Home Bugo Bugo attacca la Carosello Records: “Me ne vado da questo ambiente corrotto”

Bugo attacca la Carosello Records: “Me ne vado da questo ambiente corrotto”

Bugo lascia la Carosello e sfotte i Thegiornalisti (prodotti da Carosello).

pubblicato 27 Giugno 2017 aggiornato 20 Febbraio 2021 14:10

Grandi cambiamenti nella vita professionale di Bugo. Il cantautore, dopo due anni di contratto e due progetti discografici (Arrivano i nostri e Nessuna scala da salire), ha deciso di dire addio alla Carosello Records. “Dove sono i discografici di una volta?”, si è chiesto Cristian Bugatti su Facebook con un tono piuttosto polemico.

“Ho passato due anni con i discografici di Carosello poveretti capitanati dal più stolto di tutti il loro direttore Giovannini (Dario, ndr). Uno che mi tiene in riunione un’ora per parlare di come dovrei usare i social, che non posso dire quello che voglio. Siamo impazziti?? Gente che cancella e corregge i miei post ritenuti più inadatti!! Uno che mi chiama in ospedale che è appena nato mio figlio (si sapeva che ero lì!) ed entra in questioni personali nel momento sbagliato ma sopratutto perché?! Questa non è professionalità! Se hai un problema chiama il mio manager! Uno che ha due altri grandi problemi: è interista e ha firmato i piacioni dedededegiornalisti. Ascolta, sai dove te la puoi mettere la targa miglior etichetta 2016? Me ne vado da quel ambiente corrotto, e presto se ne andranno anche i tuoi vicini. Sono già fuori e già in movimento perché esistono discografici seri”.

E ancora, scrive: “Noi vogliamo discografici seri, che pensano a loro lavoro che è vendere i dischi non che fanno osservazioni artistiche! Noi non vogliamo discografici esperti di musica, pensate al vostro lavoro che è stare zitti e vendere dischi, che io penso al mio che è dire quello che voglio, come voglio, e quando voglio e dove voglio giornali Facebook o altro!”.

Intanto Bugo ha annunciato di voler lasciare l’elettronica per tornare al suo primo amore, il rock. “Un ritorno alla semplicità del rock, un richiamo fortissimo che era in me già da mesi e che dovevo far venir fuori il prima possibile, prima del prossimo album! Un slancio rock che è anche un modo per allontanare il più possibile il mio nome e il mio suono da quei mollaccioni cuoricini e leccate di faccia anni 80 di otago giornalisti cosmo e compagnia bella tutti uguali dai nomi impossibili che tanto piace a universitari e all’ambiente musicale più molle e sciocco del mondo. Quello che vi darò sarà il miglior rock italiano del secolo”.

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