Home Michael Jackson Leaving Neverland: Louis Vuitton ritira la collezione di Michael Jackson e un museo rimuove gli oggetti della popstar

Leaving Neverland: Louis Vuitton ritira la collezione di Michael Jackson e un museo rimuove gli oggetti della popstar

Il documentario Leaving Neverland sulle presunte molestie di Micheal Jackson ha spaccato l’opinione pubblica. Le reazioni.

pubblicato 20 Marzo 2019 aggiornato 27 Marzo 2024 11:48

Il discusso quanto controverso documentario Leaving Neverland, sui presunti abusi sessuali di Michael Jackson sui minori, ha debuttato anche in Italia. Il 19 marzo, sul canale Nove, è andata in onda la prima parte (vista da soli 439mila telespettatori, pari al 2% di share). Il 20 marzo, questa sera, andrà in onda la seconda parte. Ma in America e nel resto del mondo, perlomeno dove il documentario è già stato trasmesso, l’opinione pubblica si è divisa: ci sono gli innocentisti che non credono alla veridicità delle parole delle due vittime e i colpevolisti che condannano il cantante deceduto dieci anni fa.

Le reazioni sono molto forti. Nei giorni scorsi era trapelata la notizia secondo cui la BBC Radio avesse deciso di non trasmettere più canzoni di Michael Jackson. Ma la notizia era stata presto smentita: “La BBC non bandisce gli artisti. Consideriamo ogni brano musicale nel suo merito e le decisioni su ciò che trasmettiamo sulle diverse reti sono sempre fatte con il pubblico in mente”. Ma le conseguenze, stavolta reali, sono altre. Il The Children’s Museum di Indianapolis, ovvero il museo dei bambini più grande al mondo, ha deciso di rimuovere alcuni oggetti (il famoso cappello di feltro e i guanti bianchi) di Micheal Jackson da una mostra dedicata ad un giovane malato di Aids morto nel 1990.

Non solo. L’azienda francese Louis Vuitton ha ritirato tutti i capi della nuova collezione uomo ispirati al re del pop. La collezione, presentata lo scorso 17 gennaio a Parigi, comprendeva una maglietta con un paio di scarpe con paillettes e altri riferimenti al suo stile, tra cui mocassini indossati coi calzini bianchi, guanti e camicie bianche abbottonate. Michael Burke, presidente e amministratore delegato di Vuitton, ha detto: “Le accuse mosse dal documentario sono secondo noi gravi e inquietanti. La sicurezza e il benessere dei bambini è prioritaria per Louis Vuitton. Il nostro impegno per difendere questa causa è massimo”.

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