Home Notizie Pan•American, “White Bird Release” è una tappa obbligata per gli amanti della musica Ambient

Pan•American, “White Bird Release” è una tappa obbligata per gli amanti della musica Ambient

Presentazione: Continua la carriera solita di Mark Nelson (aka Pan•American) l’ex leader dei Labradford, band che negli anni ’90 era considerata l’erede dei Pink Floyd.Giudizio complessivo: Mark, sotto lo pseudonimo di Pan•American ha sempre dimostrato di amare la musica ambient più astratta e questo “White Bird Release” ne è la (ri)conferma. Un album difficile, destinato

pubblicato 8 Febbraio 2009 aggiornato 31 Agosto 2020 17:22

Presentazione: Continua la carriera solita di Mark Nelson (aka Pan•American) l’ex leader dei Labradford, band che negli anni ’90 era considerata l’erede dei Pink Floyd.

Giudizio complessivo: Mark, sotto lo pseudonimo di Pan•American ha sempre dimostrato di amare la musica ambient più astratta e questo “White Bird Release” ne è la (ri)conferma. Un album difficile, destinato soprattutto agli amanti del genere, ma non per questo meno interesante…anzi. Atmosfere lisergiche che non sfigurerebbero in un film di David Lynch e pezzi al limite del “drone” (“Is a Problem to Occupy Generations”), rendono “White Bird Release” un ascolto molto intrigante.

Lista tracce – Voto:

There Can Be No Thought of Finishing – 8 (Miglior Traccia)
For Aiming at the Stars – 7
Both Literally and Figuratively – 6
Is a Problem to Occupy Generations – 7
So That No Matter – 6 (Peggior Traccia)

How Much Progress One Makes – 7
There Is Always the Thrill of Just Beginning -8
Dr. Robert Godard – 6
In a Letter to H. G. Wells, 1932 – 7

Voto complessivo: 6,89

Confronto album precedenti :

E’ peggiore di… “Pan•American” del 1988
E’ peggiore di… “Quiet City” del 2004
E’ migliore di… “For Waiting, For Chasing” del 2006

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