Home Notizie Achille Lauro e Boss Doms: “Pour l’Amour è un disco mai sentito prima. Noi siamo i David Bowie del 2018” | Intervista

Achille Lauro e Boss Doms: “Pour l’Amour è un disco mai sentito prima. Noi siamo i David Bowie del 2018” | Intervista

Soundsblog ha intervistato Achille Lauro e Boss Doms in occasione dell’uscita del disco Pour L’Amour: ecco cosa ci hanno raccontato.

pubblicato 21 Giugno 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 20:51

Il prossimo 22 giugno uscirà in tutti i negozi di dischi e nelle piattaforme online Pour l’amour, il nuovo atteso disco di Achille Lauro trapper (pardon, artista) noto al grande pubblico per aver partecipato a Pechino Express 2017 insieme all’amico e producer Boss Doms. L’album è stato anticipato i giorni scorsi dal singolo Ammo’, in collaborazione con Rocco Hunt e Clementino.

La coppia di artisti romani, dallo stile e dalla swag inconfondibile, sono stati ospiti qualche ora fa presso gli uffici di Sony Music Italia a Milano per presentare il progetto, un album per il quale abbiamo avuto la fortuna (è il caso di dirlo) di ascoltare ben 5 estratti.

Pour l’Amour è un disco a tratti delirante, estremamente ricco di contenuti e sonorità diverse, con una forte base “samba-trap” (così è stata definita più volte) che sfuma nell’elettronica e nella dub di origine tedesca. Con questo progetto, i due artisti vogliono rompere le regole di un genere, quel rap da cui sono nati ma dal quale, allo stesso tempo, vogliono ormai discostarsi quanto più possibile.

Il primo pezzo che ascoltiamo chiarisce fin da subito le intenzioni del disco. Si tratta di Angelo Blu, una vera e propria bomba prodotta da Cosmo. Ecco come i due artisti hanno commentato il brano:

è un brano sperimentale, è un tipo di musica che non esiste, è una fusion di 4, 5 cose diverse messe insieme. Il tema gira intorno alla metafora della droga, di un amore visto come dipendenza. Si è trattata di una delle collaborazioni più fighe che abbiamo fatto, dopo aver portato la trap a nuovi livelli questo per noi è un ulteriore uno sguardo al futuro, un passo avanti, è esattamente a metà di quello che è stato e quello che sarà il nostro percorso. Cosmo si è occupato della parte samba, noi di quella trap.

Riguardo a Mamacita, il secondo pezzo che abbiamo avuto modo di ascoltare, Achille Lauro ha commentato:

 

Musicalmente è l’incrocio di 15 tracce diverse, c’è stato uno studio particolare, è stata rivisitata parecchie volte, com’è stata nostra abitudine, noi lavoriamo al pezzo fino a che non è perfetto. All’inizio doveva avere solo samba trap, poi è subentrata anche una parte più “love pop”:

Boss Doms a proposito ha aggiunto:

sentivo la mancanza di un pezzo meno “cazzone e ballereccio”, questo disco per noi era un esperimento, sentivamo il bisogno di fare una roba più club, per i locali, la musica di Achille infatti è sempre stata molto lirica e meno ballabile. Abbiamo deciso di fare un miscuglio, all’inizio la canzone doveva appunto essere un samba trap ricco di percusioni giganti, poi alla fine è uscita una roba più pop più ballabile.

Dopo aver ascoltato l’incredibile BVLGARI (checché ne dicano, il pezzo strizza molto l’occhio ad alcuni brani di M.I.A.) e la ballad Penelope (“volevamo fare un pezzo che restase,  che potesse essere ascoltato oggi, domani e fra 10 anni“) è il turno delle domande per noi giornalisti. Ed è qui che inizia il vero divertimento.Come già ci avevano anticipato presentando i pezzi, Achille Lauro (in particolare) e Boss Doms rivelano di aver lavorato al loro nuovo progetto in un maniera, come dire, alternativa. Achille Lauro, in questo senso, ha spiegato come si è sviluppato il processo creativo dietro Pour l’Amour:

L’album è stato concepito in modo diverso dal solito, abbiamo affittato un villone super lusso nel 1979 (sì, avete letto bene!), in un posto non meglio definito d’Italia,  siamo andati in 15 persone, ma per quella casa in due mesi ne sono passate più di 100. Avevamo a disposizione 10 kg di marijuana, io mi arrampicavo sugli alberi a piedi scalzi e mangiavo solo frutta, è stato difficile tornare alla vita normale. In questo periodo abbiamo avuto il tempo e il modo di lavorare a pezzi per tre album, come se fossero una trilogia. Ogni 20 minuti usciva un pezzo per un totale di tre dischi, uno diverso dall’altro.

Le sostanze stupefacenti, in questo senso, sono fondamentali per il processo creativo. Il trapper, in questo senso ammette:

io scrivo solo ed esclusivamente sotto l’effetto di stupefacenti. Nella casa dove abbiamo dato vita all’album, c’era un gruppo di persone che ogni giorno faceva microdosing, per stare sempre sballato ma per non perdere la lucidità. La droga è assolutamente fondamentale per la nostra creatività e l’ispirazione musicale.

I due artisti, nati nella periferia romana, non nascondono neanche per sbaglio la fiducia nelle loro potenzialità e, soprattutto, nelle loro qualità. Quando si fa loro notare che il suo stile ricorda molto quello del film Velvet Goldmine, ispirata al mondo del glam rock, Achille Lauro (mentre Boss Doms annuisce) risponde così:

Noi ci siamo ispirati proprio a quel film. Magari sembra strano ma forse il fatto che che sono del 1990 e Boss che è del 88 ci inserisce in un contesto a metà fra il nuovo e il vecchio. Ultimamente, è vero, ci siamo rincoglioniti con i cellulari, ma senza essere nati con i cellulari in mano.  Abbiamo vissuto in un’altra epoca, dove anche la solitudine faceva parte dell’arte. La mia esigenza di scrivere è nata anche dal senso di solitudine e dell’abbandono. Per noi la vera musica è più nel vcchio, cerchiamo di prendere il vecchio e trasformarlo in qualcosa di nuovo. Noi facciamo qualcosa che non ha mai fatto nessuno e ogni nostro disco è diverso dall’altro. Ci sentiamo i David Bowie del 2018.

E sul fenomeno Young Signorino, che non è poi molto distante dal suo genere, Achille Lauro (mentre a Boss Doms appare un sorriso malandrino) commenta:

Io rispetto ogni forma d’arte e di artista, qualunque persona che fa arte merita il mio rispetto. La musica è bella perché piace, questo è il bello della musica non c’è una cosa soggettivamente bella, e lui piace.

Achille Lauro (e Boss Doms) saranno a breve impegnati in un instore tour e, prossimamente, in una serie di date live (“sarà uno show teatrale, con la band più stronza del mondo“). In parallelo, Lauro sta mettendo a punto il suo primo progetto cinematografico da regista, un docu-film rodotto in collaborazione con il Ministero che raccoglierà in brevi spezzoni gli ultimi 5 anni di vita del duo.

Qui sotto cover e tracklist di Pour l’Amour

22/06 NUOVO ALBUM

Un post condiviso da Achille Lauro (@achilleidol) in data: Giu 3, 2018 at 4:59 PDT

Tracklist Pour l’Amour Achille Lauro

 

Angelo Blu feat. Cosmo
BVLGΛRI
Mamacita
Amore Mì
Roba Francese feat. Gow Tribe
Burro e Marmellata
Thoiry Remix feat. Gemitaiz, Quentin40 & Puritano
Purple Rain feat. Gemitaiz, Frenetik&Orang3
DOLORE$
El Ninho
Non Sei Come Me
Midnight Carnival feat. Gow Tribe
Ammò feat. Clementino e Rocco Hunt
Penelope

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