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Zimbalam: distribuire la musica senza contratto discografico

Da anni si tentano strade diverse per permettere agli artisti di muoversi più agevolmente tra i colossi discografici che arrancano e le piccole realtà che però spesso non garantiscono un supporto economico e professionale adeguato. La ricetta sembra essere il trasferimento on-line di tutte le fasi possibili successive a quella creativa. Una soluzione è quella

pubblicato 25 Settembre 2009 aggiornato 31 Agosto 2020 07:33

Da anni si tentano strade diverse per permettere agli artisti di muoversi più agevolmente tra i colossi discografici che arrancano e le piccole realtà che però spesso non garantiscono un supporto economico e professionale adeguato. La ricetta sembra essere il trasferimento on-line di tutte le fasi possibili successive a quella creativa.

Una soluzione è quella proposta da Zimbalam. Una società di servizi, che assicura agli artisti i diritti di copyright (e, cosa importantissima, quelli del master) oltre al 90 % delle royalties che vengono incassate. Zimbalam vende invece il repertorio agli store digitali (iTunes, AmazonMp3, NokiaMusicStore, Emusic) con una commissione del 10 %.

Le tariffe sono decisamente abbordabili. Si va dai 19,99 € per un singolo (1 o 2 tracce) fino ai 29,99 € per un album (più di 2 tracce). Viene offerto anche un servizio di promozione e distribuzione tramite un manager personale alle realtà più meritevoli in termini di vendite e potenzialità. Una proposta che ha tutte le carte in tavola per diventare uno standard.

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