Home Notizie Samuel Heron, Triste è il nuovo album: “Finalmente esco allo scoperto, ora sono al 100% me”

Samuel Heron, Triste è il nuovo album: “Finalmente esco allo scoperto, ora sono al 100% me”

Dopo qualche mese di silenzio, è tornato Samuel Heron con un nuovo album intitolato Triste. Da domani partiranno gli instore tour, a giugno i live. L’abbiamo incontrato in occasione della presentazione del suo disco alla stampa, ed ecco cosa ci ha raccontato.

pubblicato 18 Maggio 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 13:21

Un nuovo disco di inediti con ben 9 tracce quello del rapper Samuel Heron, che proprio ieri, venerdì 17, è uscito allo scoperto con il suo ultimo progetto musicale intitolato Triste che, a partire da domani domenica 19 maggio, presenterà live incominciando da un doppio appuntamento prima a Varese e poi a Milano.

Così sancisce il suo grande ritorno sulla scena musicale lo spezzino Samuel Heron, un rapper del quale si sentiva effettivamente la mancanza da un po’, perché – primo fra tutti – la mancanza di quella sua sana ‘ispirazione’ e della sua energica voglia di fare, nei mesi scorsi l’aveva percepita anche lui.

Distribuito da Believe Digital, Triste vuole anzitutto raccontare un sentimento sempre più nascosto dalle persone comuni – quasi a voler dimostrare che aver delle difficoltà e non vivere sempre ogni giorno a cento all’ora sia sbagliato. Un vero ‘inno alla fragilità’, come lo ha definito lo stesso Samuel, che spinge per far passare un messaggio importantissimo: amarsi, ascoltarsi, accettarsi e prendersi cura di quel che si è. Un esperimento musicale che vede il Samuel Heron che conoscevamo stavolta illuminarsi di una luce differente. Non solo un rapper, ma un ragazzo – e cantautore – cresciuto, che ha deciso di inserire nel suo nuovo album anche influenze trap, afro, latine, con elementi tropical, dancehall e reggaeton, senza temere di sbagliare – senza volersi trattenere o proteggere sotto la più sicura teca di cristallo perché, finalmente, Samuel ha deciso di mostrarsi per quel che davvero è: una persona talvolta fragile e dal carattere prettamente ansioso e insicuro, ma al contempo un bravissimo artista, passato più volte in sordina e che probabilmente in passato ha ottenuto sempre meno successo di quel che avrebbe meritato.

L’abbiamo incontrato in occasione della presentazione alla stampa del suo nuovo disco, Triste, ed ecco cosa ha raccontato.

“Triste non è affatto un album triste, non è cupo – ma purtroppo sono io ad essere prevalentemente così. Non ho un carattere facile, sono molto sensibile, molto molto contorto e diciamo che sono composto da un 80% di malinconia e soltanto da un 20% di carattere frivolo. Ho sempre convissuto con questo mio essere triste, ma solo ora sono riuscito a prendere coscienza del fatto che questo mio lato caratteriale fosse anche giusto liberarlo.”

Un album nato dopo mesi di riflessione e di smarrimento, che hanno visto Samuel Heron sempre più concentrato su come ‘imitare’ ciò che aveva già prodotto in passato piuttosto che sulle novità, sul come migliorarsi per avanzare sicuro verso il futuro. Ma “è proprio capendo di non dover rifare le stesse cose che avevo già fatto in passato che sono riuscito a rivoluzionare il tutto”, spiega Samuel, che continua:

“Ho avuto molto tempo per pensare, e mi sono accorto che la società e i social network spesso ci impongono di mostrare alcuni lati del nostro carattere che non sono esattamente così profondi. Ci sono caduto anche io nel tranello e non ne faccio mistero, ma ammetto che questa sia una delle cose che più mi ha stancato come persona, oltre che chiuso come artista visto che le due cose vanno a pari passo. Accorgendomi di questa restrizione, mi sono chiesto perché dovessi continuare a mascherarmi e a nascondermi e da lì è nata la speranza di rivoluzionare tutto”

L’album, che si impreziosisce anche di featuring rap, trap ma anche hip pop con Lo Stato Sociale, Tony Effe, e gli scratch di Dj TY1 nasce quindi non l’intento di ‘ammazzare’, dice Samuel, quel rapper che tutti conoscevamo per vederne nascere uno più vero e sicuramente più soddisfatto di sè:

“Ho ‘ammazzato’ quello che ero prima, ho inserito l’intrattenimento e il ballo – e anche per questo ci sarà un radicale cambio di comunicazione sui miei canali social. Ho fatto esattamente tutto ciò che mi usciva e che mi passava per la testa, poi se mi verrà voglia di fare dell’altro ben venga. Sono sicuro che non c’è e non ci sarà mai niente di negativo nel far ciò che mi va, nel far tutto questo”

Vero culmine della riflessione di Triste, il brano FB – dedicato a Facebook e al mondo che ne è nato con lui:

FB per me è stato un vero e proprio sfogo. Non è nata come canzone, ma come sfogo vero. Anche per questo, inizialmente avrei voluto aggiungere un intenso grido liberatorio sul finale del brano, ma una volta che mi son ritrovato in studio mi sono accorto che non avrebbe comunicato bene ciò che avrei voluto dire. Anche per questo, ho pensato a quale strumento potesse trasmettere le stesse emozioni e lo stesso messaggio che avrei voluto passasse con un grido liberatorio finale, e così mi è venuto in mente il sax. Ho chiamato Stefano Baraldi, che ha improvvisato sul momento ciò che poi è stato registrato in FB, che si è quindi concluso con un pezzo assolutamente freestyle. Sono molto soddisfatto perché Baraldi è stato il mio grido liberatorio perfetto, ed è riuscito a realizzare al 100% quello ‘sfogo in musica’ che desideravo io”

Un messaggio importante quello che Samuel Heron vuole mandare soprattutto ai suoi ascoltatori più giovani:

“Spero che Triste faccia da campanello ai ragazzi che mi ascoltano. Io ho 28 anni e ho vissuto anche una vita vera, al di là di tutte le esperienze ingioiellate che si vedono su Instagram. Ho molta paura che il target di ascoltatori che mi segue, fatto anche di ragazzi molto piccoli di età, non abbia ancora la maturità di capire quale sia la parte ‘vera’ di tutto ciò. Credo che col passare del tempo ci sarà una fascia di persone che non riuscirà a gestire e a comprendere la sua parte più fragile ed emotiva, ma con Triste io per primis ho imparato a gestire questo lato caratteriale di me, a capire come trasformarlo in energia e – incredibile ma vero – questa energia sono anche riuscito a metterla dentro ai pezzi.”

La produzione del nuovo album Triste è stata firmata dal team ITACA (E. Maimone, L. Grillotti, F. Mercuri, G. Cremona), e dal connubio con Pankees e l’accattivante presenza di Sick Luke. Da domani, domenica 19 maggio, Samuel Heron sarà anche in tour, con il TRISTE INSTORE TOUR. Domani doppio appuntamento, prima a Varese e poi a Milano. Lunedì 20 maggio Samuel sarà a Torino, martedì 21 maggio a Genova, mercoledì 22 maggio a Lucca e a Firenze, mentre chiuderà a Roma giovedì 23. Per la stagione estiva, Samuel Heron sarà impegnato in diversi concerti e partecipazioni nelle principali venue di festival, club e summer arena.

 

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