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Scorpions, i concerti in Francia e Belgio sotto assedio sono stati un successo

Marsigliese cantata con il pubblico, loghi della pace con la bandiera francese e molto altro in tributo alla nazione sotto attacco. Schenker: ‘Non potevamo fermarci’.

pubblicato 1 Dicembre 2015 aggiornato 28 Agosto 2020 23:40

Chi ha assistito ai concerti degli Scorpions il 9, 11 e 13 Novembre a Roma, Milano e Trieste sa sicuramente che spettacolo sappiano mettere in piedi gli inossidabili rock tedeschi (per chi non lo sa, qui sotto c’è il link al live report con foto da Milano).

Purtroppo non c’è bisogno di ricordare che proprio il 13 Novembre, mentre a Trieste si ballava, a Parigi una serie di attacchi terroristici faceva una strage, colpendo in particolar modo il concerto degli Eagles Of Death Metal.
Molte sono state le band che, in seguito a questi eventi, hanno annullato le proprie date a Parigi o gli interi tour in Europa, ma gli Scorpions hanno tenuto duro.
La scaletta del tour, infatti, prevedeva una settimana di pausa dopo Trieste per poi proseguire proprio con tanti concerti in Francia e Belgio:

11 – Milano
13 – Trieste
21 – Lille
22 – Antwerp
24 – Parigi
26 – Strasburgo
28 – Zurigo
30 – Lione
(e poi altri 5-6 concerti in Francia a Dicembre)

Il gruppo di Klaus Meine non ha annullato nemmeno un concerto, suonando anche a Parigi 11 giorni dopo la tragedia, e ha regalato a tutti i fan (che hanno mandato soldout le arene) una serie di emozioni per risollevare l’animo ferito dei francesi e degli amanti del rock.
Durante il momento solista di “Kottak Attack” il batterista ha fatto cantare a tutti in coro La Marsigliese, poi durante Wind Of Change il simbolo della pace ha svettato insieme alla bandiera francese, e infine durante il momento acustico il logo della pace formato dalla Torre Eiffel è stato inserito nei filmati.
Insomma, la band ha cambiato le grafiche per i video, anzichè cambiare i piani del tour, e nonostante la massiccia presenza della polizia all’esterno dei palazzetti dello sport ricordasse la situazione di tensione (anche il Belgio è in stato di massima allerta contro il terrorismo), all’interno la festa ha sollevato i cuori di tutti, come potete vedere nei video.

Rudolf Schenker, intervistato da una tv francese dopo il concerto a Parigi, ha detto:

“Ci siamo detto: ‘Ok, dopo questa tragedia dobbiamo restare uniti, e la musica è il ponte che può aiutare le persone a superare il dramma’.
Per noi era importante non fermarci, perchè abbiamo un legame molto stretto con la Francia e non volevamo deludere i fan. A Parigi è stato un concerto fantastico, ma anche Strasburgo e Lille, e tutte le altre date in Francia. Le persone vogliono guardare ad un nuovo giorno e superare la tragedia.”

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