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Bruno Santori, Jazz&Remo il festival è il nuovo album: tracklist

Solomusicaitaliana, etichetta discografica di Radio Italia, ha pubblicato Jazz&remo il festival, il nuovo lavoro di Bruno Santori.

pubblicato 7 Aprile 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 07:29

E’ disponibile nei negozi di dischi, in digital download e su tutte le piattaforme streaming Jazz&Remo Il festival, il nuovo lavoro di Bruno Santori, musicista, pianista, direttore d’orchestra, arrangiatore e compositore italiano, già direttore stabile e artistico dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo e della Sanremo Festival Orchestra, nonché ex direttore artistico di Area Sanremo e di Omnia Orchestra.

Jazz&Remo Il Festival vuole essere un omaggio alla grande tradizione musicale sanremese e un modo per accorciare le distanze tra due generi musicali (jazz e pop). Per questo sono stati riarrangiati in chiave jazz undici tra i più grandi successi del Festival di Sanremo. Spiega Santori:

I primi quattro mesi di lavoro li ho passati modificando le strutture armoniche e ritmiche dei brani cercando di non perdere l’originalità della canzone stessa, rispettandone la linea melodica e la riconoscibilità. Questo ha permesso che amanti di generi diversi potessero apprezzare la commistione che è il fondamento di questo progetto e del mio modo di essere musicista: JAZZ&REMO IL FESTIVAL nasce dalla volontà di far incontrare parte della mia storia musicale, il Festival della canzone Italiana, con il Jazz.

Jazz&Remo Il Festival, pubblicato da Solomusicaitaliana e distribuito da Sony Music, si avvale della partecipazione di Fabio Crespiatico, docente di basso elettrico ad indirizzo pop presso il conservatorio “A. Boito” di Parma, al basso elettrico, Stefano Bertoli, che ha suonato tra gli altri con Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia ed è docente di batteria jazz presso il conservatorio “L. Marenzio” di Brescia, alla batteria, e di Giulia Pugliese, cantante che ha partecipato a “The Voice of Italy 2015.

Jazz&Remo il festival: tracklist commentata da Bruno Santori

1 – E non finisce mica il cielo (I. Fossati) – Mia Martini – Sanremo 1982

Il brano d’apertura del disco è decisamente simbolico. “E non finisce mica il cielo”, infatti, segnò per sempre la vita della sua interprete originale – Mia Martini -, la quale, partecipò proprio con questo brano al suo primo Festival di Sanremo. Ed ecco che, allo stesso modo, il nostro primo disco si apre sulle note di questa canzone universalmente nota.

2 – Quello che le donne non dicono (E. Ruggeri, L. Schiavone) – Fiorella Mannoia – Sanremo 1987

Un brano dalle sfaccettature rosate e multiformi, come cangianti sono le vere protagoniste di questa storia in musica interpretata da Fiorella Mannoia: le donne. Senza età le strofe e i ritornelli, immensa la verità celata dietro ogni singola sillaba. Una reinterpretazione dedicata a tutte le donne, alla loro sempiterna tenacia, alla delicatezza che di loro ci fa innamorare.

3 – E poi (G. Todrani, M. Calabrese, M. Rinalduzzi) – Giorgia – Sanremo 1994

Un altro debutto, l’inizio di un’altra grande carriera, la scoperta di una voce emozionante e potente che da oltre vent’anni incanta i pubblici: “E poi” è, nella nostra versione, una ballata malinconica e intensa che ci emoziona riportandoci al significato di quell’amore “che ti sfiora il viso e ti abbandona”, tipico della giovinezza, fresco, inconsapevole, forse il più vero.

4 – Cambiare (A. Baroni, M. Calabrese, M. D’Angelo, M. Rinalduzzi) – Alex Baroni – Sanremo 1997

A chi non piacerebbe poter vedere ancora, sullo stesso palco, come una volta, Giorgia e Alex Baroni, uniti nell’amore e divisi da un Destino egoista? Questo piccolo omaggio alla grande artisticità di Alex Baroni – e il suo posizionamento subito prossimo alla cover di “E poi” – vuole essere il nostro piccolo contributo alla prosecuzione di un sentimento troppo presto spezzato.

5 – Ancora (F. Migliacci, C. Mattone) – Eduardo De Crescenzo – Sanremo 1981

Celebre brano portato al successo da Eduardo de Crescenzo, “Ancora” ci fa palpitare grazie al suo estremo romanticismo, quasi poetico, quasi stilnovista. Fedeltà, devozione e sentimento sono i capisaldi radicati nelle parole di questa poesia in musica, dedicata a tutti quegli amori che sono veri perché, talvolta, fanno anche male, ma restano indelebili nelle storie di tutti noi.

6 – Adesso tu (E. Ramazzotti, P. Cassano, A. Cogliati) – Eros Ramazzotti – Sanremo 1986

Non potevamo dimenticare il brano che ha consacrato Eros Ramazzotti in tutto il mondo. Sapevamo che si trattava di una grande sfida; reinterpretare in chiave jazz “Adesso tu” non è stato semplice – non eravamo sicuri che si prestasse ad una simile reinterpretazione. In breve, siamo stati tutti concordi: la sfida era stata vinta.

7 – Luce (Tramonti a nord est) (E. Toffoli, Zucchero, E. Toffoli) – Elisa – Sanremo 2001

Eleganza, raffinatezza e purezza: questo è, per noi, “Luce”. Un’Elisa che conquista il pubblico italiano, sorprendendo e restando così nella storia con un brano che fa della natura la sua trama, legandola al divenire dell’uomo, alla sua crescita, al suo percorso in equilibrio tra albe e tramonti (a nord-est).

8 – Vacanze romane (G. Golzi, C. Marrale) – Matia Bazar – Sanremo 1983

La nostra versione di “Vacanze romane” comincia con la sensazione di un’eco che giunge dal passato, dal retrogusto dei bei classici in bianco e nero, per aprirsi in seguito con la pienezza dell’energia che caratterizza il brano e la freschezza delle sue immagini. Dolce malinconia, sbalzi onirici e tiepide visioni permeano ogni frase: sono queste le sensazioni che proviamo – le medesime che abbiamo cercato di trasmettere nel disco.

9 – Il cuore è uno zingaro (F. Migliacci, C. Mattone) – Nicola Di Bari, Nada – 1971

Lo zingaro è il viandante, l’artista, il prestigiatore della vita. Questo è lo spirito di questo brano, un percorso, un sentiero verso la pienezza della libertà, la sperimentazione, l’istinto. Tutto ciò ci ha spinti alla reinterpretazione di “Il cuore è lo zingaro” e il nostro augurio è che le sensazioni di chi ascolta possano sovrapporsi a quelle di chi ha suonato.

10 – Volare (Nel blu dipinto di blu) (F. Migliacci, D. Modugno) – Domenico Modugno, Johnny Dorelli – Sanremo 1958

Canzone emblema dell’italianità, dell’incanto mediterraneo, della positività caratteristica della nostra penisola. Non potevamo evitare di omaggiare tutto questo – un tassello fondamentale della nostra storia musicale – riscrivendo in chiave jazz uno dei brani più conosciuti in tutto il mondo. Un vero e proprio manifesto che, da sempre, riesce a far vibrare le nostre corde più intime.

11 – Le mille bolle blu (V. Pallavicini, C. A. Rossi) – Mina, Jenny Luna – Sanremo 1961

L’ultima partecipazione di Mina al Festival di Sanremo chiude il primo disco del nostro progetto: l’abbiamo scelta come grande auspicio, esattamente come fece la stessa Mina, che la presentò a Sanremo, convinta che potesse essere tra i favoriti. “Le mille bolle blu” è diventato col tempo, pur non avendo raggiunto il podio, un vero classico conosciuto da tutti. E a noi musicisti sognare piace sempre molto…

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