Radio Italia Live 2017, Il Concerto a Palermo: diretta

“Buonasera, benvenuti a Radio Italia – Il Concerto”. E’ Serena Rossi dal backstage a dare l’inizio alla serata. “Abbiamo deciso di fare il bis”. Quindi Manola Moslehi intervista le prime file del palco. Pubblicità.

Luca e Paolo presentano il cast in macchina con Gabbani (come già fatto a Milano).

La prima esibizione dal palco è quella di Saturnino (come a Milano), con lo stesso giro di basso del 18 giugno.

Luca e Paolo salgono sul palco. “Ma quanti siete? Per la prima volta fuori Milano… Facciamo gli auguri a Radio Italia che compie 35 anni”. Battute sul direttore d’orchestra Bruno Santori (come a Milano).

Il primo a esibirsi è Samuel. “Palermo è una città eccezionale”.

Luca e Paolo sono tristi per i collegamenti con Serena Rossi (come a Milano). Lei è con Lorenzo Fragola nel backstage.

Tocca a Nina Zilli: canta i suoi successi. Il pubblico in coro: “Sei bellissima”.

I conduttori elogiano Nina Zilli: “E’ la cantante che ci rappresenta nel mondo” (come a Milano). Pubblicità.

“Stanotte ho aperto uno spiraglio nel tuo intimo”. Ecco a Alessio Bernabei, “la bandiera della musica italiana nel mondo”.

Bernabei: “Trump si è pettinato con la bomba atomica”.

Sergio Sylvestre sul palco. Solo un brano per lui, a differenza dei tre degli altri (è un 3.0 Artist per Radio Italia).

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E’ il momento di Bob Sinclar: “Sono molto felice di essere qui, Palermo”. Torna anche Sergio Sylvestre per cantare Love Generation.

“I love your voice”, dice Sinclar a Sergione.

Ecco Lorenzo Fragola, di verde vestito, nella sua Sicilia. E’ il più applaudito.

“Sto lavorando in studio al prossimo album, sono felicissimo”, annuncia Fragolino. Arrivano anche Takagi e Ketra per cantare L’Esercito del Selfie. Assente Arisa.

Selfie collettivo.

Marianne Mirage canta Le canzoni fanno male. Pubblicità.

Si vola con Gianni Morandi e Rovazzi. Il cantante stava per cadere: “Ho rischiato di farmi male sul serio”, commenta il Gianni nazionale. “Ci siamo cagati addosso”, commentano Luca e Paolo.

“Parlami di te, bella signora”, intona Morandi. E poi: “C’era un ragazzo che come me, cantava i Beatles ed i Rolling Stones…”.

Manola è con Carla Gozzi.

Ecco Francesco Renga con il suo medley: “C’è una luce particolare in questa città”.

Fra poco la reunion de Le Vibrazioni. Pubblicità.

“Non si vede la fine”. Sono tantissimi a Palermo: e il numero ristretto di persone a Milano?

Ecco la reunion de Le Vibrazioni, tornano sul palco insieme dopo anni di stop: cantano i loro vecchi successi. Quindi Giulia, In una notte d’estate, Vieni da me. “Non sarà il terrore a fermarci, balliamo e viviamo gente”, dice Sarcina.

“Siamo tornati e ci siamo scongelati dopo cinque anni. Vogliamo tornare più presenti e forti di prima. Le Vibrazioni ricominciano a vibrare”.

E’ la volta di Francesco Gabbani.

Ecco Nek con i suoi successi. Lo raggiunge poi J-Ax, “un amico speciale”, per intonare insieme Freud.

Luca e Paolo omaggiano Faletti con Signor Tenente. Viene trasmesso anche un video di Falcone. Applausi scroscianti.

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Fedez e J-Ax cantano Assenzio, L’Italia per me con Sergione e Senza Pagare. “Morandi ci ha rubato la viralità, canta Volare e è volato veramente”, ridono i rapper.

Fedez si toglie la maglia (come a Milano).

Si passa a Gigi d’Alessio: canta La prima stella, Mon Amour e Non dirgli mai. “Palermo merita più spettacoli così”.

Si chiude con Eros Ramazzotti che canta i suoi successi più grandi.

Venti minuti di esibizione per Eros Ramazzotti. Ecco il Patron Mario Volanti: “E’ stata un’impresa, abbiamo lavorato dodici mesi per essere a Palermo ed è un sogno esserci”.

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