Home Gianna Nannini, HitStory Tour a Torino il 20 marzo 2016: live report, scaletta, foto e video

Gianna Nannini, HitStory Tour a Torino il 20 marzo 2016: live report, scaletta, foto e video

Gianna Nannini al Lingotto di Torino il 20 marzo 2016: live report, scaletta, foto e video del concerto.

pubblicato 21 Marzo 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 19:26


Niente led, luci strane o contributi video (quelli vengono usati da “chi non sa cantare e ha bisogno di fronzoli”). Vietati – o quasi – pure gli smartphone (“Non ci piace avere un pubblico che sta dietro ad un telefonino. Il concerto è un rito, non un karaoke. Bisogna goderselo”). Bastano una voce ancora potente, un’anima rock pura, un palco essenziale, un gruppo ritmico ed un sestetto d’archi per proporre un concerto eccezionale. È partito dall’Auditorium Lingotto di Torino, domenica 20 marzo, l’HitStory Tour 2016, organizzato e prodotto da David Zard con F&P Group e Saludo Italia. Noi c’eravamo.

Sono le 21 e pochi minuti quando la rocker senese entra su quel palco che lei definirà “come volevo io” (merito di David Zard, ci tiene a precisare a più riprese). Lo fa con una giacca di pelle rossa, pantaloni sportivi e sneaker per potersi muovere senza impedimenti: è carica a pallettoni. L’avvolgono i musicisti, alle loro spalle un sipario. Sono ancora tutti seduti nelle poltrone, com’è abitudine nei teatri, quando arriva il primo brano, America. Ma è sin da subito impossibile starsene fermi: tutti si alzano per ballare, godere ed emozionarsi. Sarà così per tutte le prossime due ore e ventinove canzoni.

Si prosegue con Avventuriera (“Non la facevo da vent’anni”), Possiamo sempre, Vita nuova, Profumo, Pazienza, Hey Bionda. Alti e bassi. Rock duro alternato a emozioni più soft. E’ una scaletta decisa in base ai testi (confida la Gianna), ma sembra di stare sulle montagne russe. E’ merito di quello che chiamano “interval training”, un allenamento basato sul battito cardiaco con cui si è preparata la cantante: “Non sono un’atleta, il concerto non dev’essere una corsa. Ci vuole fiato, io lo trovo allenandomi molto”. E a proposito di fiato e voce: “Sarà difficile trovare cantanti come me per il futuro, ora nascono con gli air monitor. Quelli come me sono tutti morti”.

Emoziona, poi, Ogni tanto con il gesto della pancia (è dedicata a Penelope). Tutti si scatenato con Lontano dagli occhi e Dio è Morto (“Vi voglio tutti in piedi”), fatte una dietro l’altra. Sono, forse, le canzoni più applaudite di tutta la serata, segno che anche le ultime produzioni della cantante sono entrate nel repertorio delle sue canzoni più amate. Poi un po’ di emozioni soft con il piano e l’intimità di Notti senza cuore e Oh Marinario. Ma si risale subito – “avete intenzione di stare fermi ancora?” – con una tripletta niente male: Io, Amandoti e Bello e impossibile.

Sei nell’anima e Meravigliosa creatura (“Voi siete il mio spettacolo. A noi questa canzone che siamo meravigliose creature”) chiudono la prima parte prima dell’ormai immancabile “bis” finale.

Insomma, Gianna è più in forma che mai. Ha l’energia dei ventenni e non delude. Ora l’aspettano trentacinque – impegnative – date. Buon tour.

Gianna Nannini, scaletta del concerto: 20 marzo 2016

America
Avventuriera
Possiamo sempre
Vita nuova
Profumo
Pazienza
Ragazzo dell’Europa
Ciao amore ciao
Hey bionda
Ogni tanto
Fotoromanza
I Maschi
Amica Mia
Tears
Ti voglio tanto bene
Lontano dagli occhi
Dio è morto
Dea (musicale)
Notti senza cuore
Oh marinaio
Io
Amandoti
Bello e Impossibile
Latin Lover
Mama
Sei nell’anima
Meravigliosa creatura

BIS
L’immensità
Un’estate italiana
Aria