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Nitro, Suicidol: la presentazione in conferenza stampa

Il rapper parla approfonditamente del suo secondo disco, Suicidol: ecco tutti i dettagli.

pubblicato 26 Maggio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 05:03

“Suicidol è il secondo capitolo di Danger, sono due dischi uguali ma opposti sotto molti punti di vista: Danger era più l’istinto, la rabbia sfogata in maniera diretta, questo disco è molto più pensato e a tratti paranoico. Non mi piace tanto parlare dei miei dischi dal punto di vista musicale, preferisco che parlino da soli.”

Nitro si presenta così alla conferenza stampa di Suicidol, e quasi la chiude al volo: il disco e la musica dovrebbero parlare da soli.
Ma accanto a lui, negli uffici della Sony Music, è radunato l’intero Machete Crew: Salmo, El Ratòn, Dj Slait, Jack The Smoker ed En?gma. L’occasione è importante, il disco in uscita oggi è importante, e davanti a loro c’è una selva di giornalisti, ognuno con le proprie domande. Anche questo rende l’idea dell’importanza ottenuta da questo secondo album del rapper vicentino.
E allora, dopo una presentazione di Manuelito/Ratòn e Ignazio/Slait, le domande iniziano a fioccare, per Nicola/Nitro.

Questo è un riassunto di tutto quello che è stato detto, al netto delle domande un po’ gossippare su talent show, rivalità nella crew e facezie simili – quelle potete leggerle da altre parti, qui ci concentreremo solo sulla musica.

Suicidol: il titolo.
“Suicidol è una contrazione di Suicide e Idol, e rappresenta il concetto per cui se muori la tua musica assume più valore e vendi più dischi. In tanti hanno già parlato di questa idea, ma quel che voglio far notare io con il disco, è che se una persona vende tanto dopo che muore, non è perchè prima faceva schifo e poi viene riconosciuto il genio, ma è solo perchè la società è attratta dalla morte.”

Nella tracklist di Suicidol si notano pochissimi featuring.
“Secondo me il concept album è una cosa che va trattata in certo modo, e se fai un disco che parla di morte come Suicidol, non puoi chiamare un rapper che parla di rose e fiori. E’ come un oggetto che in una stanza rovina l’ambiente, se non c’entra niente.
Mi sono fatto notare in questi anni facendo tantissimi featuring su tantissimi dischi di tantissimi rapper, quindi non ho bisogno di collaborare con qualcuno in particolare – ci sono ancora un paio di nomi che vorrei aggiungere alla lista, ma su questo disco per i miei gusti ci sono anche troppi featuring!”

Ovviamente però il nome di Fabri Fibra, sul pezzo Ong Bak, spicca.
“La collaborazione con Fibra nasce in modo del tutto casuale, ero andato da lui in studio per sentire il pezzo (Dexter) che io e Salmo avevamo fatto per il suo disco, e gli ho detto che avevo dietro un po’ di provini del mio nuovo lavoro – lui ha voluto sentirli, si è preso bene, e allora gli ho fatto sentire gli ultimi 3-4 beat che erano liberi. Mi ha chiamato un paio di giorni dopo parlandomi di una certa strofa, e dopo un altro paio di giorni avevamo la strofa pronta.”

C’è anche Lissie, una cantautrice statunitense – scelta inaspettata…
“Io e Lissie non siamo così agli antipodi: ha avuto successo in America quando ha cominciato a fare cover di pezzi rap cantati da lei, ad esempio Hands On The Wheel di Kid Cudi da cui è stato preso un sample per fare Hands On The Wheel di Schoolboy, che è diventata una hit mondiale. Io la prima volta che ho sentito la versione di Schoolboy mi sono andato a cercare il sample, perchè quando qualcosa mi colpisce cerco di indagare. Poi ho chiamato Low Kidd dicendogli di Lissie, e abbiamo scoperto che per nostra fortuna incide per Sony ed il contatto è stato molto più facile.”

E infine, c’è la collaborazione con i Devotion, un gruppo nu-metal che fornisce la base strumentale di Twinbeasts. Ci saranno altre contaminazioni fra generi, in futuro?
“Io sono sempre stato fan del Grime inglese, un genere che poi non è così lontano dal rap, ma con strumentali che mi fanno impazzire, come i primi dischi di Dizzee Rascal.
E poi tutta la musica elettronica – a me piacerebbe in futuro trovare un produttore di musica elettronica con cui io possa fare solo delle piccole parti in inglese, quasi più come campione che rapper. Non apparirei nemmeno come Nitro.”

Sul booklet di Suicidol non ci sono i testi.
“I testi erano troppi, semplicemente. Io adoro stampare i testi, e mi dà fastidio quando vado su internet e trovo i miei testi trascritti ad orecchio e tutti storpiati. Solo che non potevo stampare tutti i testi di Suicidol, il booklet sarebbe stato alto quanto un libro perchè tutte le strofe sono lunghe, ogni pezzo ha 45-60 barre, al contrario della tendenza del momento in cui i testi son comunque più brevi o ripetitivi. Stiamo pensando di pubblicarli in una sezione a parte del sito Machete.”

(domanda di Soundsblog)
La copertina è ricoperta di insulti rivolti a te, e più di una volta nelle canzoni vengono riportati altri commenti negativi. Suicidol è quindi un modo di esorcizzare queste critiche, o ti fai un bagno negli insulti per caricarti di rabbia?
“E’ solo il mio modo di dire: se vi sentite offesi dalle mie rime, non prendetevela, perchè la persona più denigrata su questo disco sono io stesso.”

Su “Stronzo” c’è Stewie Griffin insulta Nitro e gli dice che lui e la sua crew sono la cosa peggiore capitata alla musica italiana dopo Amici di Maria de Filippi.
“All’inizio avevo pensato di inserire il famoso sketch dei Griffin in cui Peter tiene la rubrica “cosa mi fa girare gli ingranaggi”, perchè su Stronzo parlo tutto quello che mi fa girare le palle.
Poi siamo riusciti a contattare il doppiatore Alberto Pagnotta, e abbiamo reso interattivo lo skit, perchè così Stewie si rivolge direttamente a me, insultando il mio nome con mille particolari.”

“Sassi e Diamanti” è un brano diverso rispetto al resto del disco, ed è anche il primo singolo.
“Per assurdo, anche se sembra uno dei pezzi più studiati del disco, è invece quello nato più all’improvviso. La storia è questa: mi ricordo che la sera in cui Nerone ha vinto MTV Spit, io ero lì con Low Kidd e avevo litigato con una persona. Ho detto a Low di andare in studio per registrare qualcosa per sfogarmi, siamo entrati in studio alle 2 di notte e abbiamo finito il brano alle 7: in cinque ore abbiamo creato un pezzo, con lui che lavorava alle basi mentre mi facevo la doccia, e io che cantavo le melodie in doccia prima di uscire e scriverle di getto.
Il titolo nasce da una citazione del film Blood Diamond: “Se i dimanati fossero tanti quanti i sassi, e viceversa, i sassi avrebbero più valore dei diamanti”. Insomma il valore è dato dalla rarità, non dalla bellezza.”

La bambolina di Nitro presente nella special edition è una bambola voodoo?
(Se notate la nostra foto esclusiva in apertura dell’articolo, la bambola che Nitro tiene in mano è uguale a quella che ha tatuata sul braccio sinistro. E anche la bambola ha i tatuaggi sul braccio sinistro!)

“L’idea è nata da Manuelito, è tutto merito suo. Si sposa perfettamente con il concept del disco, ovvero che sono io l’uomo su cui puntare il tuo odio, usami pure per sfogare le tue frustrazioni, insultami… a me non frega un ca**o.”

Manuelito / El Ratòn: “Da ragazzino a Londra ho trovato la rag-doll dei KoRn, band di cui andavo pazzo. Quando Nitro mi ha dato l’input del disco, mi è venuta l’idea di proporre una sua ragdoll, abbiamo chiesto alla Sony se l’idea poteva andare e ci hanno supportato subito. Dico questo perchè sempre si sputa sulle major dicendo che condizionano gli artisti, o che li castrano, mentre noi abbiamo sempre trovato ottime persone con cui parlare. Ecco, l’unica limitazione che abbiamo avuto (ma dalla legge, non dalla Sony) è che non potevamo mettere degli spilli nella confezione. Quindi casomai dovete procurarveli voi, se volete trasformare il pupazzetto da bambola di pezza a bambola voodoo.”

Suicidol esce oggi, 26 Maggio, nei negozi con cd standard o deluxe, e in download su iTunes. Nitro sarà impegnato fino a metà Giugno in una lunga marcia di firmacopie, guardate la sua pagina Facebook per cercare la data più vicina.

Sono anche state annunciate le prime date del tour:

13 Giugno: Flava Beach – Castel Volturno (CE)
26 Giugno: Carroponte – Sesto San Giovanni (MI)
27 Giugno: Mamamia Club – Senigallia (AN)
03 Luglio: Sottozero Summer Festival – Cassinone (BG)
17 Luglio: Bari Hip Hop Day – Bitonto (BA)
18 Luglio: Malibù Discotheque – Selinunte (TP)
01 Agosto: Jamrock Festival – Cittadella (PD)
21 Agosto: Baia Imperiale – Gabicce Mare (PU)
23 Agosto: Tattoo Convention – Cagliari
05 Settembre: Home Festival – Treviso

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