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Silvia Conti, Tom Tom: testo e video [Anteprima Blogo]

Tom Tom di Silvia Conti: anteprima testo e video su Blogo.it

pubblicato 6 Ottobre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 01:57

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Si intitola “A piedi nudi (psichedeliche ipnotiche nudità)” il nuovo disco di Silvia Conti: Tom Tom è il primo singolo estratto e potete vedere l’anteprima video su Blogo.it.

“A piedi nudi (psichedeliche ipnotiche nudità)” è un’opera che richiede e pretende dedizione nello scorrere lungo l’intera tracklist; tra i brani spiccano la traduzione “analogica” della celebre “Dancing Barefoot” di Patti Smith e un melting pot spirituale con una recente perla di Bob Dylan. Sono capitoli di racconti che sfogliano la vita che accade ogni giorno sotto i piedi nudi di ognuno di noi, in ogni dove, con quel piglio femminile nella denuncia che restituisce dolcezza e romanticismo all’osservazione di tutto ciò che vive attorno.

Un disco sociale, un disco d’amore, un disco assolutamente personale che restituisce Silvia Conti alla sua stessa musica dopo anni di grandi collaborazioni, di spettacoli teatrali e di quel Festival di Sanremo distante ormai 32 anni. Un pop che abbraccia sfumature world di certe province italiane, che afferra colorazioni rock provenienti oltre oceano e che in qualche modo mette a nudo l’attualità di quel suono preciso, che ha carattere e tanto mestiere. Si restituisce sacralità all’opera, tanto alla musica quanto alle parole, sperando che si torni a contemplare l’arte di una canzone come un momento di crescita più che un banale riempitivo di sottofondo.

Qui sotto il testo della canzone, in apertura post il video ufficiale.

Silvia Conti, Tom Tom, Testo

Ci sono delle strade che portano nel nulla
piene di sassi e ostacoli
e poi ci sono strade aperte per nessuno
dove nessuno passa mai

ci sono delle strade avvolte dalla nebbia
compatta e invalicabile
e poi ci sono strade nascoste e polverose
vestite di fuliggine

ci sono delle strade col suolo di cartone
che con la pioggia affondano
e poi ci sono strade fragili e appiccicose
bagnate dalle lacrime

ci sono delle strade contorte e malsicure
la’ dove i piedi inciampano
e poi ci sono strade lunghe e difficili
e non si arriva mai

ci sono strade scure buie e pericolose
in boschi impenetrabili
sentieri scivolosi sinistri e tortuosi
ed i capelli imbiancano

rielaborazione dell’itinerario
rielaborazione dell’itinerario
rielaborazione dell’itinerario

ci sono mille strade che vanno verso il mare
ci sembrano invisibili
mento rivolto al sole coraggio e scarpe nuove
incamminiamoci

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Silvia Conti, Biografia

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Silvia Conti (nome d’arte di Silvia Tognelli) nasce a Firenze il 1º dicembre 1962.
Inizia a cantare e a suonare la chitarra già all’età di 12 anni in vari gruppi musicali fiorentini. Nel 1983 vince il Festival di Castrocaro con il brano “Hey ragazzo”. Nel 1984 viene inserita nella rosa dei cantanti del Festival di Sanremo ma alla vigilia della manifestazione il suo brano “Favola triste” risulta già edito e viene quindi squalificato. Pochi mesi dopo è in gara alla rassegna Un disco per l’estate di Saint Vincent con lo stesso brano. Partecipa a numerose trasmissioni televisive: Discoring, l’Orecchiocchio, Domenica In, Tandem, etc L’anno successivo partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, fortemente voluta da Gianni Ravera, esibendosi con il brano “Luna nuova” scritto appositamente per lei da Aldo Tagliapietra de Le Orme, brano che non supera l’eliminatoria ma ottiene un buon successo di critica e pubblico. Dagli anni ’90 collabora a diversi progetti musicali con artisti quali Le Orme, Bandabardò, Tiziano Mazzoni, Whisky Trail. Nel 1992 è ospite del concerto di Aldo Tagliapietra “Radio Londra”, nel quale canta “La mia corsa”. È del 1997 il primo pezzo del quale è totalmente autrice, “Rino”, dedicato al cantautore scomparso Rino Gaetano e registrato avvalendosi della collaborazione dei Whisky Trail, gruppo di musica irlandese. Nel 1998 esordisce in teatro con una piccolissima parte ne “L’Ispettore Generale”. Nel 1999 con Andrea Bassato, tastierista de Le Orme, lavora al progetto del gruppo Controcanto incidendo tre pezzi prog di cui è autrice insieme allo stesso Bassato: “Notte di caccia”, “Leggerezza (per me)” e “Il volo”. Nel 2005 incide la cover de “Il mare d’inverno” che viene inserita nella compilation “La voce della solidarietà”. Nel 2006 è ospite nel disco d’esordio di Tiziano Mazzoni, “Zaccaria per terra”, dove canta il brano “Donna”. Si diploma alla scuola teatrale Catalyst e inizia a lavorare con varie compagnie. Nel 2008 l

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