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Sanremo 2020, Irene Grandi dice no alla censura: “Innamorata della libertà”

Irene Grandi si schiera dalla parte di Junior Cally: “No alla censura”.

pubblicato 23 Gennaio 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 10:04

Irene Grandi dice no alla censura. La cantautrice toscana, in gara al Festival di Sanremo 2020 con il brano Finalmente Io (scritto da Vasco Rossi e Gaetano Curreri), è intervenuta sulle polemiche di questi giorni prendendo una posizione netta. Sotto la lente d’ingrandimento c’è Junior Cally, reo di aver scritto in passato alcune strofe ora considerate violente e sessiste. La canzone presa di mira è Si chiama Gioia, dove il rapper mascherato cantava: “Questa non sa cosa dice, porca tro*ia, quanto chiacchiera? L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa, c’ ho rivestito la maschera”.

Ebbene, sulla vicenda è intervenuta anche la politica. Matteo Salvini si è mostrato indignato, mentre il Presidente della Rai Marcello Foa ne chiedeva l’esclusione dalla gara. Una censura in piena regola. Al momento il conduttore e direttore artistico del Festival non si è sbilanciato in merito, anche se una voce raccolta da Giuseppe Cruciani racconta che Amadeus avrebbe detto a Junior Cally: “Finché ci sono io direttore artistico di Sanremo tu resti su quel palco“.

Ecco dunque la presa di posizione di Irene Grandi:

“Innamorata della libertà, lasciamo alla musica il potere della provocazione”, ha scritto su Instagram.

 

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