Home Emma Marrone: “Voglio che il mio pubblico sia contento dei 30 euro che spende per venirmi a vedere”

Emma Marrone: “Voglio che il mio pubblico sia contento dei 30 euro che spende per venirmi a vedere”

Emma Marrone sulla carriera dal settimanale Chi

pubblicato 8 Novembre 2012 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:46

Al settimanale Chi, Emma Marrone ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a non lasciare momentaneamente (l’annunciato anno sabbatico per curare le corde vocali) le scene per dedicare del tempo a se stessa:

Ci ho provato a stare lontana ma poi ci ho rinunciato perché ho voglia di dare ancora. Sono piena di idee, perciò di fermarmi adesso non se ne parla. Ora incomincio il mio tour. La sfida dei palazzetti è importante. Mi piacerebbe che fosse un’esperienza emozionale. Oltre alla parte aggressiva che la gente conosce di me, quella più rock per intenderci, mi sto impegnando per tirare fuori quella più intimistica. E’ un percorso. La gente conoscerà la vera Emma: io voglio che il mio pubblico sia contento dei 30 euro che spende per venire a vedermi.

La cantante salentina ha, inoltre, spiegato il lungo percorso che l’ha resa donna:

Mi sto volendo più bene che in passato. Ho deciso di dedicare molto più tempo a me stessa, imparando ad ascoltarmi di più. Prima mica ragionavo così, lo sai? Fin da ragazzina ho fatto le cose solo per accontentare gli altri. Mi sentivo sempre in difetto, sempre inferiore. E mi stancavo perché ero sempre costretta a fare il doppio.

Emma è ancora profondamente legata alle piccole cose della quotidianità:

Starmene nella tranquillità di casa mia, dividere il tempo con le persone a cui voglio bene, cucinare per loro. Andare al cinema, a una mostra. Leggere. Adoro leggere. I miei comodini sono pieni di libri. In questo momento sto leggendo l’ultimo di Fabio Volo. E poi mi coccolo con le mie cremine. Io non mi metto il rimmel per andare al supermercato ma non andrei mai a dormire senza le mie creme. Insomma mi voglio un gran bene. Inoltre, quando proprio ho bisogno di fare il pieno di energie, piglio e torno al paese. Io da là in realtà non sono mai andata via, in nessun altro posto mi sento capita e amata come nel paese dove sono nata e vissuta. I bambini, poi, quando mi vedono, mi fanno una festa incredibile. A volte avrei la tentazione di starmene un po’ tranquilla ma alla fine non resisto e dico ‘Dai, venite a casa mia col pulmino che facciamo festa’. Mi riempiono di regali, di disegni. A casa mia, a Roma, ho una lavagnetta magnetica dove li tengo tutti appesi.

Una ragazza da sposare, insomma?! (“Ho avuto dei fidanzati fantastici ma per una volta mi piacerebbe essere trovata”). Chi si fa avanti?!

Emma