Home Notizie Achille Lauro fa pace con Sony, raggiunta l’intesa per il divorzio

Achille Lauro fa pace con Sony, raggiunta l’intesa per il divorzio

Il caso era scoppiato dopo l’annuncio dell’incarico dell’artista romano come Chief Creative per Elektra Records della Warner Music Italy

pubblicato 31 Marzo 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 08:39

Arriva oggi l’epilogo della querelle che aveva coinvolto Achille Lauro nell’immediato post Sanremo 2020. Pochi minuti fa, infatti, è stato diffuso un comunicato stampa nel quale si legge che “la De Marinis srl e la Sony Music Entertainment Italy spa hanno raggiunto un’intesa che soddisfa entrambe le parti e pone fine all’accordo discografico di licenza per le opere musicali dell’artista Achille Lauro“.

Ripercorriamo quanto accaduto nelle scorse settimane. Dopo l’annuncio di Achille Lauro nuovo Chief Creative per Elektra Records/Warner Music Italy, la Sony precisò che l’artista “ha in essere un contratto di esclusiva con Sony Music per ogni sua pubblicazione discografica”. Ne conseguì la risposta del manager Angelo Calculli, secondo il quale “Achille Lauro non ha alcun contratto diretto con Sony Music, bensì era concesso in licenza dalla De Marinis s.r.l. Non essendo un artista in cast, era tenuto solo a licenziare dischi. È azzardato comunicare la titolarità della persona”. Ed ancora: “La società, attraverso l’avvocato Andrea Pietrolucci e me, ha comunicato già da mesi a Sony Music che l’artista sarebbe andato in licenza ad altra discografica, prova ne è l’ampia corrispondenza intercorsa. Si evidenzia infine come tale informazione fosse già di dominio pubblico al punto che l’artista ha affrontato Sanremo palesemente senza il supporto di Sony Music e che, essendo nota la fine del rapporto con la stessa, ha ricevuto durante il periodo sanremese proposte da tutte le major di settore”.

Oggi il nuovo (ultimo e definitivo?) capitolo della storia con la sottoscrizione di “un accordo transattivo curato dai legali delle rispettive società in cui sono stati chiariti tutti i punti che regolamentano la fine del rapporto anche dal punto di vista economico“. Entrambe le parti dicono di aver espresso “soddisfazione” e che “comunque, non si escludono futuri e nuovi rapporti di collaborazione“.

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