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Daniele Barsanti a Blogo: “Ecco come è nato il singolo “Le commesse” (intervista)

Intervista a Daniele Barsanti, uscito da poco con il singolo “Le commesse”

pubblicato 16 Luglio 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 07:22

E’ disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Le commesse” (Apollo Records), nuovo brano del cantautore Daniele Barsanti, che anticipa il suo nuovo album.

Mai come negli ultimi mesi ci siam trovati a fare i conti con la nostra quotidianità e con il riflesso di noi stessi, giorno dopo giorno: la routine, talvolta, sembra una di quelle magliette piegate, ripiegate e lasciate su uno scaffale. E’ da questa metaforica scena che prende forma il brano. Uno spaccato di vita, una ballata dalle sonorità synth-pop che racchiude una serie di riflessioni ruotando attorno ad un ignoto protagonista.

Racconta l’autore a proposito del nuovo brano:

«Forse questo periodo strano ci ha dato degli occhi diversi, oppure semplicemente la possibilità di vedere meglio delle cose. Ed è così che mi è arrivata “Le Commesse”. Mi sono seduto su uno di quei divanetti che si trovano nei negozi, ho alzato gli occhi ed ho visto una scena che si ripeteva a loop: una commessa, assente, stanca, intenta a piegare e ripiegare la solita maglia che i clienti avevano preso e poi lasciato lì. Mi è sembrato da subito una chiave di lettura della sua vita. Ho scavato in quell’istante, in quell’immagine, e c’era lei, con tutte le sue fatiche, i progetti rimandati, quei vaffanculo soppressi da un sorriso laconico, i sogni un po’ abbandonati tra i vestiti ed un affitto da pagare, tra gli anni che passano ed i contratti stagionali che si ripetono».

Il videoclip di “Le Commesse” mette al centro una ragazza, protagonista dell’intera sequenza di immagini, lei e la sua routine scandita da momenti a volte ironici, altre malinconici. Daniele Barsanti, parallelamente, è una figura che osserva la ragazza dall’esterno e, in qualche modo, la accompagna nel corso delle sue ordinarie giornate. Daniele porta colore nella sua vita e, nel secondo ritornello, come protagonista di un sogno, si libera ballando in maniera dolce e sensuale ma, sul finale del video, l’incantesimo si spezza e torna alla quotidianità. Da un’idea di Gratis Dinner, produzione esecutiva Officina 5.1.

Abbiamo chiacchierato con Daniele per parlare di questo suo nuovo singolo. Ecco cosa ci ha raccontato.

“Le commesse” è il tuo nuovo singolo. Mi racconti come è nata la canzone, come ispirazione? Mi sembra una sorta di celebrazione della figura femminile professionale, malinconica ma anche allegra, leggera…

Bravo, hai colto il senso del pezzo. C’è un velo di malinconia che sta intorno alla leggerezza e all’ironia della vita. L’idea è nata perché dopo il lockdown avevo fame di vita, mi sono buttato dentro un negozio di vestiti. Ero seduto su un divanetto e mi è apparsa davanti agli occhi questa scena emblematica. C’ra una ragazza intenta a ripiegare, nei suoi pensieri, una maglia che tutti clienti prendevano per provare e “buttavano via”. Lei doveva rimetterla via e ripeteva questa operazione a loop. Mi è sembrata una chiave di lettura di tutto il brano. E’ da lì che mi è nata la frase “Sono una vita che ripiegano la vita in uno scaffale”.

Il video inizia con l’immagine di questa madre che prepara la colazione ai figli e poi ecco la figura di un’immagine quotidiana e poi quasi “Popstar”, star della situazione… (clicca qui per vederlo)

L’idea è proprio quella, lei diventa protagonista del suo sogno. Nel ritornello lei si libera e si sfoga dalle sue frustrazione e cade in questa proiezione personale. L’idea del video è di Gratis Dinner che è un collettivo con nome di fantasia. Ci hanno proposto loro questa idea e l’ho trovata adattissima alla canzone. Ci siamo trovati anche a livello empatico, è stata una bella collaborazione.

Come hai vissuto il lockdown? Mi hai anticipato che la prima cosa che hai fatto è stata quella di ritornare nei negozi, alla vita. E quella che ancora non hai fatto e vorresti fare al più presto?

Sicuramente avrei voglia di suonare dal vivo. La cosa che mi è mancata più di tutti è stata la fame di vita, ho scritto anche una canzone su questo tempo, “Forever Offline”. Nel ritornello diceva “Voglio le piazze accese e le case spente”. In quel momento mi mancava moltissimo riabbracciare le persone nel senso più ampio: ritrovarsi nei bar, nei negozi, nelle piazze con le persone e godere del tempo insieme. Ritrovata questa fase di normalità mi manca suonare dal vivo, il live. Anche come spettatore oltre che come musicista. La cosa che mi spaventava era che non avessi una proiezione di quello che poteva essere e succedere dopo questa riapertura. E sono andata a cercarla, anche nei negozi, appunto. Mi ha portato anche questa canzone. sono molto fortunato.

Stai lavorando al nuovo disco?

Non sappiamo ancora quando uscirà ma ci sono canzoni che mi piacciono molto e non vedo l’ora di far sentire. Hanno un linguaggio comune con l’ultimo singolo, c’è un linguaggio che parla di una vita di un ragazzo di 30 anni: serate, amore notturni, vita randagia. Sempre con un filo di ironia, leggerezza e un pizzico di malinconia.

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