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Oblivion, Evolution of Sanremo: testo e video

Gli Oblivion cantano i brani vincitori di Sanremo: ecco l’Evolution. Testo e video.

pubblicato 19 Gennaio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 21:51

“Tutti cantano Sanremo“. Pure gli Oblivion. Il gruppo comico e teatrale, nato a Bologna nel 2003, ha voluto omaggiare il Festival della Canzone italiana cantando almeno un pezzetto delle canzoni vincitrici della kermesse canora. Lo hanno fatto proponendo a cappella tutti i brani, in perfetto ordine cronologico e pure con un filo logico: da Grazie dei fiori di Nilla Pizzi (era il 1951) a Grande Amore de Il Volo (2015) passando per Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno e Vorrei avere il becco di Povia. Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli erano già noti al grande pubblico per aver proposto I promessi sposi in dieci minuti. Questa volte ne hanno impiegati solo cinque.

Evolution of Sanremo – questo il nome del brano caricato su Youtube – è la versione italiana di Evolution of Music dei Pentatonix. Il brano fa parte del nuovo spettacolo teatrale Oblivon: The Human Jukebox.

Oblivion, Evolution of Sanremo, Lyrics

Grazie dei fiori fra tutti gli altri…
vola, colomba bianca vola
lungo un viale ingiallito d’autunno
son tutte belle le mamme
buongiorno tristezza
aprite le finestre al primo sole, è primavera
le corde della mia chitarra

Volare, oh oh, cantare
ciao ciao bambina
tu sei romantica
al di là del bene più prezioso ci sei tu
addio, addio
sei fatta per me, dipinta per me, Claudia
però confesso che
non ho l’età, non ho l’età
Dio come ti amo
sembra impossibile pensare a me
chissà se finirà un nuovo sogno la mia mano prenderà
prendi mano
chi non lavora (zingara)
il cuore è uno zingaro e va

I giorni dell’arcobaleno
finito l’amore
un grande amore e niente più
ciao cara, come stai?
Ragazza del sud, giuro non lo faccio più
che sei bella da morire
se il vento che cantava ‘amare’
che cosa vuoi che voglia dire
vuol dire separarsi e dirsi
noi, solo noi, solo noi, dimmi che tu mi vuoi… per Elisa, vuoi vedere
storie di tutti i giorni
sarà, sarà quel che sarà…
devi crederci. Ci sarà
se mi innamoro sarà di te
e ci sei… adesso tu
a dare di più, senza
perdere l’amore, quando si fa sera
ti lascerò crescere, ti lascerò
nelle città e nell’immensità
se stiamo insieme ci sarà un perché
e vorrei scoprirlo stasera
portami a ballare uno di quei balli antichi che nessuno sa fare più

Mistero
passerà, passerà
come saprei
incontrarti fra cent’anni
tu pensa a fiumi di parole
senza te o con te
senza pietà
io t’amore
sul mare lucida la luna in transito
luce che cade dagli occhi
voglio mandarti un messaggio d’amore
per dire di no
vorrei regalarti
un uomo volante
angelo… prenditi cura di lei
più o meno come fa un piccione, lo so che è un brutto paragone però
ti regalerò una rosa, una rosa rossa
perdutamente mia

Tu sarà la forza mia
la mia strada in tutti i luoghi, in tutti i laghi, in tutto il mondo
chiamami ancora amore, chiamami sempre amore
che questa maledetta notte
non è l’inferno
mentre il mondo cade a pezzi, io compongo
controvento
grande amore

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