Home VascoNonStop, Vasco Rossi commenta le quattro canzoni inedite della sua antologia musicale

VascoNonStop, Vasco Rossi commenta le quattro canzoni inedite della sua antologia musicale

Vasco Rossi, VascoNonStop: l’antologia del rocker italiano con quattro brani inediti raccontati e descritti dallo stesso cantante.

pubblicato 11 Novembre 2016 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:29

E’ uscito VascoNonStop, la prima antologia storica e “monumentale” composta da 69 canzoni in ordine cronologico dall’ultima alla prima, da “Un mondo migliore” a “Jenny”. All’interno sono state inserite anche quattro brani inediti che Vasco Rossi ha voluto raccontare così:

Un mondo migliore:

“E’ una canzone di speranza: noi dobbiamo per forza credere in un mondo migliore, noi vogliamo crederci, non ci rinunciamo e vogliamo anche costruircelo…il mondo migliore.

Lo spunto per il testo mi è venuto con la malinconia che mi è scesa addosso una sera, prima di partire per Los Angeles. Non ne avevo più voglia improvvisamente. Come al solito il dualismo che non mi dà pace: da una parte la voglia di muovermi, l’ignoto m’incuriosisce e mi sfida. Contrapposta a quel dannato bisogno delle.. abitudini di tutta una stagione. E dire che ero contento di partire, è un posto dove potrei anche trasferirmi pensavo. Ma “quella” noia, dalla quale devo fuggire, è sempre lì, ce l’ho dentro e non c’è niente da fare.

In volo poi, la canzone ha preso altre strade. Dalla difficoltà di adattamento, non è facile lasciarsi tutto alle spalle e cominciare daccapo in un altro posto, un’altra situazione. Al cambiamento che comporta necessariamente ricostruzione. E, last but not least, quel che più conta: la scelta di essere libero. A costo di qualche rimpianto”.

Come nelle favole:

“il perfetto quadretto della coppia che sogna di vivere insieme per tutta la vita…come nelle favole, appunto. Tra sogno e realtà …noi sappiamo poi come va a finire, ma non vogliamo rovinare i sogni.. a nessuno.”

L’amore al tempo dei cellulari:

“Tempo fa ho letto un libro su come è cambiato il mondo dal secolo scorso, quando c’era il telefono fisso e si rispondeva:”Pronto, chi parla?”, a oggi ventunesimo secolo che il telefono è mobile e smart, neanche rispondi che dall’altra parte ti si ingiunge: ”Ciao, dove sei?”. Beh, una bella differenza, se ci pensi. Per me poi che amo soprattutto farmi i fatti miei..”.

Più in alto che c’è:

“Forse non tutti sanno che Dodi ha suonato la chitarra in “Una canzone per te”. Un grande chitarrista, oltre a essere un Pooh, e allora, mi chiese di scrivergli una canzone per un album che avrebbe fatto da solista. Io gliel’ho scritta molto volentieri… lì per lì…e non me ne sono pentito… Ma già mentre gliela consegnavo, sapevo che prima o poi l’avrei voluta cantare anche io.”

Vasco Rossi