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Emma, Adesso: scheda album e significato delle canzoni

Emma ha pubblicato il nuovo album “Adesso”: ecco il significato delle canzoni spiegato dalla stessa cantante.

pubblicato 28 Novembre 2015 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:42

Adesso è il nuovo album di Emma e arriva a due anni e mezzo di distanza dall’uscita di “Schiena”, disco che l’ha consacrata in Italia come una delle cantanti più apprezzate. La giovane salentina vincitrice di Amici si è scrollata di dosso l’era dei talent di Maria De Filippi e ha imparato a camminare da sola, diventando un punto fermo tra le vecchie glorie rocker come Gianna Nannini.

In questo nuovo album Emma è tornata ad essere autrice: la title track “Adesso (Ti voglio bene)” è stata scritta interamente da lei, mentre ha co-firmato altri due brani dell’album che sono “Per questo paese” e “Il paradiso non esiste”.

Sono tantissime le collaborazioni presenti nel nuovo album di Emma, sopratutto dal punto di vista autorale: infatti ci sono Giuliano Sangiorgi, Zibba, Giovanni Caccamo, Alessandra Flora, Amara, Cheope, Giuseppe Anastasi, Ermal Meta, Diego Mancino, Dario Faini, Matteo Buzzanca, Alessandra “Naskà” Merola, Nicco e Carlo Verrienti, Giulia Anania e Marta Venturini, una schiera ben nutrita.

Alla produzione c’è Luca Mattioni assieme alla stessa Emma, mentre il sound engineering è stato curato da Matt Howe (già con Lauryn Hill, Phil Ramone e Ryuichi Sakamoto).

Emma, Adesso: significato delle canzoni

“Adesso (Ti voglio bene)”

Non dico “ti voglio bene” facilmente. Ho sempre avuto problemi a familiarizzare con le parole d’amore e questa canzone è una sorta di esercizio, oltre che una dedica a mio padre, a mia madre, a tutta la mia famiglia, ai miei amici, al mio cane, a tutte le persone con cui ho condiviso degli anni. Crescere significa anche fare il punto con i sentimenti. E quindi, eccomi qua.

“Occhi profondi”

Si dice spesso che il primo singolo è importante perché “definisce” l’album, ma io non volevo che una canzone bastasse a raccontarlo. Per questo motivo “Occhi profondi” è l’opposto di “Arriverà l’amore” nel suono e nelle intenzioni.

“Quando le canzoni finiranno”

Sicuramente la canzone più onirica dell’album. Ho sempre cantato delle canzoni con dei testi molto diretti, e questo è invece un brano ricco di metafore, ma quando l’ho ascoltato per la prima volta mi si è aperto il cuore, mi sono subito innamorata della sua eleganza, della poesia, dei suoni un po’ retrò, che mi ricordano la musica che cantavo con mio padre. E di questo ritornello strappalacrime.

“Facciamola più semplice”

Conosco Giuliano da dieci anni. Ci siamo incontrati, ci siamo aspettati ed è arrivata in modo naturale questa canzone che mi racconta perfettamente. Non è facile cantare le canzoni di autori importanti come lui senza farsi sopraffare, ma io l’ho interiorizzata ed è diventata a tutti gli effetti un episodio autobiografico.

“Finalmente”

Ero in Salento con Giovanni Caccamo. Ci siamo messi a parlare della vita e delle cose che ci erano capitate e, ispirato dalle nostre parole, lui ha scritto questa canzone insieme ad Alessandra Flora ed io l’ho amata dal primo momento.

“Arriverà l’amore”

L’amore di una bambina per il suo sogno, l’amore che non si può dire, l’amore per se stessi che molto spesso viene meno, come la fiducia e il coraggio di continuare a credere in qualcosa di vero. Io canto questo amore perché ci credo. Con il cuore pulito si può andare ovunque senza avere paura.In un album in cui ho usato cuore, muscoli e cervello, questa è sicuramente una delle canzoni più sentimentali e ne sono particolarmente fiera, perché raccontare l’amore non è mai banale.

“In viaggio”

In questo brano la mia voce fa un po’ quello che le pare. Quando sono entrata in studio ho capito che era più fluida, più morbida, più curata. Mi è venuto tutto naturale, perché sono serena e sentivo di non dovere dimostrare niente.

“Io di te non ho paura”

Una donna che dice “io non ho paura” è già in parte guarita dalle sue dipendenze affettive. “Tu di me hai queste spalle, io di te ho la tua schiena”. Questa canzone racconta le donne che sanno dire no, che sanno essere forti e andarsene. C’è una parte di me in questa come in tutte le canzoni dell’album

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“Per questo paese”

Amara mi ha mandato il brano. Mi è piaciuto da subito e proprio per questo ho voluto andare ancora più a fondo rispetto alla prima stesura e c’è stata un’intesa straordinaria. Amara ha accettato tutte le modifiche e si è resa conto che il pezzo era diventato assolutamente più efficace.

“Argento adesso”

È la vera outsider dell’album. Ne sono orgogliosa. Si può parlare di sesso senza essere espliciti né volgari e anche le donne possono sentirsi libere di farlo.

“Il paradiso non esiste”

Il Paradiso è inteso come beneficio, vantaggio, agevolazione. “Il paradiso non esiste esistono solo le mie braccia” ribadisce la volontà muscolare di andare a prendersi quello che si vuole: “Nella vita ho capito cosa voglio e chi sono. Ad ognuno serve una lezione. È così che ho imparato ad amarmi, è così che ho imparato da me”. Tengo molto a questo brano perché credo di aver trovato nei dettagli sonori quella che per me era la perfezione.

“Che sia tu”

È la canzone dell’amore più vissuto. “E ti vedo ancora, ancora lì ad urlare che non c’è niente niente grande grande come questo amore”… sembra facile da dire, ma si sa che i brani apparentemente più semplici hanno bisogno di un grande cuore per cantarli. E anche di presenze musicali insostituibili come la chitarra di Roberto Angelini.

“Poco prima di dormire”

Questa canzone non chiude a caso l’album. È la mia storia raccontata senza filtri. Verrienti è venuto a Gallipoli a vedermi a un concerto e mi ha regalato questo brano che è un po’ la radiografia di me: “Mi faccio largo tra i giganti mentre tu mi insegui. Le mie canzoni, qualche trucco, poche cose nella borsa… Ho rivisto delle foto … ma in fondo è anche questo il gioco. È il destino che ci dona e poi ci toglie a suo piacere ed io non so stare in equilibrio ma ho imparato anche a cadere”.

Emma