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Vinicio Capossela, Scorza di mulo è il nuovo singolo (Testo e Video)

Il testo e il video del nuovo singolo del cantautore irpino.

pubblicato 22 Gennaio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 10:13

Scorza di mulo è il nuovo singolo di Vinicio Capossela, estratto dal suo ultimo album Canzoni della cupa. Il video di Scorza di mulo è disponibile su YouTube dal 17 gennaio 2017.

Queste sono le dichiarazioni con le quali il cantautore irpino ha commentato il suo nuovo video: “Questo piccolo film è stato girato in maniera avventurosa e anche un po’ miracolosa da Chico De Luigi nel “Santuario de Los Burros”, provincia di Cordoba, in Andalucia. Il mulattiere accompagna l’animale. Cammina il mondo con asini e muli, senza cavalcarli. Sono cavalieri della fatica e del carico, per questo hanno scorza di mulo. Camminano il bordo dell’ombra, e girano la terra mentre gli altri dormono. I mulattieri sono estinti, come gli asini. Sono spettri che ci abitano dentro, camminano frontiere interiori, come gli animali che ci accompagnano in sogno. In questo film i protagonisti sono loro, gli asini, e la memoria dei mulattieri”.

Da febbraio, Capossela partirà con il tour , che lo vedrà esibirsi nei teatri di tutta Italia, durante il quale, per la prima volta, porterà sul palco la seconda parte dell’album Canzoni della Cupa e altri brani del suo repertorio.

Di seguito, trovate il testo di Scorza di mulo.

Vinicio Capossela – Scorza di mulo | Testo

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Per caricare, legna sul mulo
per bestemmiare, l’asino e la paglia
per scappare, zoccoli e cavallo

Il mulo bestemmiato ha il pelo più lucido
il nervo del bastone, gli rinfresca la schiena
il mulo malavaso raddrizza la casa

Legna sulla varda, scorza di mulo
avanzan nella notte, nera di carbone
ladri di bosco, sulla costa a monte
cuciono la terra con l’ago dello zoccolo

Due fili intrecciati, tengono più di uno
due vite messe assieme, reggono alla frana
per quanto è scura è la notte
alla paglia deve tornare il mulo

Uhhh… Uhhh…

Consiglio di volpi, schiamazzo di galline
piove con il sole, il diavolo fa l’amore
lo fa con la sua donna, che lo tiene per le corna

Degli uccelli della notte non valgono le penne
il volo di cuccuvascia è il volo del presagio
i guai sono infiniti e quando è l’ora muori

Il tesoro di San Zaccarìa nessuno l’ha trovato
di notte va cercato, ma poi si prende l’anima
il sentiero della Cùpa
l’ha costruito il diavolo in una notte sola

Capriccio di donna, raglio di mulo
il cane morde addosso a quello più stracciato
l’acqua piove sempre dove è più bagnato

Caricati un fiume in varda e catene
dormigli nel letto, svuotalo nel seno
il toro d’acqua non dice,
quando ti annega con la piena

L’acqua più stretta è quella più profonda
la larga di fianchi, lo zoccolo la guada
allungati la strada, e tornatene a casa!

Uhhh… Uhhh!

Per caricare, legna sul mulo
per bestemmiare, l’asino e la paglia
per scappare, zoccoli e cavallo

L’asino sa sempre, la più corta via di casa
la coda cancella i passi, dall’ombra della strada
l’asino si sferra quando muore.



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