Home Vasco Rossi Stadio, Gaetano Curreri a Blogo: “Vasco Rossi? Ha la capacità di motivarti, mi è stato vicino come nessun altro” [video]

Stadio, Gaetano Curreri a Blogo: “Vasco Rossi? Ha la capacità di motivarti, mi è stato vicino come nessun altro” [video]

Gli Stadio hanno rilasciato il nuovo singolo, Tutti contro tutti, tratto da Miss Nostalgia. E nel pezzo c’è l’incursione dell’amico e collega Vasco Rossi. Guarda l’intervista video su Blogo.it

pubblicato 8 Luglio 2016 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:29

A febbraio 2016, gli Stadio sono stati consacrati da pubblico e critica grazie al brano portato in gara, la dolcissima e delicata “Un giorno mi dirai“. Il pezzo, con le radio e grazie alle vendite, ha brillato per mesi e mesi e ancora oggi, nonostante siamo passati quasi cinque mesi, la canzone non ha perso ascolti e fama. Nelle scorse ore, in radio, viene trasmesso anche il nuovo singolo del gruppo, estratto da Miss Nostalgia, “Tutti contro tutti“, con la partecipazione straordinaria di Vasco Rossi.

Per l’occasione, noi di Blogo abbiamo incontrato Gaeatano Currieri, leader della band, per farci raccontare il bilancio di questo 2016 e il grande legame che lo lega a Vasco.

Un 2016 brillante, fantastico finora come bilancio.

Sì, insperabile, non si poteva sperare di meglio. La vittoria a Sanremo con quattro premi su sei Abbiamo stravinto. Noi siamo fatti così o, come trent’anni fa, siamo arrivati ultimi oppure trent’anni dopo siamo arrivati primi. Abbiamo fatto man bassa dei premi. Questo è un anno meraviglioso, un anno con un disco stupendo, Miss Nostalgia, che stiamo cercando di far conoscere in tutte le sue sfaccettature e adesso l’uscita di questo singolo, Tutti contro tutti, ed è un’altra opportunità che ci viene data. Questo disco, dove c’è l’incursione di Vasco, è un pezzo importante, un pezzo che spero che le radio lo prenderanno a cuore e lo faranno ascoltare perché è una canzone piena di significati, piena di contenuti.

Ho letto che l’incursione di Vasco è stata casuale. Si è presentato in studio e…

Io l’ho chiamato in studio perché volevo che lui mi aiutasse a cantare, ad aggiustare e migliorare il testo Lui è molto bravo sotto questo punto di vista, ha capacità di scegliere le parole giuste- anche se hanno lo stesso significato- ma quella suona meglio di quell’altra. Allora io lo volevo lì per farmi dare una mano sotto questo punto di vista e anche ascoltare come lo cantavo, il pezzo. E l’ho visto talmente appassionato e preso dalla canzone che, a un certo punto, si è alzato dalla poltrona, ha aperto la vetrata, è venuto di là mentre io ero nella sala ripresa, e mi cantava nell’orecchio “Non c’è più vergogna, hai le spalle al muro…”. E allora io ho fatto un passo indietro, lui due avanti e l’ha cantata lui. Ed è perfetto perché lui dice quella frase dall’alto della sua coerenza, della sua onestà. Lui è amato dalla gente perché è una persona onesta, coerente, che non si è mai nascosto dietro un dito. Anche negli errori ha sempre pagato. E in quella frase c’è tutto quel vissuto, quell’amarezza nel dire che purtroppo il mondo è di chi è più furbo e non di chi più bravo. Ma lo dice con l’amarezza e la provocazione di chi a qualcuno: “Guarda che così il mondo non va bene”. Se tu fai passare questa logica, siamo rovinati.

Infatti il brano è una critica alla società, a questa voglia di arrivare, di essere primi, di sopraffare l’altro.

Sì, l’importante è sopraffare, non guardare in faccia nessuno, senza badare che in certi posti ci dovrebbero essere i più bravi, non i più furbi. Perché se no è il male per tutti se in certi posti ci stanno i più furbi. I più furbi sono anche degli incapaci, quindi non va bene.

Il vostro legame, oltre che artistico, è anche soprattutto dal punto di vista umano. Da anni siete colleghi ma anche amici. E proprio il pubblico ha premiato entrambi con l’affetto, tra le ultime cose la vittoria a Sanremo (con Un giorno mi dirai). Il vostro brano è trasmesso moltissimo dalle radio e ha unito generazioni diverse, dai più giovani ai meno giovani.

Certo, sai cos’è poi? Vasco ha una capacità che è anche quella di motivarti. Io mi ricordo, a ridosso di Sanremo, lui era il mio grande motivatore. Mi mandava dei messaggi dove mi diceva “Vai, vai”, “Spacca tutto”, “Vinci!”. Poi fece quel clippino perché voleva far sapere a tutti che quella canzone era meravigliosa. Lui ha detto il suo parere poi ognuno poteva pensare quel che voleva, però mi è stato vicino come nessun altro, non mi fa mai mancare il suo affetto e la sua amicizia.

Qual è secondo lei il segreto, per riuscire a continuare ad avere l’affetto del pubblico? Quell’onestà di cui abbiamo parlato prima che la lega con il suo collega cantante?

Noi siamo delle persone che hanno pagato forse per anni anche questa idea della professionalità che andava premiata, che non bisognava fare i furbi, che le cose vanno fatte in un certo modo senza cercare scappatoie, non farsi fregare dalla logica “Io faccio questo perché è di moda”. Tutte queste cose noi le abbiamo portato avanti con ostinazione, c’è costato fatica ma poi il risultato è arrivato, forse quando non ce lo aspettavamo neanche più (sorride). Venire qui in Universal, una casa discografica nuova…

Geatano ha poi continuare, parlandoci anche delle date del tour che durerà fino a settembre 2016. Guardate la video intervista in apertura post.

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