Home Malika Ayane Malika Ayane, Ricreazione Sanremo edition: la recensione

Malika Ayane, Ricreazione Sanremo edition: la recensione

Ecco la Sanremo edition di “Ricreazione”, il nuovo album di Malika Ayane con la collaborazione di Pacifico, Alessandro Raina degli Amor Fou, Tricarico, The Niro e Boosta. La recensione di Soundsblog.

pubblicato 18 Febbraio 2013 aggiornato 20 Febbraio 2021 13:49

Malika Ayane, Ricreazione Sanremo edition: la recensione

La tracklist di Ricreazione Sanremo edition è praticamente la stessa che conosciamo con l’aggiunta di “Niente” e “E se poi”, i due brani presentati a Sanremo 2013 da Malika Ayane e scritti da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. La terza bonus track è “Cosa hai messo nel caffè”, canzone interpretata durante la serata “Sanremo story”.

Quanto pesano queste aggiunte sul voto complessivo del disco? Poco e molto, allo stesso tempo. Poco perché l’opinione finale non cambia: Malika può e deve rischiare di più e fino in fondo, visto che ha le capacità tecniche per farlo e il successo ottenuto con un brano come “Tre cose” lo ha – ampiamente – dimostrato. Gli inediti di Sangiorgi evidenziano lo stesso discorso fatto nella recensione del disco: quando la qualità della scrittura sale di livello e si discosta dalle soluzioni più banali come in “Niente”, la Ayane tocca vette altissime.

Quando i brani sono meno incisivi (“E se poi” è chiaramente frutto del Sangiorgi meno ispirato), è lei stessa che si costringe con l’interpretazione in un salvataggio impossibile, appesantendo l’atmosfera finale del pezzo. La cover del successo di Riccardo Del Turco è invece un piacevole extra: un ‘divertimento’ che una voce come quella di Malika gestisce e arricchisce con – invidiabile – facilità.

Malika Ayane – Ricreazione è il nuovo album. La recensione

Il buon senso insegna che – di solito – quando si cerca di accontentare tutti, spesso si finisce per non accontentare nessuno. Alla regola non sfugge – purtroppo – neanche “Ricreazione“, il nuovo album di Malika Ayane. Personalità, voce, tecnica, curiosità e voglia di mettersi in gioco: la Ayane avrebbe – quasi – tutte le carte per ritagliarsi uno spazio decisamente più ampio di quello che ha oggi nella discografia italiana. Eppure.

Iniziare con un singolo convincente, ben scritto, arrangiato in modo lieve e intelligente come “Tre Cose” paga. Teste che dondolano negli stabilimenti balneari, gente che canticchia: una hit dell’estate da manuale e non solo per il tono spensierato e la melodia catchy. Chi scrive è convinto che il binomio songwriting indipendente (i riferimenti neanche velati ai Belle and Sebastian) / voce ‘calda’ e sempre sulla nota (italiana, direbbe qualcuno sbagliando a storcere il naso), funzioni. Funziona, nello specifico, perché la voce è la sua: quella di Malika.

E ancora funziona in “Medusa”, il brano scritto da Davide ‘The Niro’ Combusti che le impone di dare fondo a tutta la tecnica di cui è capace su un arrangiamento complesso e dal mood intenso (nonostante il testo non sia decisamente all’altezza) o nel piccolo gioiello che è “The Morns Are Meeker Than They Are”: inedito strumentale di Endrigo con le liriche della poetessa Emily Dickinson.

Cosa non funziona, allora? Tutto il resto. “Occasionale” è poco più di un ‘lato B’ (seppure Tricarico sappia furbescamente complicarsi la vita nella scrittura), “Neve Casomai (Un Amore Straordinario)” e “Il tempo non inganna” arrivano dal Pacifico meno ispirato (e fa quasi rabbia sentire strofe così lontane dal suo talento), i sontuosi brani in inglese “Mars” o “Something Is Changing” mostrano in fretta la corda.

In tutto questo, la voce di Malika tenta ripetuti miracoli. Impeccabile e robusta, si carica il fardello di canzoni palesemente scritte per un pubblico che faticherà a ricordarle e che, allo stesso tempo, allontaneranno invece altri ascoltatori affascinati da “Tre cose”, “Medusa”, “Shine”: persino “Grovigli” (una splendida ‘dichiarazione d’intenti’ a inizio album, che – guarda caso – la Ayane s’è scritta da sola). Il punto è prendere una direzione. L’eclettismo – soprattutto appiattito da arrangiamenti e suoni così mortificanti nella loro voglia di radiofonia italiana – giova se portato fino in fondo. Con coraggio e con una intelligenza interpretativa che fortunatamente non mancano.

(6/10)

Malika Ayane
“Ricreazione”

“Grovigli” (testo e musiche di Malika Ayane)
“Tre Cose” (Testo di Alessandro Raina – Musica di Alessandro Raina e Malika Ayane)
“Il Tempo non Inganna” (Testo di Malika Ayane e Gino–Pacifico–De Crescenzo – Musica di Malika Ayane e Carmine Tundo)
“Glamour” (testo e musica di Paolo Conte)
“Medusa” (Testo di Davide -The Niro- Combusti e Maurizio Mariani – Musica di Davide-The Niro-Combusti)
“The Morns Are Meeker Than They Were” (testo di Emily Dickinson – Musica di Sergio Endrigo)
“Mars” (Testo e musiche di Malika Ayane, Phil Mer e Chris Costa)
“Shine” (Testo di Malika Ayane – Musica di Boosta)
“Neve Caso Mai” Un Amore Straordinario (Testo di Malika Ayane e Gino–Pacifico-De Crescenzo – Musica di Danijel Vuletic)
“Something Is Changing” Far From The Thrills – Director’s cut (Testo di Malika Ayane – Musica di Paolo Buonvino)
“Guess What???” (Testo e musica di Malika Ayane e Vito-Junior Jack-Lucente)
“Occasionale” (Testo e musica di Tricarico)

Malika AyaneRecensioni musicali