognuna di loro è riuscita a realizzarsi (più o meno): c’è chi ha aperto una casa discografica, chi invece si dedica all’azienda di famiglia, chi continua a provare a sfondare nel mondo dello spettacolo e chi invece pensa semplicemente a fare la mamma.

Magari moltissimi di voi non ne sentiranno la mancanza e sinceramente nemmeno il sottoscritto… ma a dir la verità qualcosa di cui si ha nostalgia c’è ed è quella atmosfera di “sogno che diventa realtà” che loro riuscivano a far veicolare. Grazie a questa girl band molti ragazzi d’Italia che avevano un’aspirazione artistica (non si può dire il contrario) hanno incominciato a pensare di potercela fare, di poterci riuscire: non si necessitava per forza di un produttore che ti scoprisse per caso, di miliardi di provini, di esibizioni nelle varie feste paesane, insomma, della classica, lunga ed estenuante gavetta.

“Popstar”, il programma televisivo che ha lanciato le ragazze, ha dato vita ad una nuova speranza, la speranza che si poteva andare avanti in maniera più facile e di non dover per forza patire le pene dell’inferno per riuscire ad arrivare a quello in cui si credeva. Di certo il fattore “falsa illusione” è diventato il rovescio della medaglia di questa circostanza, ma chissenefrega: diffondere la voglia di tentare nonostante le avversità è cosa buona e giusta.

Come si dice “non bisogna aver nessun rimpianto” e le Lollipop, grazie alla loro esperienza, sono state in grado di accendere molti spiragli di luce. E poi vennero “Amici” ed “X Factor” ma in questi casi il fenomeno “sogno” è diverso: chi ci crede più? Con le reduci da “Popstar” invece era tutto più semplice, più ovattato e meno costruito. D’altronde eravamo solo all’inizio dell’era “talent show”.

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