Home Festival di Sanremo Sanremo 2020, Tecla (16 anni) insegue Gigliola Cinquetti, Anna Tatangelo e i Gazosa

Sanremo 2020, Tecla (16 anni) insegue Gigliola Cinquetti, Anna Tatangelo e i Gazosa

La giovane cantante è in gara tra le Nuove Proposte con il brano 8 marzo: in caso di vittoria si avvicinerebbe al record di Anna Tatangelo e dei Gazosa

pubblicato 28 Gennaio 2020 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:15

Tecla Insolia, giunta alla 70esima edizione della kermesse canora grazie alla vittoria di Sanremo Young dello scorso anno, può entrare nella storia del Festival di Sanremo. 16 anni compiuti il 13 gennaio scorso, la cantante è in gara tra le Nuove Proposte con la canzone 8 marzo. In caso di successo, andrebbe a pareggiare il record stabilito da Gigliola Cinquetti, che trionfò a Sanremo nel 1964, quando aveva 17 anni (all’epoca non c’era differenza tra Campioni ed esordienti), e di Anna Tatangelo, che nel 2002 vinse con Doppiamente fragili quando aveva 15 anni. Tra i vincitori più giovani della categoria delle Nuove Proposte, da menzionare anche i Gazosa, con i due componenti più piccoli del gruppo, Jessica Morlacchi e Federico Paciotti, che nel 2001 – anno della vittoria con Stai con me (Forever) – avevano solo 14 anni.

Intervistata da Il Fatto Quotidiano, la Insolia ha presentato così il brano:

Nessuno deve dire a noi donne quanto valiamo, nessuno può cavarsela con un fiore per poi calpestarci tutto l’anno. Mi rivolgo non solo agli uomini, ma anche a tutte le ragazze che non sanno farsi rispettare, che non alzano lo sguardo di fronte a chi gode a umiliarle.

Se il giudizio sulla sua generazione non è tranchant (“Con tutte le informazioni di cui disponiamo oggi, puoi scegliere tra la cultura e l’ignoranza. C’è chi si fa un vanto di non sapere, ma poi anch’io mi sorprendo a sprecare tempo sui social”) è netta e chiara la risposta sui grandi artisti che la ispirano:

Avrei voluto nascere nei formidabili anni ’60 e averne sedici nei ’70, prima che il pop andasse incontro alla decadenza. Il mio guru è Lucio Dalla, ma inevitabilmente amo Tenco e De Andrè. Tra i cantautori di oggi morirei per duettare con Mannarino (…) A casa conserviamo un video di quando sul fasciatoio, piccolissima, mi avventuro in Felicità di Al Bano e Romina. A cinque, alla prima lezione di canto, mi cimentai con la Pausini.

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