Home Notizie Messa funebre del CD Audio. Un futuro di musica gratis

Messa funebre del CD Audio. Un futuro di musica gratis

In questi giorni la rete ha battezzato la notizia della prossima apertura di un servizio per il download di musica gratis legale. Per America e Canada il servizio dovrebbe partire a Dicembre, mentre per l’ Europa si prevede il lancio per l’inizio del prossimo anno. Il sito in questione, SpiralFrog, a quanto pare ha stipulato

pubblicato 31 Agosto 2006 aggiornato 11 Febbraio 2021 16:09

In questi giorni la rete ha battezzato la notizia della prossima apertura di un servizio per il download di musica gratis legale. Per America e Canada il servizio dovrebbe partire a Dicembre, mentre per l’ Europa si prevede il lancio per l’inizio del prossimo anno. Il sito in questione, SpiralFrog, a quanto pare ha stipulato un accordo con la Univarsal-Vivendi per la distribuzione di musica gratuita e legale, e sarebbero in arrivo anche accordi con la Warner e la Emi. Il costo della musica verrebbe ripagato dagli introiti pubblicitari del sito.

Contemporaneamente Apple, che distribuisce musica a pagamento e che quindi è il bersaglio commerciale dell’ iniziativa, e che è leader mondiale per mezzo del suo servizio iTunes, accoglie nel suo consiglio di amministrazione Eric Schmidt CEO di Google. Ricordiamo che Google dichiara come sua missione quella di organizzare e divulgare contenuti e informazioni online e basa il suo business sulla pubblicità mantenendo gratis servizi che altrove sono a pagamento. Niente di strano quindi immaginare la distribuzione di contenuti iTunes gratuiti, soprattutto vista l’apertura della concorrenza in questa direzione.

Anche le reti p2p stanno seguendo la stessa strada, Kazaa sta cercando accordi simili per evitare di chiudere e anche le altre reti p2p sono nella stessa condizione.

Ma saranno solo promesse o si sta aprendo una nuova era della distribuzione musicale? Dall’arrivo di internet le major hanno combattuto con tutte le loro forze prima Napster e siti simili, discografia pirata agli angoli della strada, poi i p2p, le playlist, le web radio, i blog di musica, Youtube. Si sono forse stancate di combattere una battaglia persa: è come pretendere il silenzio quando l’uomo ha già imparato a parlare, o farlo stare fermo in un posto quando ha imparato a camminare e a correre. Gli utenti vogliono solo una cosa: contenuti gratis! Anzi, chi non si intende di internet e non conosce le restrizioni che vi sono in vigore crede che su internet tutto sia gratis! Musica, film, libri, foto, pornografia, giornali. Internet in questi pochi anni si è fatta fama di liberatrice dalle gabelle della vita; ma purtroppo sappiamo che non è così.

Sarà vera rivoluzione? Dipende da quanta musica e da che musica si potrà scaricare. Questi archivi golosi che sono stati promessi da SpiralFrog comprenderanno solo pochi artisti usati come promozione e il resto sarà musica dei decenni precedenti o sarà celebrata la messa funebre del CD Audio? Gli artisti presenteranno le loro novità pronte per il download gratuito o ci sarà solo qualche contentino? Se fosse così tutto questo non sarebbe altro che una trovata pubblicitaria.

Ancora le major non hanno smesso di spremere il loro buon vecchio business quindi il passaggio al nuovo business sarà molto lento, graduale, anche se inevitabile. Gli artisti invece sono impazienti perché il loro target è composto per la maggior parte da giovani e quindi da utilizzatori di internet, e vogliono venire incontro alle aspettative dai loro fans che tollerano male le restrizioni per il download, fans che potrebbero spostare il loro interesse verso i gruppi emergenti che provengono dalle community della rete e i nuovi canali, e stare sotto contratto con le major potrebbe forse non essere più la cosa più conveniente da fare.

Ma la notizia che ritengo molto interessante è un’altra e riguarda un sito italiano. Scambioetico.org sta catalizzando l’attenzione degli utenti del p2p e dei legislatori per la sua proposta di ridurre la durata del diritto d’autore in 18 mesi dalla prima divulgazione delle opere; contro la durata attuale che per la legge italiana è di 70 anni dopo la morte di tutti gli aventi diritto. 18 mesi sono il periodo più fruttuoso economicamente per chi detiene legittimamente i diritti d’autore. Terminato questo periodo l’opera diverrebbe di pubblico dominio.

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