Home Rhapsody a Milano: foto e commenti dal concerto all’Alcatraz, 7 Giugno 2017

Rhapsody a Milano: foto e commenti dal concerto all’Alcatraz, 7 Giugno 2017

La reunion dei Rhapsody, accompagnata da Epica e Labyrinth, ha scaldato il cuore power metal di Milano

pubblicato 8 Giugno 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 05:16

Milano si tinge di varie sfumature del (power) metal, per la reunion/addio dei Rhapsody, ed il pubblico reagisce in massa.
Già durante il gruppo d’apertura, i Labyrinth, la folla è notevole, e soprattutto molto coinvolta: come fa notare Rob Tyrant dal palco, “è una figata che in molti cantino già i testi delle canzoni nuove”. In effetti la mezz’ora a disposizione del gruppo Toscano è dedicata quasi esclusivamente alla presentazione di Architecture of a God, il disco uscito in Aprile. L’esecuzione dei nuovi brani è buona, e appunto il pubblico reagisce molto bene – come band d’apertura, non si sarebbe potuto chiedere di meglio.

Nel mezzo della serata, uno show “co-headliner” che sembra però avere tutti i crismi dell’headliner vero: il palco degli Epica è immenso, così come le loro luci e scenografie, ed anche il tempo a disposizione è veramente da gruppo principale, con la sua ora e 45 minuti.
La band di Simone Simons continua a passare in Italia, e sinceramente fa bene: i fan reagiscono sempre in massa, e anche stasera si ha avuto l’impressione che molte persone fossero qui solo per loro. La scaletta non è molto diversa rispetto a quella proposta lo scorso Gennaio a Trezzo, ma a molti va bene così: Simone brilla all’inizio, con molti brani dedicati solo alla sua voce, ma poi è Mark Jansen a farla da padrone, con un set molto heavy ed in growl.
Una nota bizzarra sul finale del concerto: durante l’ultimo pezzo, Consign To Oblivion, Simone chiede alla folla di aprirsi per un wall of death (è già una cosa strana da vedere ad un concerto symphonic metal, ma è da tempo ormai che il pubblico si separa). Parte la canzone… e la gente è ancora divisa, tutti carichi a guardarsi in faccia prima del wall of death. Parte il basso e… boh, qualcuno corre dall’altra parte, vola anche per aria una birra, ma la maggior parte della gente è ancora ferma a guardarsi negli occhi. Arriva il ritornello, che è più “melodico” rispetto al resto della canzone, e ancora nessuno va a scontrarsi verso chi gli sta di fronte. Così, con un certo imbarazzo, la gente fa finta di niente e comincia a ricompattarsi sotto al palco. Non avevo mai visto un wall of death abortito.

Infine i Rhapsody: anzi, per la lunga tradizione di incasinare tutto con i nomi, per la precisione dovremmo parlare di “Rhapsody Reunion” (hanno anche una loro pagina Facebook chiamata così!), per evitare di confonderli con i Rhapsody Of Fire o i Luca Turilli’s Rhapsody, o peggio ancora con il gruppo rap statunitense che costrinse i Rhapsody a cambiare nome.
La confusione, comunque, non è solo sul nome: la band con questo tour festeggia i 20 anni del primo disco (Legendary Tales), suonando però per intero il secondo, “Symphony Of Enchanted Lands” (uscito nel 1998). Sapete voi il perchè?
E infine, un po’ di confusione per i fan più distratti: sì, la Rhapsody Reunion vede rientrare nella band -solo temporaneamente- Fabio Lione, Luca Turilli, Dominique Leurquin, Patrice Guers e Alex Holzwarth… manca però Alessandro Staropoli, sostituito da campionamenti delle sue tastiere, cosa che ha stupito i distratti e un po’ fatto arrabbiare i puristi.

Detto tutto questo, che dire del concerto? Maledizione, è stato uno show intenso dall’inizio alla fine: dopotutto, hanno suonato tutta Symphony, e tutti hanno cantato tutto dall’inizio alla fine. Lione avrebbe potuto limitarsi a stare sul palco a dirigere il pubblico, talmente forti erano i canti di battaglia. E sì, è stato un piacere rivederli tutti insieme (tranne Alex!) sul palco.
Il lato negativo del suonare tutto Symphony, è che c’è poi stato poco spazio (vicino allo zero) per altri grandi classici, e al momento non è chiaro se/quando ci sarà una prossima volta per sentire altri brani cantati da Lione. A Settembre sono già previsti i nuovi concerti con il nuovo cantante – il debutto è fissato per il Metalitalia Festival.

Rhapsody Setlist:

01. Emerald Sword
02. Wisdom of the Kings
03. Eternal Glory
04. Beyond the Gates of Infinity
05. Knightrider of Doom
06. Wings of Destiny
07. The Dark Tower of Abyss
08. Riding the Winds of Eternity
09. Symphony of Enchanted Lands
10. Drum Solo
11. Land of Immortals
12. Dawn of Victory

13. Rain of a Thousand Flames
14. Lamento Eroico
15. Holy Thunderforce

Epica Setlist:

01. Edge of the Blade
02. A Phantasmic Parade
03. Sensorium
04. Universal Death Squad
05. The Essence of Silence
06. The Obsessive Devotion
07. Fools of Damnation
08. Once Upon a Nightmare
09. Unchain Utopia
10. Cry for the Moon
11. Sancta Terra
12. Beyond the Matrix
13. Consign to Oblivion