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Renzo Rubino a Blogo: “Il Gelato dopo il mare è un concept, un viaggio da vedere, non solo da ascoltare

Renzo Rubino ci parla del suo nuovo disco, Il Gelato dopo il Mare.

pubblicato 1 Aprile 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 06:31

E’ uscito ieri, 31 marzo, il nuovo album di Renzo Rubino, Il Gelato dopo il mare, e noi abbiamo avuto il piacere di incontrarlo proprio nel giorno del debutto. Un’occasione particolare, visto che il cantautore di Martina Franca è arrivato a Salerno per partecipare alla presentazione del primo romanzo del regista e amico Duccio Forzano, Come Rocky Balboa. Un incontro tra parole e musica che ben si attaglia alla natura dei lavori dei due protagonisti: Forzano ha un testo che sa di sceneggiatura, i brani di Rubino sono quasi dei film che ciascuno può arricchire delle esperienze e delle immagini della propria vita. E un’eventuale ‘joint-venture’ per un film o una serie tv sarebbe praticamente naturale.

Ma torniamo a Renzo Rubino che ha regalato un altro lavoro intenso e magico, che lui stesso definisce

“un concept album, da ascoltare dall’inizio alla fine… E’ un viaggio. E’ una sbronza, ma è anche una soluzione, parte da un disagio che si trasforma in leggerezza. Ovviamente qui dentro ci sono io, ma mi ‘interfaccio’ anche come accompagnatore. Quel che cerco di fare in questo disco è ‘far vedere’ delle cose più che ascoltarle soltanto”

Del resto il titolo in sé è già un racconto, quasi un lungometraggio che ciascuno di noi può evocare nella propria memoria. Un racconto che l’autore incardina nella sua stessa esperienza, visto che il ‘modello’ che ha posato per la copertina è il vulcanico nonno Lino

“che nonostante 4 bypass e una vita colma di vizi è arrivato a 80 anni con grande serenità e felicità Questo vuol dire che che la possiamo fare a vivere una vita in qualche modo serena”

dice scherzando e guardando teneramente la copertina del suo disco. Un CD nel quale ha disseminato frammenti di esperienze personali e di momenti collettivi, di racconti individuali e di omaggi generazionali, ma che ha nel primo singolo estratto, La La La, quasi un ‘regalo’ per se stesso,

“una filastrocca che ho scritto per me. Mentre la scrivevo ridevo da solo, l’ho davvero scritta come un gioco”.

Ora però si fa sul serio. All’uscita dell’album si accompagna un mini-tour, un assaggio che toccherà le principali città italiane che riportiamo in basso.

20 aprile | Roma, Quirinetta
27 aprile | Firenze, Combo
12 maggio | Milano, Serraglio
28 maggio | Molfetta (BA), Eremo
27 ottobre | Genova, La Claque

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