Home Notizie Raf: “Nell’epoca dei talent Bob Dylan non sarebbe esistito”

Raf: “Nell’epoca dei talent Bob Dylan non sarebbe esistito”

Raf è intervenuto telefonicamente a Radio Club 91 e ha commentato il boom dei talent show e rivelato i prossimi impegni discografici

pubblicato 3 Luglio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 03:45

Raf è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radio Club 91 ed è stato intervistato da Noemi De Falco mentre era in auto per dirigersi a un incontro con i fan per un firmacopie. Il cantante ha prima parlato del suo nuovo album, Sono io, e delle tracce presenti.

Esclusa Rose Rosse che è una cover, il resto delle canzoni le ho scritte e finite quasi tutte negli Stati Uniti. Gli ultimi ritocchi sonori e il mixaggio li ho finiti in Italia, invece. Tutte le tracce mi portano a quest’anno trascorso negli Stati Uniti (…) Io scrivo le canzoni, non parto da un concetto prima, parto dalla musica, dai suoni che non hanno un senso compiuto e poi ci metto il testo in italiano. Deve partire dall’istinto ma non da una cosa che ho pensato precedentemente”

Differenze tra Raf 2015/2015 e il Raf di qualche anno fa?

“Faccio meno fatica a notare le NON differenze. io affronto il fare musica leggera con lo stesso entusiasmo di tanti anni fa quando ho cominciato questo percorso. Ancora adesso vuol dire sperimentare tanto in studio. Io produco i miei album e c0è un’accurata ricerca sonora oltre al mio vizio di non accontentarmi mai alla prima stesura, rimetto tutto in discussione. Per questo ci metto tanto tempo…”

Raf ha poi anticipato l’idea di riprendere il tour in autunno, in una versione nuova e diversa, magari anche dal concept teatrale, toccando tutte le più importanti città, dal nord al sud. Infine, il consiglio per chi vuole fare musica e pensa all’opzione talent:

Sembra una tappa obbligata, a quanto pare, ma non ci avrei mai provato perché non avrei avuto chance per come sono le regole di un talent e dell’intrattenimento televisivo. Si giudica la performance… cosa che è una piccola parte di quello che vuol dire essere artisti. Forse avrei cercato di fare al meglio, 24 ore al giorno, sul web, dove le persone hanno idea di quello che sei. Le regole dei talent sono tutte filtrate dall’intrattenimento televisivo che è in primo piano rispetto alla bravura e alla performance

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