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The Bastard Sons of Dioniso, Cambiogia: tracklist e descrizione traccia per traccia

Cambogia, il nuovo album dei The Bastard Sons of Dioniso, esce oggi, venerdì primo dicembre 2017. Tutte le informazioni e la tracklist.

pubblicato 1 Dicembre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 00:01

Cambogia: da oggi è in vendita il nuovo album dei The Bastard Sons of Dioniso. Il titolo, metafora per descrivere la guerra che ognuno conduce verso se stesso, è anche un omaggio a Gianluca Vaccaro, il tecnico del suono e produttore recentemente scomparso. L’album contiene nove brani nati da centinaia di live (quasi 600) e dalla partecipazione ai maggiori festival italiani che hanno dato la possibilità a Jacopo, Michele e Federico di caricarsi di energia. Se la realtà è complessa, il messaggio dei Bastard in queste canzoni è chiaro: dire che “le cose stanno così” vuol dire già tradirla, la realtà. Alla fine, a salvarci, saranno i poeti e il rock’n’roll.

The Bastard Sons of Dioniso, Cambiogia: tracklist

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1) CAMBOGIA
2) SEI SOLO TU
3) NON FARSI DOMANDE
4) COAST TO COAST
5) LASCIAMO STARE I CONVENEVOLI
6) VENTI TORNANTI
7) IL FALEGNAME
8) LA SECONDA NEVE
9) BENVENUTI NEL MIO MODO

The Bastard Sons of Dioniso, Cambiogia: descrizione traccia per traccia

1) CAMBOGIA

Occorre essere se stessi, fino alla fine della battaglia, della propria. Un senso di questo lavoro, la dedica a Gianluca. “Siamo soli a miliardi”, dietro la nostra consolle, a mixare una vita. Un manifesto, una dichiarazione d’intenti: saremo sempre noi.

2) SEI SOLO TU

Minacce di bomba nucleare, e colpi al cuore. E se rima con amore, stai sicuro che, con i Bastard, non è quasi mai quello che pensi.

3) NON FARSI DOMANDE

Singolo di anticipo, uscito prima dell’estate. Aleggia un punto di domanda – veramente non farsene? E una certezza: il suono BSOD, massiccio. Ti credo: il mix è di Riccardo Parravicini, il master di Giovanni Versari. Dioniso e le Muse: nessun grado di separazione.

4) COAST TO COAST

Indiani e cowboys, da una parte all’altra degli States. “Quante cose sei che non sai / quante cose hai che non vuoi.” Tra ebrezza da velocità e forze dell’ordine. Una scia di libertà? Chi mi garantisce che sia quella buona?

5) LASCIAMO STARE I CONVENEVOLI

Il coast to coast procede: Il suono è A22, il panorama intorno anche. “Come faremo mai/ a trovarci qui/ senza scarpe / in una notte all’autogrill.” Si fa, si fa.

6) VENTI TORNANTI

Ossia l’acustico-Bastard che ti aspetti. Sembra uscita dal loro precedente album, “Sulla cresta dell’ombra”, per entrare qui, in mezzo al rock’n’roll, e farci riposare su una canzone d’amore. Attenzione: alla montagna.

7) IL FALEGNAME

Riposati sulle note dell’acustica? E allora si riparte, a rotta di collo. Una favola, né amara né dolce. Uno sguardo, e forse più d’uno, sul mondo in rete. Come dicono gli inglesi, “Apple of my eyes”.

8) LA SECONDA NEVE

“La prima neve me l’hai data tu/ c’ho ricoperto tutto il mondo”. Comincia così, la seconda neve, e pare scenderti dentro. Ma poi c’è la terza, e la quarta. A venti tornanti dal mondo, è strano essere isolati in questo tipo di mare.

9) BENVENUTI NEL MIO MODO

Il modo che vorrei. Un mondo che, non so se c’è più. Le cartolibrerie al mare sicuramente no: ma quel profumo, quello sì, ben fisso nel cervello. E di come un profumo, come la musica, ci porti ovunque, nel tempo.

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