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Giardini di Mirò: un album di cover a cui partecipare

Quindici anni di indie rock fatto come si deve. Quindici anni attraversati in costante crescita, prima con un occhio ai numi tutelari di post e math rock, per poi arrivare a un suono e un immaginario autonomo e personale. Una band che non avrebbe bisogno di presentazioni se, dalle nostre parti (discorso trito, ma inevitabile),

pubblicato 19 Gennaio 2010 aggiornato 7 Settembre 2020 16:01

Quindici anni di indie rock fatto come si deve. Quindici anni attraversati in costante crescita, prima con un occhio ai numi tutelari di post e math rock, per poi arrivare a un suono e un immaginario autonomo e personale. Una band che non avrebbe bisogno di presentazioni se, dalle nostre parti (discorso trito, ma inevitabile), le cose in musica funzionassero diversamente.

L’ultimo lavoro dei Giardini Di Mirò è uscito lo scorso anno. La colonna sonora de “Il Fuoco”, film muto di Giovanni Pastrone datato 1915. Un disco importantissimo per la storia del gruppo: il passo necessario per chi ha da sempre costruito paesaggi sonori in cui far ‘muovere’ l’ascoltatore. Un disco che acquista senso insieme alle immagini, ma conserva un valore assoluto anche in virtù del fatto che è forse il lavoro più appassionato della band di Cavriago.

Lo spirito indipendente che li caratterizza dagli esordi, ha portato i Giardini Di Mirò a misurarsi con una formula particolare per la registrazione del nuovo disco (la cui uscita è prevista in primavera). Un album di cover del loro repertorio, affidato ad amici e musicisti. Ma non solo.

Questa è la lettera inviata ai fan su Facebook

Vogliamo pubblicare un album col vostro aiuto, mi spiego, il disco di cui stiamo parlando conterrà delle cover del nostro repertorio registrate da amici, musicisti e varie persone a cui abbiamo proposto di reinterpretare un pezzo, è in preparazione ed uscirà la prossima primavera.

Ci piacerebbe inserire, oltre a questi contributi, qualche pezzo proveniente da gruppi senza contratto, quelli che ancora non hanno fatto tour, dischi e magari sono alla terza prova tutti insieme. Va bene una qualsiasi rivisitazione di un nostro pezzo, fatelo come vi pare, non ci sono regole o indicazioni particolari, registratelo e spedite un mp3 all’indirizzo giardinidimiro@gmail.com entro il 28 febbraio 2010.
Quelle che ci piacciono di più le inseriamo nel disco che sarà venduto ai nostri prossimi concerti.
A presto!
GDM

L’iniziativa è lodevole per più di una ragione. Disponibilità a mettersi in gioco, umiltà e insieme consapevolezza del valore del proprio lavoro. Così come la voglia di prestare la ‘piccola’ ma consolidata notorietà raggiunta a chi ha bisogno di uscire allo scoperto con la propria musica. Un’idea che strappa più di un applauso. Partecipate.

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