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Mora e Bronski presentano 50/50, il nuovo album, 16 tracce dal country e alla folk music

50/50 di Mora e Bronski: scheda, contenuti album e intervista in occasione dell’uscita del nuovo album.

pubblicato 17 Aprile 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 22:23

50/50” (distribuito IRD) è il terzo album di Fabio Mora e Fabio “Bronski” Ferraboschi, in arte Mora & Bronski. In queste 16 tracce i due affrontano il grande patrimonio della musica afro-americana e folk americana, alternandolo a canzoni originali cercando di mantenere la stessa radice sonora, con una cifra stilistica assolutamente originale, coniandola come “marchio di fabbrica”. Il disco è stato preceduto dal singolo radiofonico “Spaghetti Blues”, in radio dal 9 marzo, “50/50” ospita al suo interno alcuni guest come Fabrizio Poggi all’armonica (Guy Davis, Blind Boys of Alabama), recentemente nominato ai Grammy Awards tra i “Best Traditional Blues Album”, Deborah Kooperman alla chitarra e alla voce (Dave Van Ronk, Francesco Guccini), i Bayou Moonshiners e molti altri.

Abbiamo chiesto a Mora come è nato il disco che contiene 16 tracce:

Io e Bronski lavoriamo insieme da diversi anni, in studio stiamo delle belve! E’ stato composto in un mese, le tracce sono state scelte a pelle, a sensazione. CI trovavamo alle 11, ascoltavamo del materiale e quello che ci entrava sottopelle più velocemente era quello che doveva entrare assolutamente nel disco. Questo riguarda, ovviamente, le reinterpretazione che abbiamo fatto, non quelle inedite che abbiamo inciso. Il suono che esce è il nostro suono, senza una particolare ricerca. Io vado di là dove faccio la voce, Fabio rimane in regia con la chitarra. Molto naturale, one shot, one take. Poi ovviamente abbiamo aggiunto schiocchi di dita, battiti di mani, stomp e alcune parti elettroniche.

Diversi ospiti all’interno del discom da Fabrizio Poggi a Deborah Kooperman…

Noi siamo in giro da un po’, con Fabrizio avevo letto alcuni dei suoi libri, ci eravamo scambiati dei messaggi, gli ho fatto dei complimenti sui social e ci siamo conosciuto così. Gli avevo detto che avrei voluto fare una collaborazione con lui in futuro e così è stato. Questo prima che lui fosse nominato ai Grammy nel 2018. E’ stato un’ulteriore cosa meravigliosa. Deborah vive nelle campagne del veronese, amica di Bob Dylan, la prima cosa fu portiamo a pranzo (ride). Lei ha vissuto la nascita del nuovo folk americano ed è venuta a suonare nel disco. E’ stato un viaggio a ritroso pazzesco!

Il rapporto con il sound che ha caratterizzato 50/50 ha visto un percorso nato tre anni fa con una passione assoluta per il blues:

Sono tantissimi i cantanti di riferimento, non conosco nemmeno che si chiamasse Blues ma emettevo dei suoni con la voce che ho poi scoperto, anni dopo, che erano la base di questo genere musicale. Ogni volta che sentivo contaminazioni di blues mi veniva la pelle d’oca, poi mi sono avvicinato, ho imparato a usare la mia voce. In una pausa artistica di tre anni fa, lontani dal mainstream, abbiamo sentito il bisogno di tornare a fare qualcosa di primordiale, con un approccio molto istintivo e semplice. Volevamo contaminare qualcosa di nostro con questi colori e 50/50 è l’evoluzione di questo percorso.

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