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Secondary ticketing: conferenza stampa di Salzano (FeP Group) e Maioli (manager Ligabue)

Secondary ticketing, intervengono Salzano di F&P Group e Maioli per Ligabue. Conferenza stampa in diretta.

pubblicato 10 Novembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 18:01

  • 11.10

    Inizia la conferenza stampa, c’è tanta gente.

  • 11.12

    Inizia Claudio Maioli, manager di Ligabue: “Normalmente parlo a braccio, invece questa volta sono molto incazzato e mi sono scritto due riflessioni. Questa piattaforma di vendita di biglietti diventano di bagarinaggio se il rifornimento dei biglietti arrivano direttamente dall’agenzia che produce il concerto. Quella parola “artisti” pronunciata in modo generico da De Luca di Live Nation rischia di infangare tutto il mondo degli artisti, davanti ad un pubblico che non ha strumenti per valutare: si devono fare i nomi, non si può fare di tutta un’erba un fascio. Io non ci sto. Non ci sto che il pubblico possa pensare che gli artisti sono tutti uguali. Questa cosa va chiarita. Non è questa la sede per fare un processo ma tengo a puntualizzare che da sette anni sul sito di F&P e Ligabue abbiamo preso posizioni contro il secondary ticketing, anche pubblicando una black list dei siti da evitare… molto prima del servizio de Le Iene. Questa forma di bagarinaggio online è una forma di cancro da estirpare per pubblico ed artisti”.

  • 11.16

    “Penso che tali siti debbano essere oscurati per evitare qualsiasi forma di bagarinaggio”.

  • 11.17

    Ferdinando Salzano, ad di F&P: “Prima di raccontarvi alcune mie riflessioni, vorrei citare i manager presenti qui oggi: i manager di Amoroso, Nek e Mannoia, Biondi, Emma, Renga-Annlisa-Giusy, Elisa, Baglioni, De Gregori, Pausini, Elio, Caposela, Nannini, Il Volo. Una squadra unita contro il secondary ticketing”.

  • 11.21

    “Questa è la conferenza stampa più difficile degli ultimi 30 anni. Non sono contento di averla convocata, non ho dormito stanotte. Ogni parola può essere non efficace su quello che vogliamo trasmettere. la mia prima reazione al servizio è stata una sensazione di vergogna. Mi sono vergognato del mestiere che faccio e di come ne siamo usciti. Non smetterò di ringraziare Le Iene, spero vadano avanti. Ha dato un’immagine devastante fra organizzatori, artisti, manager. E’ sembrata una mela marcia con un magna magna generale ed un solo obiettivo: truffare il pubblico”.

  • 11.21

    “Oggi dobbiamo dirci tutto e siamo pronti a rispondere a qualsiasi domanda. Il protagonista di oggi è la musica italiana. Oggi gli artisti non sono coinvolti: nessuno degli artisti con i quali lavoro e ho lavorato ha mai avuto rapporti di nessun tipo e nessun genere con secondary ticketing”. Salzano legge alcune titoli di giornali di oggi. “I titoli mi servono a rafforzare il perché vi abbiamo convocato. Sono convinto del fatto che ci siano altri organizzatori che fanno questo: ‘autodenunciatevi’, è il mio consiglio. A questo punto, arriveranno a tutti. Questo pentolone di merda sta colpendo tutta la musica italiana ed è solo l’inizio”.

  • 11.24

    “Il nostro mondo ha un cancro da non sottovalutare. Io immaginavo una forte connivenza ma non immaginavo numeri di quel genere. Non immaginavo il 90% retrocesso, non immaginavo botte di 13mila biglietti. E’ un meccanismo assolutamente pericoloso e grandissimo. Il caso dei Coldplay ha riacceso i riflettori su questo tema. Ho sentito parlare, proprio nell’intervista di De Luca, di “governare”: i siti vanno oscurati, non regolamentati. Non ci può essere mediazione”.

  • 11.27

    “Oggi sento una grandissima responsabilità. ‘E adesso cosa fai?’, mi hanno chiesto. Noi non possiamo far altro che chiedervi di aiutarci a trasferire questo concetto: il resto della musica è sano. Il nostro è un mestiere particolare, il 90% si basa su rapporti ad personam. Si crea un rapporto di fiducia fra il manager/artista ed il produttore dei live. A nostra volta, noi creiamo rapporti di fiducia con il pubblico. I servizi di bagarini stanno minando questi rapporti di fiducia. Il pubblico non sa più qual è la verità”.

  • 11.30

    “L’unica possibilità per quei siti è l’oscuramento, lo ripeto. Gli unici siti autorizzati alla vendita sono quelli con il sigillo fiscale”. Salzano fa il caso di SeatWave con i Radiohead in home page: “Un piccolo punto da sottolineare: SeatWave è Ticketmaster company, gestito da Live Nation. La richiesta che parte da oggi è di un codice etico che devono firmare tutti gli organizzatori di concerti per far parte di AssoMusica dove un elemento fondamentale, oltre a schierarsi contro il secondary ticketing, è non avere rapporti con il mercato secondario. Perché si chiama truffa”.

  • 11.35

    “I siti del mercato secondario vendono biglietti anche di artisti F&P”. Salzano fa l’esempio di Ligabue ed i biglietti in vendita per la data di Roma: “La data di Roma di Ligabue non è esaurita, non pensate al mercato secondario esclusivamente solo sulle date sold out. E’ fatto su tutti i concerti. Il cancro del secondary ticketing non riguarda solo i Coldplay ma riguarda tutti”. Anche i biglietti di Nek in Arena sono in vendita “a tre volte tanto” sul mercato secondario. Perché sono lì? “Dal 2010 dichiariamo guerra al secondary ticketing, oggi ci metto la faccia e continuo a dire che l’unica soluzione è l’oscuramento. Continuo a dire che non ho e non ho mai avuto rapporti con il secondary. Ho una domanda da fare a TicketOne: come arrivano lì quei biglietti? I mezzi di protezione esistenti, dunque, fanno acqua da qualche parte”.

  • 11.39

    Risponde Lionetti di Ticketone, “ospite fisso de Le Iene ormai”: “E’ la filiera più controllata del mondo dello spettacolo in questo momento. Siamo qua per testimoniare la nostra correttezza, senza passare mai alcun biglietto al mercato secondario. Non avrebbe nessun tipo di logica e sarebbe come sminuire il nostro lavoro. I siti secondari avevano fatto grande rumore fra il 2006 ed il 2008, all’epoca Le Iene inglesi andarono a SeatWave con delle talpe: i loro stagisti, persone fisiche, comprano biglietti a quattro a quattro e li rimettono in vendita. Si organizzano per acquistare e rivendere”.

  • 11.42

    “Viagogo qualche tempo fa utilizzava la parola TicketOne. Glielo abbiamo notificato e loro si sono spostati in Svizzera. E’ un inganno al consumatore ed un meccanismo che commercialmente opera per tanti prodotti sul web. Ticketone ha tanti professionisti, fa un grande lavoro di protezione ma oggi non è facile muoversi su internet. Basta pensare a tutte le truffe che colpiscono le nostre carte di credito”.

  • 11.45

    I sistemi di protezione non bastano? Fanno ‘acqua’? Salzano: “Da questa merda abbiamo una sola cosa positiva: bisogna fare tabula rasa e ricominciare. L’indicizzazione di questi siti è molto più alta di TicketOne, pagano e spendono un sacco di soldi su Google. Vuol dire che dobbiamo adottare dei sistemi ulteriori per poterci proteggere”. Lionetti di TicketOne: “Il controllo possibile, oggi, è uno solo: oscurare. Se tu ti presenti come acquirente e compri quattro biglietti, come fai a riconoscerli? TicketOne non è nella posizione di riconoscerli. Il mercato di internet è libero: o si oscurano o alcuni tipi di fenomeni non si potranno mai cancellare”.

  • 11.49

    Come si può arrivare a questo oscuramento in tempi utili? Salzano: “Ci vorrebbe l’avvocato della Siae che sta portando avanti questa causa, c’è l’udienza il 24 di novembre. Io credo che l’unica maniera sia quella di provarci, come stiamo facendo. E’ ovvio che il lato positivo di questa triste vicenda delle ultime 48 ore accende l’attenzione sulla problematica e ci potrebbe aiutare. Se dovessimo avere il successo per l’oscuramento di questi tre siti, non avremmo comunque risolto. Ne nascerebbero altri tre siti. Ma è una speranza ed un primo passo. Regolamentare quel mercato, invece, significherebbe la morte della vendita primaria e regolare”.

  • 11.53

    Perché tutto questo solo dopo il servizio de Le Iene? “Non avete mai parlato con il pubblico di questo”, dice una giornalista. Salzano: “Ci parliamo ogni giorno con il pubblico. Tutti i nostri comunicati stampa partono con il messaggio ‘non comprare biglietti fuori dai siti organizzati, ecc ecc’. E c’è uno spazio sul nostro sito. Le Iene ci hanno dato un motivo per convocare i giornalisti. Oggi era necessario parlarne perché questa vicenda de Le Iene, che non dobbiamo mai smettere di ringraziare, ha riacceso i riflettori in una maniera esorbitante sul tema ma facendo di tutta un’erba un fascio”.

  • 11.57

    Potrebbe nascere un caso come Tangentopoli o Calciopoli per la musica? Maioli: “Penso che oggi possa partire un’informazione nuova su questa cosa. Perché siamo qua a parlarne? Nessuno ci ha accusato di niente, però i giornali parlavano in maniera generica. Era giusto che qualcuno prendesse le distanze da questa cosa. Il corpo è sano ma c’è un tumore: si può allargare, si può morire o rimuovere”. Salzano: “Mi aspetto delle altre prese di posizione forti e decise come quella che stiamo facendo oggi per bloccare chi lo stava facendo. Penso che ci siano altri nostri colleghi che danno in maniera continuativa i biglietti direttamente al secondary ticketing (e sto facendo un’illazione ad ignoti). Noi nel nostro piccolo abbiamo cominciato nel 2010 con il biglietto nominale per i concerti di Ligabue. La legge italiana non aiuta, non esiste una legge contro il bagarinaggio”.

  • 12.01

    Perché AssoMusica non ha preso posizione sul tema? Vincenzo Spera di Assomusica: “Non è vero che l’associazione non ha fatto niente. E’ evidente che se l’associazione invia un comunicato stampa, è difficile che la stampa lo riprenda rispetto a quello diramato da Vasco Rossi. Mi sento onorato di dirigere questa associazione, non credo ci sia in Italia un’altra associazione che si mobilita per discutere di problematiche del proprio settore. AssoMusica si sta occupando del problema da più di 3 anni. E’ un problema che non può essere risolto a livello italiano, esiste anche negli altri Paesi. Stiamo facendo pressione e lavorando sulla ricerca di una legislazione che possa consentire a questi siti di non lavorare. L’associazione fa l’interesse dei propri associati e rappresentare la maggioranza degli associati che devono fare il proprio lavoro con etica. Laddove non viene rispettata l’etica, l’associazione non ha strumenti punitivi. Accettiamo il mercato ed il mercato di per se non è etico”.

  • 12.15

    Continuano le domande. I biglietti omaggio come funzionano? Salzano: “Non credo che il secondary ticketing crei disaffezione ma una truffa sul consumatore. Quella dei biglietti omaggio può creare disaffezione all’acquisto”.

  • 12.21

    Codacons ha denunciato LiveNation e la Finanza sta interrogando De Luca, annuncia Dondoni. Il problema diventa anche legale. “Mediaticamente la parte nera, almeno per i prossimi giorni, si mangerà la parte bianca ovvero quella pulita”. LIonetti: “Noi di TicketOne noi non abbiamo denunce, in Procura siamo parte informata sui fatti”. Salzano: “Questo mercato è fatto di 15/16 promoter, fra piccoli e grandi: Live Nation e F&P sono i maggiori per massa di biglietti. Perché non chiamate quelli che non si sono ancora esposti?”. Non rispondono, dicono i giornalisti.

  • 12.26

    Perché, quando vedete i biglietti sul secondary ticketing, non li bloccate? “Non possiamo farlo, non è nei nostri poteri. Sono siti collocati all’estero. Gli avvocati della Siae hanno faticato a notificare. Anni fa la polizia postale ci ha rifiutato una denuncia perché, dicono, non rientra nelle loro competenze”.

  • 12.29

    Quali sono i rapporti fra TicketMaster e F&P? I biglietti per i concerti di Laura Pausini in America Latina sono in vendita su TicketMaster. Salzano: “TicketMaster in Sud America sta a TicketOne qua. Loro vendono biglietti in maniera regolare. E’ grave che siano anche proprietari del secondary ticketing”. Continuerete a collaborare con loro? “Che l’onda lunga arrivi là la vedo lunga. Ma qualcosa cambierà”.

  • 12.32

    “Non proteggiamo Live Nation ma non soffiamo sul fuoco. Ho letto bigliettopoli e ho avuto un sobbalzo. Non possiamo fare in modo che questo incidente che ci vede quasi corresponsabili che diventi il motivo per fare di tutta un’erba un fascio. Forse varrebbe la pena che qualcuno esca allo scoperto”.

  • 12.35

    Interviene David Zard: “Esistono tre tipi di promoter in Italia. Live Nation è americana e deve render conto a loro, De Luca non è nient’altro che un amministratore, non me la sento di diventare la iena che salta al suo collo. Evidentemente non stava bene quando ha fatto quell’intervista. Non ha mai saputo parlare, lo sappiamo da anni. Poi ci sono gli indipendenti che hanno libertà di scelta. Mi sono ritirato dall’organizzare concerti quando sono arrivate le multinazionali, non potevo competere. Live Nation offre cifre esorbitanti agli artisti e molte volte i prezzi dei biglietti in alcuni concerti sono altissimi. De Luca non sta bene, non possiamo metterlo in croce. Il 10 di ottobre sono stato intervistato dall’AdnKronos sul secondary ticketing: quando si offrono agli artisti delle cifre iperboliche, noi dobbiamo sapere che c’è un’altra parte di introito che arriva dal mercato secondario. Live Nation acquista anche tutta l’anima dell’artista (i diritti discografici, il merchandising ed il resto)”.

  • 12.39

    Clemente Zard di Vivo Concerti: “Siamo estranei e seguiamo una linea dura al secondary ticketing. Ci ritroviamo a dover combattere una concorrenza sleale che offre agli artisti cifre sopra ogni valore di mercato. Sono contrario alla droga del mercato”.

  • 12.45

    Siamo alle battute finali. Salzano ringrazia i giornalisti e gli addetti ai lavori per la presenza odierna. “Ci sarà un continuo contatto con la Siae per capire come va avanti questa udienza nella speranza che ci siano dei provvedimenti. La richiesta a TicketOne da parte nostra è di adottare nuovi sistemi di sicurezza. E se AssoMusica non adotterà un codice etico contro il secondary ticketing, personalmente uscirò da AssoMusica e lascerò l’associazione”.

  • 12.46

    Vincenzo Spera: “AssoMusica prevede già questa cosa, c’è un codice etico che ogni associato ha accettato. Live Nation si è autosospesa da AssoMusica”.

  • 12.47

    David Zard: “Gli americani di Live Nation hanno dichiarato che il secondary ticketing è il loro futuro”.

  • 12.48

    La conferenza stampa è finita.

La vicenda del “secondary ticketing“, denunciata (anche) da Claudio Trotta di Barley Arts e raccontata da Matteo Viviani a Le Iene, s’ingrossa. Questa mattina, attorno alle 11, interverranno Ferdinando Salzano, amministratore delegato di F&P Group (una delle più rilevanti società di organizzazione di concerti in Italia) e Claudio Maioli, manager di Luciano Ligabue, per parlare del “problema del secondary ticketing nel mondo della musica”.

Sul sito ufficiale di F&P Group troviamo una parte dedicata proprio al bagarinaggio online:

“Si tratta di un mercato di biglietti parallelo a quello autorizzato, fortemente attivo su internet, che offre in vendita biglietti per ogni genere di eventi non solo del settore spettacolo: sui siti del c.d. “secondary ticketing” sono venduti biglietti non autorizzati e maggiorati ingiustificatamente per multipli del prezzo ufficiale, alimentando un vero e proprio mercato parallelo ed oneroso a danno del consumatore (Spettatore).

F&P Group invita lo Spettatore a non acquistare biglietti fuori dai circuiti di vendita autorizzati per evitare l’elevato rischio di incorrere in prezzi maggiorati, biglietti falsi e non validi e per evitare di alimentare questa annosa piaga che crea un grosso danno al pubblico e alla musica dal vivo.
Per la medesima ragione, F&P Group vieta a chiunque sia in possesso di un biglietto per l’ingresso ai suoi Spettacoli di offrirlo in vendita attraverso piattaforme/siti on line, così come vieta di rivendere i biglietti a terzi con qualsiasi modalità e a qualsiasi prezzo.

Lo Spettatore deve sapere che non è consentita l’applicazione di commissioni, fee, diritti di agenzia o comunque costi aggiuntivi sul prezzo del biglietto, fatta eccezione per i diritti di prevendita che sono indicati sul biglietto stesso.

F&P Group si riserva il diritto di negare l’ingresso all’evento ai possessori di biglietti che, a suo insindacabile giudizio, saranno considerati di provenienza da rivenditori non autorizzati o comunque irregolari ed il possessore del titolo d’accesso irregolare potrà essere denunciato alle Autorità competenti per incauto acquisto o truffa ai danni del circuito di vendita e dell’Organizzatore dell’evento. Si ricorda che la legge punisce i fabbricanti ed i venditori di biglietti falsi”.

Soundsblog seguirà la conferenza in diretta.

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