Home Classifiche Musicali Il gennaio nero delle vendite discografiche : un’ analisi

Il gennaio nero delle vendite discografiche : un’ analisi

Quello che si è appena concluso è stato uno dei mesi più brutti per le vendite degli album. Le cause sono svariate ma si possono ridurre principalmente a due : 1) Crisi (generale e crisi discografica) 2) Poche uscite di artisti di successo.Paradossalmente, delle due, quella che ha influito maggiormente è la seconda. La crisi

pubblicato 1 Febbraio 2009 aggiornato 31 Agosto 2020 17:32


Quello che si è appena concluso è stato uno dei mesi più brutti per le vendite degli album. Le cause sono svariate ma si possono ridurre principalmente a due : 1) Crisi (generale e crisi discografica) 2) Poche uscite di artisti di successo.

Paradossalmente, delle due, quella che ha influito maggiormente è la seconda. La crisi discografica per quanto riguarda le vendite degli album c’è ed è evidente ma è in calo piuttosto costante da anni, mentre l’assenza di uscite discografiche di rilievo ha fatto in modo di avere classifiche molto statiche con in vetta album vecchi di qualche mese (e conseguentemente dalle vendite sempre più basse).

Andando a prendere come riferimento la classifica mondiale di questa settimana ci si trova davanti ad uno “spettacolo” veramente desolante : nessun album ha superato le 100.000 copie vendute nel mondo (come la settimana scorsa del resto) e la posizione 40 ha venduto solamente 26.000 copie, cifre inferiori a quelle della settimana natalizia della sola Inghilterra e comparabili a quelle estive (il periodo peggiore) del 2008!

A rimediare in parte a questa situazione ci penseranno la settimana prossima i Franz Ferdinand e soprattutto Bruce Springsteen, ma le vendite generali rimarranno comunque molto, molto basse. Osservando meglio la world chart di questa settimana si nota però come grandi artisti fino a qualche tempo fa considerati poco famosi, siano riusciti a debuttare come mai prima d’ora : Antony & The Johnsons, Animal Collective, Bon Iver e per la prima volta dopo mesi dall’ uscita, anche l’album dei Fleet Foxes.

Questo è dovuto sicuramente dallo scarso livello delle vendite in generale, ma è anche vero che molti di questi artisti non hanno mai debuttato così bene anche a livello quantitativo (di copie) oltre che come posizioni in classifica. Quindi mi chiedo, questo periodo grigio, sta giovando agli artisti solitamente lontani dalle high-rotation o semplicemente la gente sta (ri)iniziando ad apprezzare la buona musica? I segni positivi stanno arrivando anche da X Factor, dove il pubblico sta premiando gli artisti più interessanti (vedi Andrea, Noemi, Enrico o i Bastard Sons) invece che quelli più impostati e perfettini.

Classifiche Musicali