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Jamil, Da solo: testo e video ufficiale

Jamil, Da solo: video e testo

pubblicato 21 Giugno 2019 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:28

Da Solo” è il titolo del nuovo singolo di Jamil, estratto dall’edizione Most Hated (Deluxe Edition) di Most Hated, pubblicata nel 2019 per la sua etichetta Baida Army.

La produzione è curata da Jaws. In queste ore è uscito anche il video ufficiale che accompagna la canzone, già schizzato in vetta alle tendenze musicali su YouTube.

Potete recuperarlo cliccando in apertura post mentre, a seguire, il testo del brano.

Jamil, Da solo, Testo

Jaws, lasciami andare la base
Che è il mio modo per scappare ‘da tutto
Sono nato per fare, nato per rappare
Nato per le strade dove si fa di tutto
Nato per mia ma’, nato per mio pa’
Quindi mi ricordo a chi devo qualcosa
Mica sti qua, che sono qua
Solo perchè sperano gli do qualcosa
La strada sa il mio nome, mi dicono [Que lo que]
Ogni volta che scendo mi dicono: Fra com’è?
Perchè sono uguale a loro, frate’ spiccicato
Mica fra’ la copia di un americano
Questa moda che ostenti che è tutta falsa
Lo capisco quando è vera la tua rivalsa
Lo capisco che vuoi dire che ce l’hai fatta
Ma mica con i soldi che ti ha dato mamma
Hai i pantaloni nuovi, non hai i soldi in tasca
Hai un cervello piccolino quindi la tua mente
È veramente limitata come la tua scarpa
A me non fotte un cazzo che vesti di marca
A me non fotte un cazzo fra’ della tua giacca
A me non fotte un cazzo delle tue collane
Ho comprato la cucina appena ho fatto spesa
Mi chiedo se il tuo outit fa da mangiare
C’è chi è bravo sì a menare, chi è bravo solo a menarla
Siete bravi a fare storie, bravi finchè si parla
Se parli di rappare non siete della mia taglia
Hai visto poi alla fine che fine che ha fatto Galla?
Baida faccio musica, sveglio tutta l’italia
Uno come me, un ago dentro la paglia
Io punto alla corona mica ad una medaglia
Quindi a questo punto andate a chiamare Marra
Sono un vero meticcio niente pedigree
Passami sto cazzo e mettitelo lì
Questo mi succhia il cazzo, dice: meriti
Vabe fra’, fuck Esse Magazine
Io parlo delle zanne mica di chele
Questi sono granchi dentro a un bicchiere
Ancora sono il lupo contro il tuo gregge
Ti rimando dal tuo pubblico di teenagers

Vaffanculo, fanculo queste pagine, questi siti, questi rappers
Vaffanculo, come lo farebbero loro sarebbe: Vaffanculo
Una merda, facciamo come sempre, Baida Baida

Lo faccio da solo, da solo
Sono l’etichetta, sono io il contratto, sono io da solo
Frate’ giù a San Vito mi fanno una statua, sono io il patrono
Quando prendo il mic, incrocia le mani, chiedi perdono
Perchè quando suono stendo al suolo

Io sto nel mio fra’, non rompere le palle, no
Meglio che ti picchiano se mi minacci
Prima che ti scrivo due barre
Non voglio chiamate, non voglio minacce solo perchè pesi 100 kili di più
Questo fa il grosso tipo fa il bullo, prendo questa base dopo non chiama più, yaw
Per i neri come Barack, mica falso come Laïoung
Cambi colore come Michael per due soldi di quell’altro
Ma poi hai visto come l’ho ammazzato, se vuoi posso farlo anche con te
Tu sei proprio come Michael Jackson, minorenni sopra il tuo Cayenne
Hai più tette che palle, ho visto tipe che hanno più palle, Cristo
Il tuo disco che palle, rischio che mi cadan le palle
Fischio alle palle, gli chiedo di riportarle
Insisto visto che non hai palle, yaw, ne ho mille posso prestarle
Questo dice che mi picchia, il mio amico dice che venga
Così gli presentiamo qualche amico della ganga
Se davvero mi dovessi picchiare con tutti quelli che disso
Dovrei fare solo risse, avrei piena tutta l’agenda
Dovrei smettere la musica, mettermi a fare boxe
Invece caccio pezzi nemmeno fossi un jukebox
Mi scrivono in privato: ti metto dentro in un box
Pensano che è un gioco, che è tutto come l’xbox
Prima fanno strada, dopo faranno Pop
Quanti che ne ho visti che fanno sempre così
Fanno quelli veri che dicono: io no
Ti danno un po dì soldi e gli dici: io sì
Questa merda l’ho vista da mo’
Tutti danno il culo per i money
A me basta scopare questa mora
Io vengo dalla giungla come Mowgli
Baida è savage, vuoi testare? Mettiti in fila c’è già un funerale
Dopo un altro sì c’è da aspettare, non c’è concorrenza in quel che riesco a fare
Non c’è concorrenza nel dissare

Devo farlo io, no? Qualcuno dovrà pur fare il pane
Va bene fra’

Lo faccio da solo, da solo
Sono l’etichetta, sono io il contratto, sono io da solo
Frate’ giù a San Vito mi fanno una statua, sono io il patrono
Quando prendo il mic, incrocia le mani, chiedi perdono
Perchè quando suono stendo al suolo, stendo al suolo

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