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Adriano Tarullo, Cenere di stelle: testo e video ufficiale [Anteprima Blogo]

Cenere di stelle di Adriano Tarullo: guarda il video e leggi il testo su Blogo.it

pubblicato 5 Maggio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 06:26

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Esce il nuovo disco di Adriano Tarullo. SoundsBlog vi regala l’anteprima del VIDEO UFFICIALE del primo singolo estratto: “Cenere di Stelle”.

Una canzone sull’amore non corrisposto. Una storia in termini fiabeschi in contrasto con quello che presuppone una favola e cioè il lieto fine.

Un video di animazione grafica realizzato dal Collettivo Lhumans. Non è più il dialetto uno degli ingredienti portanti della nuova canzone di Adriano Tarullo racchiusa in questo nuovo disco dal titolo “Storie di presunta normalità”. Non sono più soltanto i recinti della sua terra d’Abruzzo ma è una visione più completa, più aperta, più popolare intesa come di tutti quella che riscopriamo in questi 12 inediti che non lasciano la presa e non si concedono neanche per un istante il lusso della leggerezza e del divertimento fine a se stesso. La musica dunque non usata per puri scopi di intrattenimento come spesso accade, ma uno strumento importante per veicolare messaggi personali, di vita, di amore e di dolore. Quando della vita appunto va racchiuso e celebrato ogni aspetto, quando dell'amore stesso non basta solo vederne i contorni romantici di due innamorati, quando del dolore che graffia la pelle non fa solo scena quello che capita di vedere in televisione o che cade inaspettato solo su chi abbiamo di fronte. “Storie di presunta normalità” è il ritorno di semplicità e di spontaneità, è il punto di vista di Adriano Tarullo, è il compromesso salvifico che fa stare in equilibrio una forma canzone popolare e quello spaccato di vita vissuta con gli occhi di chi sente il bisogno di raccontarla. L’eleganza infine sta nel saperci fornire gli strumenti e le note poetiche perchè questa storia diventi poi la storia di tutti quanti noi.

Adriano Tarullo – Biografia

Songwriter e chitarrista, classe 1976. Cresciuto tra gli appennini abruzzesi. Nel 2004 ottiene un primo riconoscimento al concorso Premio Letterario Internazionale “Treditre Editori – Città di Avezzano”, dove risulta vincitore nella sezione -Poesia nei Testi Musicali, (ovvero Canzone D’Autore). Dal 2006 si dedica a un progetto particolare in cui coniuga versi dialettali con generi musicali molto vicini al folk-rock e blues americani. Nasce il primo album SACCE CU È JU BBLUES, contenente nove tracce inedite. Vicende ed ironie popolari al ritmo del country- blues. Vista la risposta del precedente album, prosegue il suo percorso musicale con due album in dialetto, SPARTENZE (2008) e I VUOJJIE BBENE A NONNATE (2010). Quest’ultimo è un disco con rivisitazioni di brani tradizionali anonimi e di brani di autori abruzzesi dei primi anni del 1900. A maggio del 2012 è stato chiamato in Belgio a rappresentare il cantautorato abruzzese nella manifestazione Voxteris che raccoglieva per ogni nazione europea un cantautore dialettale. L’anno successivo è il momento di una nuova uscita discografica con ANCH’IO VOGLIO LA MIA AUTO BLUES (2013). Nel 2014 si aggiudica il Pigro Ivancover in occasione del Premio Pigro – Omaggio a Ivan Graziani per aver interpretato la canzone “Il prete di Anghiari”. A fine estate, a Pescara, viene selezionato dal Club Tenco per il format Il Tenco Ascolta nel quale vengono chiamati gli artisti che il club ritiene i più meritevoli. Due mesi dopo l’album Anch’io voglio la mia auto blues è candidato nella lista delle targhe Tenco nella sezione “Miglior album in dialetto”.

Adriano Tarullo, Cenere di Stelle, Testo

Prese il suo telescopio
e le fece guardare
il suo mondo, il profondo blu
ma neanche una stella
in aria brillò.

Allora accese il suo cuore
lo fece volare
nel cielo, che si infiammò
ma delle stelle
cenere fu.

Lei era divertita
rise di piacere
buffo sembrò
quel sole mancato
lei si congedò
con molta cortesia
lui pianse un po’
e spense il suo cuore

Mise il suo cuore a posto
sentiva l’odore
bruciato, ma si abituò
di tutte le stelle
una si salvò.

Nel fumo della notte
la vide cadere
d’incanto, e fiammeggiò
di tutte le donne
lei si voltò.

Lei era divertita
rise di piacere
buffo sembrò
quel cielo spezzato.
lui si congedò
con molta cortesia
lei lo guardò
nascondersi il cuore

Adriano Tarullo, “Storie di presunta normalità”, Track by track

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1. Bastarda malattia

Il premio nobel Elie Wiesel ha definito il morbo dell’Alzheimer il cancro dell’identità. Ė arrabbiato, confuso, perso ma quando sorride riconosco mio padre, ancor più vivo di sempre.

2. Lei casca dalle favole

La storia di una ragazza alla ricerca della felicità. Flaiano diceva che “il sognatore è uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole”. Guai a sporgersi troppo.

3. Cenere di stelle

Una canzone sull’amore non corrisposto. Ho raccontato una storia in termini fiabeschi in contrasto con quello che presuppone una favola e cioè il lieto fine.

4. Colm Thomas

Ė una canzone dedicata a Colm, figlio del poeta Dylan Thomas, venuto ad abitare gli ultimi anni della sua vita sulle rive del lago di Scanno. Era una persona squisita, cordiale, ironica e soprattutto amica.

5. La nuora nera

Un padre che non tollera gli uomini di colore fino a quando suo figlio mette in cinta un’africana. L’idea di scrivere una canzone mi è venuta dopo aver visto costui portare a spasso i suoi nipoti, mano nella mano.

6. Io mi sento chitarrista

Scrivo e canto canzoni ma la mia vera passione è suonare la chitarra. Sono un chitarrista che canta. Nel finale c’è una citazione della canzone “Il chitarrista” di Ivan Graziani, un grande cantautore abruzzese…e un grande chitarrista.

7. Un mestiere difficile

Ho cercato di immaginare l'approccio (la cura, la dedizione) che un’infermiera deve possedere sia nei confronti di un paziente, sia verso quelli di un proprio figlio. Stesse azioni ma con un approccio totalmente differente. Per niente facile.

8. Quella strana allergia ai cipressi

La situazione classica di un funerale. Un rito che suscita la forte attenzione di una piccola comunità ma che può nascondere qualche ipocrisia.

9. Crollava l’intero paese

Ė la storia di un uomo tradito che non smette di amare la sua donna. Il terremoto ridona una nuova vita alla coppia e, mentre nasce un figlio, i pettegolezzi di un intero paese vengono sotterrati dalle macerie.

10. La mia testa in riva al mare

Qual è il piacere di stare in un metro quadrato di una spiaggia affollata in piena estate? Ho vissuto per molto tempo sulla costa e mi sono sempre chiesto se questo fosse il migliore dei modi per godersi il mare?

11. Un’ingenua libertà

Quest’album è una raccolta di storie. Ho dedicato una canzone che parlasse di quello che le storie sanno offrirci: uno spiraglio, qualcosa dove riprendere fiato, utile a ossigenare la nostra libertà.

12. L’arte di una madre

Il brano è strumentale, l'unico del disco, quello che conclude l’album.Nel libretto del cd si possono trovare dei versi che ho associato e che ho dedicato a mia madre, alla sua vita.

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