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I dieci album più deludenti del 2012 secondo Pop Matters

Ecco gli album del 2012 più deludenti secondo il sito PopMatters

pubblicato 24 Dicembre 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 12:00

Perché essere obbligatoriamente buoni a Natale e fare solo classifiche con gli album più venduti del 2012 e le canzoni che hanno avuto maggiore successo in questi dodici mesi? Probabilmente è stato il pensiero alla base dell’elenco dei dieci album che hanno maggiormente deluso le aspettative quest’anno.

A farlo è stato il sito PopMatters che ha scelto dieci dischi, criticando il mediocre risultato finale. Un primo singolo ha spopolato ma poi l’album nella sua totalità non era niente di particolare? Un grande nome ha fatto il suo comeback ma la qualità è stata decisamente inferiore ai grandi successi ottenuti nel corso della sua carriera?

Questi e altri ancora i nomi che troverete dopo il salto. E la vostra delusione del 2012? Quale disco vi ha fatto amaramente storcere il naso?

Alla posizione 10 Lana Del Rey, Born To Die: il mondo inizialmente si è innamorato e invaghito senza ombra di dubbio per “Video Games”. Un boom, un nuovo fenomeno musicale sembrava essere nato. Ma, ascoltando “Born to Die” possiamo aver imparato una lezione importante: mai attribuire una così alta responsabilità e aspettative solamente ad un primo singolo. Il risultato finale dell’intero album è sicuramente tra le delusioni più grandi di questo 2012. Dopo di lei, alla 9, Spoek Mathambo con “Father Creeper poichè -così lo descrivono- ” Niente mi renderebbe più felice di sentire un sudafricano elettro-rapper incorporare i suoni della sua nazione in un frenetico assalto musicale, ma il risultato è solamente noioso per chi lo ascolta”. Merito in negativo anche per i Green Day (Uno!) alla posizione 8 (“Mentre ¡Uno! verrà ricordato come uno degli album peggiori nella memoria recente, i fan non dovrebbero sentirsi troppo male: il successivo e aggressivo ¡Dos! è molto, molto meglio”)

Alla 7 Beach House con Bloom perché risultano ripetitivi e limitati creativamente (“appaiono pigri attraverso un suono stesso che spera di recuperare un vocabolario ristretto”) mentre MDNA di Madonna conquista la sesta posizione di questa chart al negativo che presenta alcune delle peggiori tracce mai prodotte dalla cantante (citofonare “I Don’t Give A” e “Give Me All Your Luvin”) Gradino 5 per The XX con Coexist bocciato per la noia del prodotto finale (“Il risultato è un album così letargico che lo rende “cristallizzato”) e 4 per Band of Horses con Mirage Rock lontano anni luce e totalmente opposto all’amatissimo Infinite Arms del 2010.

Reign of Terror dei Sleigh Bells ottengono la medaglia di bronzo (“Quando sono entrati in scena nel 2010 erano anche divertenti da ascoltare e da vedere (…) questo è un album scadente e riempito con canzoni che non sono affatto memorabili”). Secondo posto per Ben Folds Five (The Sound of the Life of the Mind): l’album sembra un insieme di B Sides deludenti, la parte più triste è che l’album ti costringe ad accettare una realtà triste, è come vedere un vecchio amico per la prima volta da anni e capire che ora non si ha più nulla in comune. Infine, l’album più deludente di tutto il 2012 secondo Pop Matters è… Oceania degli Smashing Pumpinks. Con questo album hanno lasciato insoddisfatti e nostalgici i fan e soprattutto “è la più grande delusione dell’anno, perché consolida il fatto che la band, che avrebbe potuto cavalcare un’onda creativa per decenni è scomparsa, sostituita da qualcosa che ne è circa la metà seppure ancora abbastanza buono”

    10. Lana Del Rey, Born To Die
    09. Spoek Mathambo, Father Creeper
    08. Green Day, Uno!
    07. Beach House, Bloom
    06. Madonna, MDNA
    05. The XX, Coexist
    04. Band of Horses, Mirage Rock
    03. Sleigh Bells, Reign of Terror
    02. Ben Folds Five, The Sound of the Life of the Mind
    01. Smashing Pumpkins, Oceania

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