Home Festival di Sanremo Sanremo 2017, Valeria a Blogo: “La vita è un’illusione rappresenta tutte le donne”

Sanremo 2017, Valeria a Blogo: “La vita è un’illusione rappresenta tutte le donne”

Valeria, video intervista su Blogo.it. La cantante è in gara a Sarà Sanremo con La vita è un’illusione.

pubblicato 12 Dicembre 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 11:24

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Valeria è tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani che si giocano il pass per esibirsi sul palco dell’Ariston nella prossima edizione del Festival, a febbraio 2017. Il suo brano è La vita è un’illusione e proprio lei ci ha raccontato il senso e il messaggio del brano, come potete vedere dalla video intervista in apertura post.

Ciao Valeria, per chi ancora non ti conoscesse una presentazione è d’obbligo…

Innanzitutto ciao. Mi chiamo Valeria, ho 23 anni e vengo dalle Marche, dalla provincia di Macerata. Canto una canzone che si intitola La vita è un’illusione. E’ una di quelle canzoni che è nata dal titolo, perché ce l’ha fornito involontariamente a me e a mio fratello – perché l’abbiamo scritta insieme – un nostro amico tramite un messaggio, dopo che aveva subito una perdita. Aveva scritto proprio: la vita è un’illusione. Mezz’ora dopo c’era la canzone, poi abbiamo trasformato quella che è la perdita di una canzone nella perdita di se stessi e la perdita della dignità di una donna. La canzone parla di una donna, ma in realtà parla di tutte le donne che almeno una volta nella vita si sono sentite illuse, trattate come un oggetto. Nonostante tutto la protagonista della canzone riesce a mettere un punto e a riprendersi quello che è la sua dignità di donna, nonostante sia accecata da un’amore irrazionale verso l’altro.

Il testo è molto profondo, fortunatamente, rispetto al solito sole, cuore, amore, che conoscono tutti quelli che guardano Sanremo. Non hai paura che sia troppo profondo per riuscire a passare al Festival a Febbraio?

Quando l’abbiamo scritta non abbiamo pensato se fosse troppo profonda. E’ venuta così di getto in mezz’ora e come l’abbiamo ascoltata abbiamo detto: “Proviamo a presentarla a Sanremo”. Io credo in ciò che sto portando, perché rappresenta me, ma rappresenta tutte le donne. Spero che venga ascoltata realmente, perché al giorno d’oggi si è persa la concezione dell’ascolto del testo. Mi piacerebbe che qualcuno si rispecchiasse in quello che io dico, perché se si ascolta con attenzione ci si riesce a ritrovare.

Andiamo alla domanda che mi renderà antipatico: sarà Sanremo, ma se Sanremo sarà un’illusione, tanto per riprendere il titolo della tua canzone, quale sarà il tuo futuro artistico?

Io ti parlo già con cognizione di causa, perché ci ho già provato l’anno scorso ed è stato un no. A me l’anno scorso il no è servito per mettermi in studio, mi è servito per capire chi sono e cosa volessi fare. Da lì ho iniziato a scrivere un progetto con mio fratello, cosa che io non avevo mai fatto prima d’ora. Ho scritto le mie canzoni. Ho raccontato di me e delle cose che vedo. Mi piacerebbe proporlo. Mi piacerebbe farlo sentire. Quindi: se non fosse mi piacerebbe comunque far sentire quello che ho preparato.

La video intervista di conclude con i saluti di rito ai lettori di Soundsblog.

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