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Taylor Swift, Lover: recensioni, opinioni del nuovo disco e sondaggio lettori

Taylor Swift, Lover: recensioni, critiche e opinioni

pubblicato 24 Agosto 2019 aggiornato 16 Ottobre 2020 15:00

Venerdì 23 agosto 2019 è uscito il nuovo album di Taylor Swift, Lover, già record di pre-order, a quota un milione in tutto il mondo ancora prima del rilascio del disco.

“Le premesse di questo album sono straordinarie, con i pre-order che si avvicinano rapidamente a un milione di copie in tutto il mondo”

Queste le parole di Monte Lipman, a capo della Republic Records, la casa discografica con la quale ha recentemente firmato Taylor Swift.

Ma quali sono state le prime recensioni del nuovo lavoro della popstar, a due anni di distanza da “Reputation”? Scopriamolo insieme.

The Guardian: Il grande problema con Lover è che è troppo lungo, con il sospetto che Swift stia cercando di riaffermare il suo dominio commerciale tramite scommesse sparse.

Chicago Tribune: Anche quelli indifferenti agli incantesimi della Swift da quando è emersa come hitmaker per adolescenti nel 2006 probabilmente riconosceranno che ha un talento per scrivere ritornelli accattivanti e ce ne sono molti in “Lover”.

Rolling Stone: Lover è, giustamente, evolutivo piuttosto che rivoluzionario. Tuttavia, sembra un’epifania: libera e senza fretta, governata da nessun concetto o prospettiva, rappresenta la Swift nella sua forma più libera.

Variety: È un album con molte bazzecole, ma con sciocchezze ponderate: la sua collezione di tracce più matura e anche la più divertente.

The Independent (UK): Un album brillante con 18 canzoni, se solo fosse stato accorciato un po’…

The Telegraph (UK): Lover non sembra il lavoro di qualcuno che cerca disperatamente di comandare il panorama pop, eppure è molto più probabile che lo faccia. Invece di cercare di fare tutto per tutto il pubblico, gioca con i punti di forza di una cantautrice innamorata, desiderosa di dire a chiunque ascolterà esattamente come si sente e cosa prova.

NME: Con 18 tracce, “Lover” è il più esteso e più impeccabile dal suo cavallo di battaglia pop del 2014, “1989”. Ma riesce a conquistare perché le melodie di Swift sono spesso abbaglianti e i suoi testi sono abbastanza commoventi.

AllMusic: Più che con 1989 o in Reputation, Lover sembra pienamente realizzato e maturo: Swift sta abbracciando tutti gli aspetti della sua personalità, dal suo lato sognatore speranzoso a quello freddamente controllato, dando vita a un disco che è allo stesso tempo familiare e sorprendente.

New York Times: “Lover”, il suo settimo album rassicurante e forte, è una pulizia del palato, una ricalibrazione e una riaffermazione di vecchi punti di forza. È un album di transizione progettato per chiudere un capitolo e suggerire modi per andare avanti – o in alcuni casi, per tornare a come erano le cose una volta.

E a voi Lover è piaciuto? Vi ha convinto?

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