Disavventura divertente (e bizzarra) per Flea dei Red Hot Chili Peppers. Durante uno scalo in un aeroporto della Bielorussia, il bassista della band, è stato immediatamente riconosciuto come celebrità. Ma, piccolo inconveniente, non come il suo ruolo nel gruppo bensì come quello di Robert Trujillo dei Metallica.
A raccontare la storia è stato lo stesso Flea, via Instagram, con uno scatto mentre firma autografi su oggetti di merchandising… dei colleghi. Ha provato a spiegare l’equivoco ma, forse per un problema di comprensione linguistica o altro, non è servito a nulla.
Siamo stati chiamati in ufficio dai funzionari della dogana in un aeroporto in Bielorussia e ci hanno chiesto di firmare un gruppo di CD e foto dei Metallica. Abbiamo cercato di spiegare a loro che non eravamo i Metallica ma hanno insistito che firmassimo comunque. Del resto, essi avevano il potere. Beh, mi sono esibito una volta con i Metallica. Io amo i Metallica in ogni modo, ma non sono Robert Trujillo.