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Gigi d’Agostino sulle discoteche chiuse: “Se è necessario un sacrificio da parte di tutti, ma viene richiesto solo ad un settore specifico è evidente che…”

Gigi d’Agostino riflette sulla questione della chiusura delle discoteche

pubblicato 17 Agosto 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 07:00

Pochi giorni fa, via Facebook, di fronte all’aumento dei dati di contagio da Coronavirus, Gigi D’Agostino decise di fare un passo indietro, annullando una serata in programma per la sicurezza di tutti. Un gesto e una decisione che gli hanno portato il plauso di molti:

Buonasera/notte…
Mi spiace trovarmi qui a riscrivere le stesse cose che ho scritto a Marzo. Purtroppo il problema “Covid” si sta di nuovo aggravando.
Ho deciso che il mio live set di domani sera, 14 Agosto 2020, non ci sarà.
– Per il bene del pubblico che, a mio avviso, affrontando il viaggio e partecipando al concerto si esporrebbe in entrambe le situazioni al rischio di contagio.
– Per il bene di tutti gli operatori addetti alla produzione dell’evento che entrando in strettissimo contatto con altre persone, prima, durante e dopo il concerto, si esporrebbero al rischio di contagio.
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Aspettando un giorno migliore…
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Un abbraccio virtuale musicale

Pochi minuti fa, il dj, dopo la notizia della chiusura delle discoteche fino al 7 settembre, ha voluto condividere una sua riflessione sui social:

Se è necessario un sacrificio per risolvere il problema e/o per cercare di non aggravarlo, il sacrificio va fatto, ma devono farlo tutti.
Viceversa, se è necessario un sacrificio da parte di tutti, ma viene richiesto solo ad un settore specifico, è evidente che non si sta mirando minimamente alla soluzione del problema.

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