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Dolcenera, Le stelle non tremano: conferenza stampa in diretta

Le parole di Dolcenera alla conferenza stampa per la presentazione del suo nuovo album Le stelle non tremano.

pubblicato 11 Settembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 18:10

  • 10.53

    La conferenza sta per iniziare.

  • 10.56

    E’ il sesto lavoro di Dolcenera in studio. Un disco che non lascia nulla al caso, compresa la data di uscita: l’11 settembre. “Tutti lo sappiamo, è più facile ricordare un evento più tragico, la dichiarazione di guerra al mondo, piuttosto la dichiarazione di pace che fece Gandhi in questo giorno. Durante la scrittura ho avuto la paura di ripetermi, mi sono resa conto che i testi avevano solo il tema della paura del futuro. A me i cambiamenti non piacciono troppo. I testi partono da una costatazione della realtà”.

  • 10.58

    “L’11 settembre è il giorno della paura, ci hanno voluto mettere paura. E quindi ho scelto questa data perché nell’album c’è la lotta contro la paura”. Niente al mondo: “Volevo scrivere una canzone sulla speranza. Dopo la rabbia del 2012, l’anno di Ci vediamo a casa. Era un pezzo di totale rabbia, non dava speranze anche se poteva sembrare un brano di amore. Questa rabbia l’ho voluta trasformare, istintivamente, in una sensazione positiva. Mi ritrovo, per caso, a leggere Pasolini ed ascoltare un’intervista di Monicelli: entrambi aveva contrapposto la speranza al sogno. Ho scritto una canzone sul sogno, ‘chi sogna non ha regole e non si arrende mai'”.

  • 11.03

    Credo: “Credo nella passionalità, nella trasparenza e sto cercando tutti i credo che non ho scritto nel testo della canzone. Credo nella sincerità, nell’equilibrio dei sentimenti e della forza del buddismo. Credo nell’amore del cristianesimo”.

  • 11.06

    “Io spesso mi sento sola. Mi piacerebbe condividere un’idea con altri. Chi sono gl altri con cui poter condividere? Gli altri musicisti. Ma spesso non c’è questa condivisione. Tra i cantanti c’è più autonomia, ognuno sta nel suo… tranne qualche rara occasione”. Manu crede di essere pesante.

  • 11.07

    Il titolo, Le stelle non tremano. “E’ un titolo che dà rassicurazione. Nasce da una frase contenuto in Fantastica, dedicato ad un mio amico che non c’è più. Lui studiava ingegneria aereospaziale e quando pensi ad una persona che non c’è, guardi al cielo. E’ metafora di non aver paura. E’ un provare a guardare le cose da una prospettiva diversa per cercare di scacciar via la paura. Le stelle a noi sembra che stremino perché c’è l’atmosfera ma le stelle, in realtà, non tremano…”. Ci sono tanti significati. “Che seghe si fa questa Dolcenera”, scherza.

  • 11.09

    “Mi appiglio all’amore, alla passione, allo sport perché son sempre stata una sportiva e mi permette di non pensare alla musica che mi dà gioie ma anche dolori”.

  • 11.10

    Dolcenera c’ha messo due anni e mezzo per questo disco, “con delle pause. Mi sono concessa questo lusso, però lo si paga. Perché se non sei presente in televisione, il mondo si dimentica di te. ‘Non ti si vede in tv, mi dicono. E che ci posso fare?”. Lei si è occupata di tutto, musiche, testi, arrangiamenti…

  • 11.14

    Dolcenera ricorda ancora MusicFarm, forse il primo reality musicale in Italia: “Sono stata la madrina di questo disastro, la causa ultima di tutti i mali. Era uno strano reality musicali dove i cantanti si mettevano in gara. Fu una rivelazione il fatto che vinse il più giovane. Il mio disco andò primo in classifica… Ma io sono sempre cresciuta in ritardo rispetto ai miei coetanei. Durante quel reality non avevo consapevolezza. Ero più chiusa e bambina. Io da piccola soffrivo da mutismo selettivo, non parlavo. Figurarsi quando sono entrata in un posto nel quale si doveva comunicare”.

  • 11.17

    “Io guardo reality? Non guardo una sega, in tv guardo solo tennis, Fox e Focus”.

  • 11.19

    “Immenso è una delle mie preferite. Sono riuscita ad unire una melodia che a me arriva. Mi commuovo. Mi piace questa melodia che è una progressione. E’ stata arrangiata in un modo, secondo me, sorprendente. C’ho lavorato due mesi su questo pezzo… ed il mio manager nonché fidanzato mi sgridava perché gli altri fanno un album in due mesi. Ci vuole tempo ed una sensazione di libertà se vuoi stare fuori dagli schemi. Ci sono tante figate: il basso di questo pezzo mi fa sesso”.

  • 11.24

    “A dicembre comincerà il tour, non sarà acustico. Ho tardato per farlo per capire come poter portare pure lì le melodie di questo disco. Magari potessi portare 30 elementi di orchestra. Ma non credo di poterlo fare. Dovrò ri-arrangiare i brani con 4-5 elementi”.

  • 11.25

    La copertina del disco, “senza veli”: “Non sembro nuda. Da anni conosco Guido Daniele, un artista di fame internazionale. E’ un uomo folle. Ma non trovavo una motivazione artistica o un significante che stesse dentro la natura del disco. Ma per questo disco ho pensato all’elettronica, l’umanità, gli strumenti primordiali: questo era il momento, potevo farmi dipingere circuiti e neuroni. Le stelle non tremano hanno a che fare con lo spazio, sono un’aliena con tratti umani”.

  • 11.29

    Dolcenera ha paura del cambiamento: “Riesco a superarla con la voglia di sorprendermi. Non posso fare una cosa uguale ad un’altra. Devo crescere ed approfondire”.

  • 11.30

    “Sembro pazza, ma nell’intimità mi faccio prendere”. La conferenza è finita.

Questa mattina, presso la sede milanese di Universal Music, sarà presentato alla stampa Le stelle non tremano, il nuovo album in studio firmato da Dolcenera.

Photo credtis | Silvio Bursomanno