Home Interviste Roberta di Mario, Illegacy: “Un mondo di suoni e di immagini, a livello cinematografico”| Showcase a Milano, Roma e Firenze

Roberta di Mario, Illegacy: “Un mondo di suoni e di immagini, a livello cinematografico”| Showcase a Milano, Roma e Firenze

Roberta di Mario, Illegacy: la scheda del nuovo album, info e tracklist.

pubblicato 18 Ottobre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 01:34

E’ uscito il 13 ottobre 2017 l’album “Illegacy” della pianista e compositrice Roberta Di Mario, (Warner Music Italy – Publishing: Red&Blue/Abiudico/I Mean). Si tratta di un disco composto da 10 canzoni, un progetto raffinato, intimo e potente al tempo stesso, capace di proiettare chi ascolta in un luogo onirico ed evocativo.

Prodotto artisticamente da Roberta Di Mario, Cristian Bonato e Federico Mecozzi, “Illegacy” è registrato al Numeri Recording Studio (Cavallino, RN) da Cristian Bonato.

“Illegacy, 10 tracce che vi proietteranno in un mondo in bianco e nero e colore fatto di sogni e cinema e visione. Al centro della musica”

Qui le date dei prossimi showcase:

Giovedì 19 ottobre ore 18.30 @Feltrinelli Piazza Piemonte 2/4 ; MILANO
Venerdì 20 ottobre ore 18.30 @Red Piazza della Repubblica 26 FIRENZE
Martedì 24 ottobre ore 18.30 @Feltrinelli in Via Appia Nuova 427 ROMA

Abbiamo fatto alcune domande a Roberta alla vigilia del primo appuntamento live con il pubblico.

Illegacy è uscito il 13 ottobre 2017, le songs presenti nel disco sono state descritte come un invito a vivere la vita in pieno, ad abbandonare bagagli e zaini che ci portiamo dannatamente dietro, sentimenti ed emozioni a 360 gradi…

Sì, Illegacy è il mio ritorno verso casa, esordisco sempre così quando parlo di questo album perché è il mio ritorno verso la musica strumentale acustica, Il progetto precedente aveva, invece, dei pezzi di cantautorato. Qui sono invece ritornata al pianoforte, sono 10 songs vestite da arrangiamenti che hanno valorizzato tutta l’anima del brano. C’è solo la quinta traccia che è puramente pianistica. Tutto il resto, invece, è una melodia ricca di archi, emozioni, perché abbiamo voluto trasportare l’ascoltare in un mondo di suoni e di immagini, a livello cinematografico. Sono anche dieci video, cinque sono già in rete (si possono trovare sul canale YouTube di Roberta di Mario). Il nostro progetto e desiderio è quello di lavorare nel mondo del cinema, di proiettare l’ascoltare in un mondo di colori e bianco & nero cinematografico Il pubblico, spesso, quando mi ascolta, dice che il DNA della mia musica ha qualcosa a che fare con quel mondo lì… nel disco abbiamo voluto portare suoni e immagini per rappresentare proprio questo universo.

10 songs accompagnate da rispettivi video, potrebbe essere definito in qualche modo anche un “visual album”?

Sì, inizialmente c’era questa idea della Warner di unire anche un cd videoclip ma poi abbiamo preso la decisione di pubblicarli, piano piano, su YouTube, e con diverse anteprime. Sicuramente le immagini sono molto potenti perché valorizzate dalla musica. Ci sono dentro un sacco di stati d’animo. Quando sono tornata alla musica strumentale ho capito che non avevo bisogno della parola per spiegare il mio mondo, il riuscire a trasmettere delle emozioni forti senza dover dichiarare dei concetti e pensieri.

Ho letto che spesso, ad essere fonte di ispirazione, sono il rumore e l’odore della pioggia.

Sì, confermo, è proprio il mio stato d’animo naturale, ovvio che non faccio la danza della pioggia per scrivere di più (ride), mi piace anche il sole, ci sono stati brani scritti in meravigliose giornate di giugno. Sicuramente sono un animo un po’ melanconico, la mia stagione preferita è l’autunno, anche se adesso non si capisce più nulla e sembra di essere in estate (sorride). Quando piove, forse perché è uno stato d’animo più intimo, mi chiudo in studio e -chiudendo gli occhi- riesco a trasportare quella melanconia sui tasti bianchi e neri.

Ti faccio un’ultima domanda, partendo da Facebook. In un tuo status, parlando di Illegal Song, hai dichiarato che non è nata in un giorno di pioggia e che un giorno avresti raccontato come è stata creata. Ce lo vuoi spiegare?

Devo dire che è nata sempre nell’autunno scorso prima che partissi per New York ma avevo proprio in tempo il mondo urban, la metropoli di New York, una ispirazione che poi si è trasformata in realtà nel momento in cui mi ci sono trovata a New York per esibirmi. C’è questo concetto di Illegacy, un nome inventato rubato alla fantasia, una musica che ti rapisce e che ti ruba l’anima. Nel momento in cui ho scritto questi brani per il disco, davvero qualche cosa è stato rubato nell’anima. Ancora oggi quando suono questi pezzi ancora mi emoziono, non mi succedeva così nemmeno per gli altri dischi. Probabilmente ho toccato delle corde molto intime, profonde. Spero che questa musica -che può rubarti l’anima, rapirti- possa essere qualcosa che anche l’ascoltare percepisce così.

Roberta di Mario | Biografia

17072017-dscf0873.jpg

Roberta di Mario è pianista, compositrice. Emotiva, elegante, appassionata, vive da sempre per la musica. Classe 72, diplomata in pianoforte al Conservatorio di Parma con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, inizia giovanissima l’attività concertistica e vince concorsi nazionali ed internazionali. Ama sperimentare e rischiare tra i tasti bianchi e neri, avvicinando il suo suono, dolcissimo e violento al mondo del teatro, del musical, del jazz, swing, pop, contemporaneo, ambient e soundtrack. Roberta Di Mario è un’artista Steinway.

Debutta nel 2011 con il suo primo Album “Tra il tempo e la distanza” (Alfa Music) dove canzone d’autore e pianismo contemporaneo co-esistono armonicamente. Nel 2014 esce il suo secondo Album “Lo stato delle Cose” (Irma Records)con la collaborazione del produttore Pietro Cantarelli (Ivano Fossati). Si tratta di un doppio progetto che vede ben distinte le due anime artistiche di Roberta in due differenti cd: Songs (musica e parole) e “A Walk on the piano side”( solo strumentale). L’anteprima dell’Album all’Atina Jazz Festival Winter, viene accolta con grande successo da critica e pubblico.

Il 2014 è anche l’anno dell’esperienza “Hands”, soundtrack dell’artista per il docufilm “Vivere il mondo di Botero”, suonata in occasione della mostra internazionale di Botero in Italia e Giappone. Roberta apre la mostra di arte indiana alla Biennale di Venezia “India the reveald mysteries”.

Durante il suo percorso artistico, Roberta Di Mario apre i concerti di Dionne Warwick, Mario Venuti, Toquinho, Roby Facchinetti, Sagi Rei a Roma, Milano, Genova, Venezia, Napoli, Palermo, portando in tour la sua opera “Lo stato delle Cose”. Nick the Nightfly la vuole ospite a RMC nel suo programma “Montecarlo Nights”, per intervistarla efarla esibire in un live.

Ospite anche di Radio 24 e Repubblica.tv, da Ernesto Assante e Gino Castaldo. Viene scelta come pianista resident nello store Feltrinelli di Firenze ed estende il tour nei maggiori stores Feltrinelli d’Italia. A Dicembre 2016 è impegnata in una serie di concerti a New York City ospite del Consolato italiano per l’evento “Meet the new Italian Music Artist in NY”. L’11 dicembre 2016, esce “Duende”, videoclip diretto da Matteo Foresti che vede Roberta protagonista. Girato a Parigi, il video è il primo episodio di una serie unita da un filo logico a cui hanno fatto seguito “My Everything” con la regia di Riccardo Sabetti, e “Illegal Song” girato da Simone Peluso. Imminente la pubblicazione del video “The colour of you”. I quattro brani sono estratti da “Illegacy” Album di inediti interamente strumentali in uscita il 13 ottobre 2017 con etichetta Warner Music Italy.

Apre i concerti de “La vita che si ama Tour” di Roberto Vecchioni all’Obihall di Firenze, al Parco della Musica di Roma e al Teatro Carlo Felice di Genova, al Festival di Todi nei mesi di marzo e settembre 2017. A maggio si esibisce a Milano in occasione di Piano City Milano, nella splendida cornice de “I Bagni Misteriosi” e a giugno apre l’edizione di Biografilm festival 2017 a Bologna alla presenza di una platea che accoglie il finale della sua esibizione con una standig ovation.

AWARDS
Vincitrice del premio Sisme come miglior interpretazione al Festival di Musicultura 2012.
Vincitrice del Premio Varigotti 2012
Finalista al Premio Bindi 2012
Vincitrice miglior canzone ai Parma Music Awards 2014.

Roberta di Mario, Illegacy | Track by track

5054197661020_cover.jpg

ILLEGAL SONG: E’ la musica che ti porta via, che ruba anima, cuore, mani e fa sanguinare tasti, dita e corde del piano. E’ illegale come un proiettile che ti sfiora divorandoti lentamente, tra il dolore e l’oblio.

MY EVERYTHING: Ognuno di noi insegue un “TU” che possa diventare il nostro tutto. Per me quel “TU” è la musica, questa ballade in si minore, che pervade ogni mia singola molecola, per estendersi oltre i confini della pelle.

DUENDE: E’ la ricerca disperata di uno stato d’animo emozionale, tra l’inquietudine, il tormento, la magia e la dolcezza. E’ il viaggio dell’irrazionale, del mistero, di quella dark zone che ogni uomo nasconde e difende, inconsapevolmente, dentro il viaggio della vita. Ed è Parigi.

GRATITUDE TO THE SKY: Ho guardato il blu e ho posato le mani sui tasti bianchi e neri. Quello che è successo subito dopo lo raccontano questi 4 minuti e 27 secondi di pennellate chiaro/scure, fino all’esplosione di cielo e colore.

MUSICA BIANCA: Una sola voce. Nessun arrangiamento, nessun colore, solo musica pura, celestiale, come piccoli cristalli. E’ il mio ritorno alle origini, il mio ritorno a casa.

UNCOMPLICATED: La vita è solo questa e scappa via. Sarebbe tutto più semplice se lasciassimo andare, per il tempo che resta, gli zaini che ci portiamo dannatamente dietro, i sensi di colpa, i rimpianti, il passato che è passato. Serve un lunghissimo respiro e poi riavviare il sistema, senza più complicazione alcuna.

INDEFINITELY: L’amore che resiste, oltre il tempo e lo spazio. La passione che non si consuma. Gli sguardi che si accendono, le mani che si cercano, i corpi che desiderano. Indefinitamente.

THE COLOR OF YOU: Ritmo, energia, colore, per una song nata in una sera d’estate. La finestra aperta, le risate leggere al gusto di frutta fresca, tutta la vita che c’è nella vita. Un pizzico di percussioni sexy e la musica arriva come un forte impulso irrefrenabile.

NO INTIMACY: perché si ha così paura dell’amore? Perché si entra in un cuore, ma non lo si vuole abitare? La scelta è sempre la via più facile, l’amore disinvolto, leggero, che resta in superficie, senza vera intimità. Questo però è ciò che non ci spetta.

EPILOGUE: E poi un giorno arrivò la pioggia, il mio stato d’animo. La musica migliore l’ho scritta con il rumore e l’odore della pioggia. Uscire da questo viaggio di intensità ed emozione , dal nome ILLEGACY, non poteva che succedere con un cielo che piange, il naso incollato alla finestra, il vetro appannato dal mio respiro e lo sguardo aperto verso il futuro.

Interviste