Home Mika Mika, concerto a Firenze: risponde con la “tolleranza” agli insulti omofobi (video)

Mika, concerto a Firenze: risponde con la “tolleranza” agli insulti omofobi (video)

L’atteso concerto di Mika a Firenze (30 settembre 2015): la popstar libanese risponde agli insulti omofobi con la “tolleranza” ed una preghiera.

pubblicato 1 Ottobre 2015 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:41

Si è aperto con una preghiera il concerto di Mika al Mandela Forum di Firenze (30 settembre 2015): “Voglio iniziare con una piccola preghiera. Caro Dio, noi vogliamo provocare la tolleranza e promuovere la gioia sulla terra, sei d’accordo?”. E la stessa tolleranza tornerà più avanti quando la popstar libanese ha voluto ringraziare il pubblico fiorentino perché – dice – “mi date un cuore più forte e più tolleranza”. E’ stata con la tolleranza, insomma, che Mika ha voluto rispondere (pur senza riferimenti espliciti) a quegli insulti omofobi comparsi quest’estate sui manifesti pubblicitari proprio nella città fiorentina.

Lo spettacolo proposto dal No Place in Heaven Tour è un’esperienza da vivere perché ci si può emozionare e, all’interno del “luna park colorato” messo in scena alle spalle del giudice di X Factor Italia e The Voice Francia, ci si diverte pure. Mika fa tutto: canta (pure in italiano e “chissenefrega” se non è perfetto, “devi avere la gola di Pavarotti per farlo bene”), suona la batteria, propone alcuni brani accompagnati dal piano e balla. Balla tanto anche se poi se ne pente (“Voglio invecchiare con eleganza, non voglio essere uno stronzo che balla sempre”, scherza).

Quindi invita il suo pubblico – quello delle grandi occasioni considerando il tutto esaurito che fa segnare il terzo sold out consecutivo in Italia – a scatenarsi, fare “ancora un po’ di casino”, ma anche ad accendere le torce dei propri smartphone in contemporanea e gridare con “la voce più forte che fisicamente avete dentro di voi” (è successo durante Underwater, uno dei momenti più emozionanti insieme al duetto inaspettato con Chiara sulle note di Stardust). Insomma, “siate voi stessi”, ripete agli spettatori.

Di Mika, invece, colpisce l’energia, è un vero trascinatore. Colpisce la sua voce che rasenta la perfezione e ti fa chiedere al tuo vicino: “Ma è in playback?”. E poi colpisce pure il repertorio costellato da piccole perle (da Rain a Relax passando per We are golden) che fa sempre piacere ascoltare e cantare a squarciagola. Sempre con tolleranza.

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