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“60 Seconds Left”: da Pitchfork, un minuto a disposizione dei musicisti per fare quello che vogliono

“60 Seconds Left”: da Pitchfork, un minuto a disposizione dei musicisti per fare quello che vogliono

pubblicato 9 Giugno 2011 aggiornato 30 Agosto 2020 20:52

Sessanta secondi. Un minuto. Fate quello che volete. “Qualsiasi cosa?”: qualsiasi cosa. Le telecamere di Pitchfork TV a filmare il tutto e poi i video sul sito. L’idea è nata durante il Primavera Sound di quest’anno e “60 Seconds Left” è diventato un piccolo, irresistibile format nei dintorni del palco la cui direzione artistica era affidata all’omonimo portale.

Attorno al “Pitchfork Stage” sono successe cose strane. Finte risse, soldi bruciati, gente che si è lanciata in acqua dopo una corsa sul molo del Parc del Fòrum. “Una nuova serie che da agli artisti la possibilità di esprimersi creativamente”, dicono dal sito. Il livello di delirio in queste prime tre puntate è alto (in testa al post trovate i Walkmen che suonano una cover di “One Headlight” dei Wallflowers mentre due membri della band giocano a fare i wrestlers). Non vediamo l’ora di scoprire le prossime.

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